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FAITES INTERNES 1:CONTINUATION 279

8 Mai 2014 , Rédigé par Dott.GIUSEPPE CIANCIMINO TORTORICI

5 MAGGIO 2014:EXPO MILANO 2015 "AUTO-BOICOTTEATA"

-TITOLARE SU LA REPUBBLICA:

Expo, sette arresti a Milano anche Greganti, Frigerio e Paris

Inchiesta divide procura: Robledo non firma

Rep Tv Pm: "Una cupola" Foto Protagonisti

In carte nomi di Berlusconi, Previti e G. Letta

Merlo Il compagno G, un disonesto perbene

di PIERO COLAPRICO ED EMILIO RANDACIO

Articoli correlati

Duecento uomini della guardia di finanza impegnati all'alba nel blitz coordinato dalla Procura di Milano. Con il manager di Infrastutture fermati anche due personaggi eccellenti di Mani Pulite. In cella anche l'ex parlamentare pdl Grillo. "Cene da Berlusconi e contatti con Previti"

Expo, nuova Tangentopoli a Milano: sette arresti. In carcere Greganti, Frigerio e ParisPrimo Greganti in una foto di due anni fa quando presentò il suo libro su Mani pulite (fotogramma)

Milano torna ai tempi di Tangentopoli. Angelo Paris, direttore pianificazione acquisti della Expo 2015, e Primo Greganti, storico esponente del Pci coinvolto in Mani Pulite, sono stati arrestati con altre cinque persone per un'inchiesta della Procura milanese su presunti episodi di turbativa d'asta e corruzione legati a Expo. Ordinanze di custodia in carcere anche per l'ex parlamentare dc Gianstefano Frigerio, l'ex parlamentare pdl Luigi Grillo, per l'intermediario Sergio Catozzo e l'imprenditore Enrico Maltauro. Ai domiciliari Antonio Rognoni, ex direttore generale di Infrastrutture Lombarde.

"La cupola degli appalti lombardi". Nelle carte dell'inchiesta compaiono anche i nomi di Silvio Berlusconi, Cesare Previti e Gianni Letta, che non risultano comunque indagati. Le intercettazioni, che vengono definite «clamorose», dagli inquirenti, arrivano fino alle ultime settimane del 2014. In Lombardia sarebbe esistita una vera e propria "cupola per condizionare gli appalti", alcuni dei quali relativi a Expo, hanno spiegato i pm titolari dell'inchiesta nel corso di una conferenza stampa, chiarendo che la 'cupola' prometteva "avanzamenti di carriera" grazie a "protezioni politiche" a manager e pubblici ufficiali.

Gli incontri al circolo Tommaso Moro. Era nella sede sociale del circolo culturale Tommaso Moro che l'organizzazione si sarebbe riunita. "Neppure con la più fervida immaginazione si poteva immaginare tanto", è il commento del procuratore capo Edmondo Bruti Liberati riferendosi al filosofo. In questo centro culturale, "riferibile alla famiglia di Frigerio", ha spiegato il pm Claudio Gittardi, "si tenevano riunioni giornaliere a cui partecipavano direttori generali di aziende ospedaliere, imprenditori, personaggi di rilievo politico". Se il centro dell'organizzazione "è Milano", gli esponenti non disdegnano la capitale: "E' a Roma, ogni mercoledì, che si svolgeva parte dell'attività associativa", aggiunge il pm Antonio D'Alessio.

La Tangentopoli di Expo: ecco i personaggi coinvolti

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"Vi do tutti gli appalti che volete". Paris, 48 anni, è il top manager di Expo - con la qualifica di direttore pianificazione e acquisti - raggiunto da uno dei sette ordini di custodia cautelare con l’accusa di associazione per delinquere e turbativa d’asta. Uno degli appalti pilotati riguarda le case per le delegazioni straniere in arrivo all'Esposizione universale che Milano ospiterà nel 2015. Un altro è il famoso e discusso progetto sulle 'Vie d’acqua'. Si parla anche del progetto sulla 'Città della salute'. "Io vi do tutti gli appalti che volete, se favorite la mia carriera", ha detto Paris in un'intercettazione agli atti parlando con alcuni componenti dell'associazione per delinquere. Da una telefonata intercettata fra e un'altra persona emergerebbe "la circostanza per la quale Frigerio ha effettuato, a dire degli stessi sodali, un ulteriore intervento presso Roberto Maroni e presso Berlusconi per raccomandare la nomina di Paris presso Infrastutture Lombarde spa" dopo l'arresto di Antonio.

Duecento finanzieri in campo. Il blitz ha coinvolto 200 agenti della guardia di finanza. L’inchiesta è condotta dai pubblici ministeri Gittardi (pool antimafia) e D’Alessio (anticorruzione) e coordinata da Ilda Boccassini e dallo stesso procuratore capo Bruti Liberati. Che ha spiegato: "Abbiamo reciso nel più breve tempo possibile i rami malati, proprio per consentire a Expo di ripartire al più presto". E l'amministratore delegato di Expo 2015, Giuseppe Sala, non è coinvolto in alcun modo nell'inchiesta, ha rimarcato il pm Claudio Gittardi, il quale ha aggiunto che non sono stati sequestrati "atti dei procedimenti amministrativi in corso e quindi Expo può tranquillamente procedere e operare".

I faccendieri di Tangentopoli. La grande sorpresa è nel nome dei due faccendieri principali, che risalgono all’epoca di Tangentopoli. Greganti è il 'Compagno G', l'ex cassiere di Pci e Pds che rifiutò ogni collaborazione con i magistrati ai tempi di Mani Pulite. E Gianstefano Frigerio, ex segretario regionale della Democrazia cristiana, finito in carcere, poi fatto eleggere in Forza Italia e poi cacciato dal parlamento quando le condanne sono passate in giudicato. Era lui ad avere contatti anche con Berlusconi: spesso non per telefono, bensì con messaggi scritti e recapitati a mano. Ed è Berlusconi, in una cena collettiva su Expo, ad avere al tavolo lo stesso Paris, che si era «messo a disposizione» dei faccendieri. Greganti "copriva e proteggeva le cooperative", hanno spiegato i pm rimarcando anche che la "saldatura" fra lui e Frigerio "proteggeva le imprese riconducibili a tutti gli schieramenti politici".

VIDEO

La 'tangente ridotta'. Cosa ci facevano assieme l’ex comunista, ormai settantenne, e l’ex dc di 75 anni? Di certo trafficavano sul fronte degli appalti e si dividevano una parcentuale di tangenti. I due hanno a che fare con appalti su ospedali lombardi e sul nucleare, ma arrivano anche dentro Expo e le tangenti venivano pagate sotto forma di contratti di consulenza (a Greganti) e in contanti (a Frigerio, il quale non vuole lasciare tracce scritte del denaro che prende). Pare che la tangente sia stata ridotta rispetto ai tempi di Tangentopoli: allora era il 5 per cento, adesso lo 0,80.

I contatti con Previti. Il costruttore di riferimento è Enrico Maltauro, che ha in effetti vinto una gara d’appalto: i faccendieri, avvertiti per tempo da Paris, ne rivendicano i meriti e quindi gli introiti illeciti. Insieme con questi quattro finiscono nei guai Sergio Cattozzo, una sorta di longa manus di Frigerio, e Luigi Grillo, ex parlamentare pdl, il cui nome è comparso anche in altre inchieste. E’ Grillo che porta un altro manager (che non è finito in carcere) a casa di Cesare Previti: c’è anche l’avvocato romano, condannato per corruzione dei giudici a favore di Berlusconi, nelle oltre 600 pagine dell’ordinanza di custodia. Non risulta comunque indagato, così come Gianni Letta (anche il suo nome compare nelle carte dell'inchiesta).

Rognoni e infrastrutture Lombarde. Il settimo arresto riguarda Antonio Rognoni, di Infrastrutture Lombarde (la stazione appaltante voluta da Roberto Formigoni): è agli arresti domiciliari per un’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo. Il monitoraggio degli affari loschi da parte della Procura essere stato capillare anche su Expo. Bisogna ricordare che a dar vita al blitz sono stati i rapporti occulti tra uomini della ‘ndrangheta e la sanità lombarda. Da lì un troncone d’indagine aveva portato all’arresto di Massimo Guarischi, molto vicino all’ex governatore Formigoni. E un altro a questa retata.

"Robledo non ha vistato gli atti". L'inchiesta è una di quelle citate dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo nel suo esposto al Csm, il Consiglio superiore della magistratura, contro il procuratore Edmondo Bruti Liberati per lamentare una serie di irregolarità nell'assegnazione dei fascicoli. Il procuratore ha spiegato oggi infatti che il suo aggiunto "non ha condiviso l'impostazione e non ha vistato" gli atti dell'inchiesta.

Le reazioni dei politici. "La politica non metta becco su indagini", è stato il primo commento del premier Matteo Renzi a proposito dell'inchiesta. "L'immagine del Paese non è legata alla indagini giudiziarie". E il ministro Dario Franceschini: "L'Expo non è a rischio e va avanti". Sulla vicenda interviene anche il governatore lombardo Roberto Maroni:  "Sono convinto dell'assoluta necessità di assicurare assoluta pulizia. Per quanto mi senta addolorato da quanto successo, spero si possa procedere rapidamente nella realizzazione del crono-programma previsto" per Expo.

http://milano.repubblica.it/cronaca/2014/05/08/news/expo-85539313/?ref=HRER3-1

http://youtu.be/NlpmZABt7RM

REAZIONE:A QUESTO PUNTO MI SEMBRA CHE NON CI SARA BISOGNO DI BOICOTT VERO E PROPIO.

ALTAMENTE SODISFATTO,PERO C'E' DA DIRE CHE QUESTA E' UNA STRANNA AZIONE GIUDIZIARIA:

1-QUANDO I PREGIUDICATI SONO QUELLI DELLA LEGA NORD(E I FORMIGONIANI FRA ALTRI LO SONO)E' ANCHE "TANGENTOPOLI"?:SI SA CHE QUESTA PAROLA HA UNA FORTE CARICA EMOTIVO-POLITICA PER QUI VIENE ASSOCIATA A QUEL PROCESSO ALLA MAFIA E ALLA SICILIA.QUINDI ANCORA COLPEVOLE,A PRESCINDERE DEL NOME E LA FILIAZIONE DEI DELINQUENTI E' QUELLO LA POPOLAZIONE SICILIANA CHE VIENE COSI STIMMATIZZATA ANCHE QUANDO NON C'ENTRA.STRANNA AZIONE GIUDIZIARIA.

-2-BERLUSCONI,GIANNI LETTA,CESARE PREVITI E MARONI SONO COINVOLTI MA NON VENGONO INDAGATI...."STRANNA AZIONE GIUDIZIARIA.

3-GLI ATTI DELLA GIUSTIZZIA NON C'ENTRANO CON IL GOVERNO E L'IMMAGINE DEL PAESE?:CERTO,RENZI VUOLE SALVARE IL PATTO MA BERLUSCONI,IL SUO PRINCIPALE SOCIO E' COINVOLTO ANCHE CUA.

4-LA EXPO NON E' A RISCHIO?:BEL OTTIMISMO CI VUOLE PER CREDERE QUESTE PAROLE DI FRANCESCHINI UNO DEI RESPONSABILI PRINCIPALI DELLE LARGHE INTESE,E DI MARONI FORTEMENTE COINVOLTO.

5-A QUESTO PUNTO QUESTA AZIONE COSI IMPOSTATA SEMBRA UNA AZIONE MEDIATICO-GIUDIZIARIA CHE IN QUALCHE MODO FAVORISCE ALLA LEGA.E CI VOLEVA  DOPO LE ULTIMI CLAMOROSI PROCESSI A QUESTA ORGANIZAZZIONE VIOLENTISTA TERRORISTA NEMICA DELLO STATO ITALIANO,

MANTENERE IN ATTO LA RETORICA "TANGENTOPOLI" QUANDO TANTI DI  QUELLI PROTAGONISTI SONO STATE O PROCESSATE PER GLI STESSI DELITTI CHE IMPUTAVANO A I SUOI ACCUSATI,E/O POLITICAMENTE SCONFITTI NELLE URNE(DI PIETRO E COSI VIA),E GLI ACUSATI MASSIMI DI QUESTA INCHIESTA SONO ANCHE LEGHISTI,AD ALTRI NON PUO GIOVARE CHE ALLA PROPIA LEGA,OVVIAMENTE.E MARONI NE PRENDE L'OCCASIONE.

INSOMMA IL PATTO SEMBRA REGGERE NON SOLO IN POLITICA

-APPENDICE:TITOLARE LA REPUBBLICA:

L'eterna Tangentopoli che non muore mai

L'eterna Tangentopoli che non muore mai

Il commento del vicedirettore

entrate nel cuore del giornale

Commenta  

 

9 MAGGIO 2014:BUONA MUSICA

http://youtu.be/AMAdMX6XJ1U

REAZIONE:PER QUESTA INTERPETAZIONE,APPLAUSI A ANDRE RIEU

9 MAGGIO 2014:EX-PRIMO MINISTRO PRESIDIARIO

9 maggio 2014 Ultimo aggiornamento alle 09:44 ET

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Berlusconi comincia sentenza communitaria  di un anno

Onde l'ex primo ministro italiano Silvio Berlusconi, come lui lascia la casa di cura

Silvio Berlusconi ha sempre protestato la sua innocenza

L'ex primo ministro italiano Silvio Berlusconi ha completato il suo primo giorno di servizio alla comunità un anno in una casa di cura cattolica nei pressi di Milano.

È stato condannato a quattro anni di carcere per frode fiscale dello scorso anno, commutata al lavoro quattro ore a settimana con pazienti affetti da demenza anziani.

La casa di cura ha detto che il 77-year-old sarebbero trattati come qualsiasi altro lavoratore.

Come è arrivato, Berlusconi è stato heckled da un sindacalista in un cappello clown che gridò: "To carcere"

"Noi lavoratori italiani hanno un sogno nel cuore: Berlusconi a San Vittore!" gridò, riferendosi a una prigione a Milano.

Finalmente è stato portato via dalla polizia.

Berlusconi non ha fatto commenti ai giornalisti fuori casa dopo aver completato il suo primo giorno di servizio.

L'ex primo ministro tre volte indossava un abito blu navy con un distintivo del suo centro-destra Forza Italia.

La BBC David Willey a Roma, dice che era stato avvertito di non cercare pubblicità o vantaggio politico dal lavoro.

Il miliardario è stata coinvolta in una serie di casi giudiziari.

E 'stato condannato lo scorso anno di acquistare diritti televisivi a prezzi gonfiati tramite società offshore per evitare di pagare le tasse in Italia.

Ma lui è stato risparmiato prigione a causa della sua età.

Berlusconi ha scelto il servizio alla comunità, piuttosto che agli arresti domiciliari per scontare la sua pena commutata.

Il nostro corrispondente dice che questo gli permetterà di continuare a guidare Forza Italia alle elezioni europee, anche se è stato costretto a dimettersi il suo seggio nella camera alta del parlamento.

Berlusconi ha dovuto anche consegnare il passaporto e il suo viaggio in Italia è fortemente limitata.

Egli deve anche rispettare un coprifuoco notturno nella sua casa sontuosa vicino a Milano.

Silvio Berlusconi stringe la mano con un funzionario della casa di cura come si arriva a iniziare il suo servizio alla comunità - 9 Maggio 2014 L'ex leader italiano strinse la mano a un funzionario al suo arrivo presso la casa di cura vicino a Milano
Un manifestante è portato via dalle autorità al di fuori della casa di cura vicino a Milano Un manifestante che ha urlato che l'ex premier dovrebbe essere in prigione è stato portato via dalle autorità
Reporters si riuniscono al di fuori della casa di cura dove l'ex premier italiano Silvio Berlusconi è stato ordinato di eseguire quattro ore di servizio alla comunità a settimana per un anno Una folla di giornalisti provenienti da Italia e non solo si erano riuniti a intravedere del politico

Berlusconi si dice che hanno studiato la malattia di Alzheimer in preparazione per il suo servizio alla comunità.

Massimo Restelli, capo dei servizi di assistenza lì, ha detto a La Repubblica, giornale che l'introduzione di Berlusconi sarebbe "graduale", in modo che lui ed i pazienti anziani potrebbero abituarsi a vicenda.

"Sarà piccoli passi in modo da non commettere errori, e poi avrebbe potuto fare un sacco di cose", ha detto.

"Lui potrebbe aiutare con i pasti, che sono difficili perché a volte bisogna 'ricordare' il paziente che stanno mangiando."

Ha detto che Berlusconi sarebbe stato accompagnato in ogni momento da un lavoratore medico specializzato nella malattia di Alzheimer.

"Vedremo se la presenza di Berlusconi crea una sorta di stretto legame, se è un riferimento per chiunque", ha aggiunto.

Assistenza domiciliare a Cesano Boscone, dove Berlusconi funzionerà. 30 Aprile 2014 La casa di cura San Pietro dice che Berlusconi sarà trattato come qualsiasi altro lavoratore di assistenza

Berlusconi ha sempre negato le accuse contro di lui, accusandolo giudici di sinistra di caccia alle streghe.

L'anno scorso è stato condannato a pagare per fare sesso con una prostituta minorenne e abusa dei suoi poteri, che lo hanno portato una squalifica a vita dai pubblici uffici.

Egli ha lanciato un appello contro il minorenne sesso convinzione, in un processo noto come il caso "Ruby".

Egli è anche sotto processo con l'accusa di aver corrotto un senatore di centro-sinistra per passare i lati.

Più su questa storia

-CITAZIONE:

Sarà a piccoli passi in modo da non commettere errori, e poi potra fare un sacco di cose. Egli potrebbe aiutare con i pasti " Casa Massimo Restelli San Pietro cura

http://www.bbc.com/news/world-europe-27336754

.

-APPENDICE:DALL'INIZIO FINO DIMISSIONE DI PRIMO MINISTRO

Epoca di Berlusconi
Caratteristiche e analisi
Silvio Berlusconi, una bandana stampa sulla sua testa, in Sardegna, 16 Agosto 2004 Nella foto: La vita in politica
Immagini dalla carriera di Silvio Berlusconi come il magnate che ha dominato la politica italiana fin dai primi anni 1990 fino alle sue dimissioni drammatica di primo ministro in mezzo a una crescente crisi economica.
Lungo addio
Q & A: Trials
Profilo
Nelle sue parole
I segreti del successo
Notte di alta drammaticità
In foto: "donne di Berlusconi"

-APPENDICE 2:NUOVA ERA

A-Sfondo
Bunga bunga spiegato
Profilo: Karima El Mahroug
Segreto di dolce vita? Vigilanza di Berlusconi
Audio e Video
Gli italiani festeggiano le dimissioni di Silvio Berlusconi Gli italiani segnano fine dell'era della vigilanza
La partenza dal potere di Silvio Berlusconi è stata accolta con scene di jubliation da alcuni in Italia.
Berlusconi: 'E' una vergogna
B-Da altri siti di notizie
South China Morning Post * Caduto in disgrazia ex premier italiano Silvio Berlusconi comincia servizio alla comunità per frode fiscale 54 minuti fa
Sky News Berlusconi comincia Assistenza domiciliare Volontariato 5 ore fa
France24 Berlusconi comincia servizio alla comunità con malati di Alzheimer 6 ore fa
Bangkok Post * Italia di Berlusconi comincia servizio alla comunità 7 ore fa
The Guardian Nigeria Berlusconi iniziando il servizio alla comunità per frode fiscale 9 ore fa

http://youtu.be/PcjJhiwKSAw

-APPENDICE:GROTESCO

-2 TITOLARI CORRIERE DELLA SERA:

A-IL GIORNO DEI SERVIZI SOCIALI
Berlusconi 4 ore a Cesano: «Coi malati ho parlato di Milan, ricevuto baci e abbracci» Foto

Mattinata alla Sacra Famiglia per scontare la condanna Mediaset:
l’ex Cavaliere con la spilla di FI

Urla: «A San Vittore!». Subito allontanato O. ManolaVideo

L’arrivo dagli anziani: VIDEO

B-politica

Vai alla sezione
ULTIMO SONDAGGIO PRIMA DEL VOTO

Tra Pd e Grillo scarto di dieci punti
Berlusconi sotto il 20 per cento

Un terzo degli italiani non voterà Pagnoncelli

-TITOLARE LA STAMPA(9/5/2014):

Berlusconi, primo giorno dai malati
Poi sfida i giudici in tv (Foto / Video)
La Stampa Tv – Un epilogo grottesco
michele brambilla, inviato a cesano boscone
AFP
buongiorno  Il Mago Silvian massimo gramellini

 

9 MAGGIO 2014:VITTORIA,CRIMEA ALLEGATA ALLA NUOVA ERA

Altre storie Europa

RSS

Vladimir Putin in Crimea, 9 maggio Putin visita Crimea allegata alla Russia

Crimea

Vladimir Putin segna l'anniversario sovietico WW2  allegando la Crimea, tra violenza in Mariupol Ucraina tra separatisti e le truppe filo-russe.

REAZIONE:OLTRE A MEDVEDIEV NCHE PUTIN CI STA(NON VOGLIATE PIU SU COSA HA SUCCESSO DURANTE LA VISITA)

http://youtu.be/GBJt-2TugNA

 

*10 MAGGIO 2014.LA PACE E' PER TUTTI

-LA STAMPA:Esteri

10/05/2014
Netanyahu tra i veterani dell’Armata Rossa
Festa patriottica di Natania con l’orchestra delle forze armate di Israele
tra inni, bandiere con la falce e martello e divise stracolme di medaglie
AFP

A Natania i festeggiamenti dei veterani dell’Armata Rossa nello stesso giorno in cui in Russia si ricorda la vittoria contro la Germania di Adolf Hitler

corrispondente da GERUSALEMME

Divise sovietiche, inni patriottici, bandiere con la falce e martello e dozzine di veterani della Grande Guerra Patriottica, con un tappeto di medaglie sul petto. Non siamo nella Russia di Leonid Breznev ma a Natania, la città israeliana dove il premier Benjamin Netanyahu ha partecipato di persona ai festeggiamenti dei veterani dell’Armata Rossa nello stesso giorno in cui in Russia si ricorda la vittoria contro la Germania di Adolf Hitler.  

Se l’evento si è svolto a Natania è perché in questa città sul Mediterraneo, dove la percentuale di immigrati russi è molto alta, il leader del Cremlino Vladimir Putin venne nel 2012 per inaugurare proprio il monumento ai caduti dell’Armata Rossa. All’epoca il ministro degli Esteri, Avigdor Lieberman, anch’egli ex sovietico, lo accolse dicendogli: “Israele è l’unica nazione fuori dall’ex Urss dove sorge un monumento all’Armata Rossa”. E davanti al monumento, Netanyahu ora ripete: “Israele è l’unica nazione fuori dall’ex Urss dove si rende omaggio ai veterani dell’Armata Rossa”. Dopo di lui è stato il ministro dell’Immigrazione, Mervin Lender, a prendere la parola per riconoscere ai veterani dell’esercito sovietico di “aver consentito a Israele di nascere grazie alla vostra vittoria contro il nazifascismo”. Se nella memoria collettiva degli israeliani c’è il contributo di sangue dei 14 milioni di soldati sovietici caduti contro Hitler - come anche il fatto che fu l’Armata Rossa a liberare Auschwitz - la scelta di Netanyahu di dare particolare enfasi all’eroismo russo rientra nell’intento di rafforzare il legame politico con il Cremlino.  

Gli accordi per lo sfruttamento del gas naturale nel Mediterraneo hanno gettato, nel 2012, le basi per un balzo in avanti dell’interscambio commerciale, e da gennaio Netanyahu ha mostrato crescente attenzione per le mosse di Putin in Medio Oriente: apprezzando la scelta di non aver fornito a Bashar Assad missili anti-aerei di ultima generazione e discutendo più volte con lui del negoziato sul nucleare iraniano. La crisi ucraina ha accelerato tale approccio: Gerusalemme ha evitato di criticare Mosca per l’intervento in Crimea, ha respinto le pressioni di Washington che le chiedeva di farlo, e sulle sanzioni Usa-Ue ha scelto un profilo cauto al punto da far affermare a Lieberman che “su questa vicenda non ci esprimeremo”. Sono diversi i motivi che spingono Israele su tale linea: dai resoconti degli ebrei ucraini sull’antisemitismo che serpeggia fra i nazionalisti di Kiev alla consapevolezza che Mosca può ambire a riempire alcuni degli spazi lasciati vuoti dall’America in Medio Oriente. Benjamin Netanyahu sa di non poter gareggiare con Teheran nell’aperto sostegno alle politiche russe in Siria ed Ucraina: da qui la scelta di puntare sul “soft power” dei russofoni, ovvero oltre un milione di cittadini israeliani, per creare un proprio canale privilegiato con il Cremlino. Si spiega così anche le festa patriottica di Natania, con l’orchestra delle forze armate di Israele che ha accompagnato il cantante rock russo Andrei Makarevich che, superati i 60 anni, si fregia del titolo di “artista del popolo russo”. L’intento è di portare l’eroismo russo ad integrare l’identità israeliana: si spiega così il fatto che Ion Degen, leggendario carrista sovietico nella Seconda Guerra Mondiale emigrato in Israele negli anni Settanta, ha fatto da guida ai veterani russi a Latrun, teatro di una delle battaglie più cruente della guerra di indipendenza del 1948.

http://lastampa.it/2014/05/10/esteri/netanyahu-tra-i-veterani-dellarmata-rossa-TD0M2clfnSuT5GBKzLiGRO/pagina.html

REAZIONE:SBERLA A KERRY E I SUOI "DIFFICILI NEGOZIATI DI PACE IN MEDIO ORIENTE?SFIDA AD OBAMA E L'APPOGIO A KIEV?NON SI SA,LA PACE E' PER TUTTI MA IN QUESTI GIORNI NON E' COMUNE.

 

*10 MAGGIO 2014:KERRY A NIGERIA,SALVIAMO LE RAGAZZE

BBCAfrica

http://youtu.be/WNyfUNpMpNQ

Nigeria rapisce: John Kerry offre il supporto degli Stati Uniti

6 Maggio, 2014 Ultimo aggiornamento alle 20:24 BST

Il Segretario di Stato Usa John Kerry ha detto che gli Stati Uniti sono disposti a fornire competenze intelligenza e la negoziazione su ostaggi per aiutare la Nigeria nella ricerca di più di 230 ragazze rapite.

La stragrande maggioranza delle ragazze sono stati sequestrati dalla loro scuola, a Borno, Nigeria, il 14 aprile, e il leader del gruppo islamico Boko Haram ha minacciato di "vendere" loro.

E 'stato anche riferito che otto più le ragazze di età compresa tra 12 ei 15 anni sono stati rapiti nel nord-est della Nigeria nella notte di Domenica.

Per saperne di più

Altre ragazze nigeriane rapiti da presunti militanti di Boko Haram
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http://www.bbc.com/news/world-africa-27300229

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10 MAGGIO 2014:VOLO DI MALASYA,NE OBLIO NE PERDONO

-TITOLARE SU LE MONDE:

Disparition du MH370 : la France ouvre une enquête

L'oeuvre d'un artiste indien en hommage aux victimes du vol MH370

Le parquet de Paris a ouvert une information judiciare pour « homicide involontaire par manquement délibéré à une obligation particulière de prudence ».

*Une société privée perturbe les recherches du vol MH370

*L’Australie doute de trouver un jour des débris du vol MH370 11

*Les recherches du vol MH370, les plus onéreuses de l’histoire 9

*Images de la première plongée de Bluefin à la recherche du vol MH370 Vidéo

-LA NOTA COMPLETA:

-LE MONDE Asie-Pacifique

Disparition du MH370 : Paris ouvre une information judiciaire

Le Monde.fr avec AFP et Reuters | , Mis à jour le

Deux mois après la mytérieuse disparition de l'avion de Malaysia Airlines, le 8 mars, le parquet de Paris a lancé une enquête pour homicide involontaire mercredi 7 mai.

L'information judiciaire est ouverte pour « homicide involontaire par manquement délibéré à une obligation particulière de prudence ou de sécurité imposée par la loi ou le règlement », alors qu'un rapport publié la semaine dernière en Malaisie pointe la lenteur de la réponse des autorités à la disparition de l'appareil. Quatre heures s'étaient écoulées entre le moment où celle-ci a été constatée et celui où l'alerte a été officiellement lancée.

L'enquête a pu être ouverte car quatre Français, des élèves du lycée français de Pékin et la mère de l'un d'entre eux, figuraient parmi les passagers de l'avion, dont on n'a toujours aucune trace. L'appareil pourrait avoir sombré dans l'océan Indien, mais des recherches massives n'ont pas permis jusqu'ici de trouver la moindre trace de l'éventuelle épave.

Lire aussi : L’Australie doute de trouver un jour des débris du vol MH370

http://www.lemonde.fr/asie-pacifique/article/2014/05/09/disparition-du-mh370-la-france-ouvre-une-enquete_4414472_3216.html

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10 MAGGIO 2014:NO ALLA FUSSIONE NEOLIBERALE SKY DI MURDOCH

FLASH SU LE MONDE:

Médias

Médias : Rupert Murdoch veut fusionner les réseaux de télévision Sky
 

Le magnat des médias Rupert Murdoch veut regrouper les bouquets satellitaires Sky pour créer un grand réseau de télévisions européen, rapporte le Financial Times vendredi 9 mai. Pour ce faire, le milliardaire voudrait que le groupe de télévision britannique BSkyB, dont il possède 39,5 % des parts, rachète Sky Deutschland et Sky Italia qu'il détient, écrit le « FT » citant des sources proches du dossier. Sky Deutschland, qui a notamment les droits de diffusion de la Bundesliga, le championnat de foot allemand, et Sky Italia forment avec le réseau de télévision américain Fox et les studios de cinéma 20th Century Fox les activités audiovisuelles de Rupert Murdoch. (AFP)

http://www.lemonde.fr/actualite-medias/breve/2014/05/10/medias-rupert-murdoch-veut-fusionner-les-reseaux-de-television-sky_4414520_3236.html
 
28 DICEMBRE 2014: INNOCENTI
 
-TITOLARE LA REPUBBLICA:
 
Berlusconi dagli animalisti "Possiamo fondare        foto       partito vittime giustizia"
Berlusconi dagli animalisti
 
“Possiamo fondare foto
partito vittime giustizia”
 
Battute e Milan nel primo giorno ai servizi socialivideo
-
REAZIONE:

http://youtu.be/5xEMz-5phZE

IL FUTURO CI SORRIDE,SEMANTICA PERMETTENDO:GLI “ANIMALI” SONO TUTTE INNOCENTI(MA NON VANNO IN PARADISO),LE “ANIME-MALE” MICA TANTO(MA NON VANNO NE MENO IN PURGATORIO PERCHE IL VATICANO LO HA BANDITO:”DRITTI” IN CIELO VANNO.SOLO BASTA CREDERCI).BERLUSCONI DA QUALE PARTE CI PROPONE?

http://youtu.be/CO7W4al841s

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11 MAGGIO 2014:DIVISI,SEPARATISMO UKRANIANO E' NUOVA ERA

-TITOLARE BBC:

Watch/Listen

Olga Ivshina

Preparations for Ukraine referendums

10 May 2014 Last updated at 15:41 GMT

The BBC's Olga Ivshina takes a look at a Donetsk polling station ahead of referendums planned by pro-Russian separatists in eastern Ukraine.

TRADUZIONE:Vedi/Ascolta

I preparativi per i referendum in Ucraina 
10 Maggio 2014 Ultimo aggiornamento alle 15:41 GMT
Olga Ivshina della BBC dà un'occhiata in un seggio elettorale di Donetsk prima del referendum previsto dai separatisti filo-russi in Ucraina orientale .

-E COSI SU LE MONDE:

Début du référendum dans l'Est ukrainien
Une électrice glisse son bulletin dans un bureau de vote à Donetsk, le 11 mai 2014.

Plus de sept millions d'Ukrainiens de l'est sont appelés à voter pour décider du sort des « République populaire » de Donetsk et Lougantsk.

* quoi ressemblera le référendum des séparatistes dans l'Est ukrainien

*Alexeï et Oxana, deux visages opposés des élites de Donetsk

*Ukraine : les points-clés de la déclaration de Hollande et Merkel

*A la frontière avec la Transnistrie, la peur des villageois d'être rattrapés par la guerre

-E COSI SU LA REPUBBLICA:

L’est filorusso al voto. Merkel e Hollande “Referendum illegale”

In 5 milioni alle urne nel Donbass per la secessione da Kiev A Donetsk sequestro lampo di 7 volontari della Croce rossa

L’est filorusso al voto.  Merkel e Hollande “Referendum illegale”

(lapresse)

DONETSK . Anna scivola leggera tra la folla che finge di essere in un paese normale, alla fermata dei pullman. «Abbiamo le forze per poter stare da soli, è per questo che sono tornata a casa a votare, interrompendo le ferie in anticipo: lavoro dal giorno in cui ho finito di studiare, e nella mia terra la vita è serietà e lavoro, non tirare mattina nei locali e poi protestare come fanno a Kiev. Noi non vogliamo appartenere a Mosca né all’Europa: siamo il Donbass, la regione più ricca, e possiamo farcela». Il suo sogno di indipendenza giocherà oggi le sue carte in 1.527 seggi allestiti nelle scuole di una terra sconvolta, ferita dalle imprevedibili esplosioni di violenza che interrompono il gorgoglio della calma apparente.
Donetsk, sera di vigilia: nei viali alberati tra i palazzi opulenti del centro i fidanzati camminano mano nella mano, le motociclette da centinaia di cavalli e da molte migliaia di euro rombano in strade senza controllo, senza polizia né milizie, ma rispettando il codice della strada. Tutto sereno, tutto tranquillo? «Neanche un po’, non ti fidare di quello che non vedi. Io sto già facendo il conto alla rovescia, me ne vado mercoledì: troppi funerali, troppe lacrime, troppo dolore», sibila amara Anna Nemtsova del Washington Post , appena rientrata dall’orrore di Odessa. Cinque milioni di persone oggi voteranno il referendum sull’indipendenza della “Repubblica di Donetsk” e della “Repubblica di Lugansk”, cuori industriali dell’Ucraina con sogni di secessione che il governo di Kiev, la Nato e l’Occidente non accreditano di alcuna legittimità. Sono solo due regioni, ma valgono il 30 per cento della produzione industriale ucraina e Kiev non può certo permettergli un semplice addio.

Eppure il segnale fa paura. Viaceslav Ponomariov, sindaco autoproclamato di una delle roccaforti della protesta, Sloviansk, si aspetta «una partecipazione del 100 per cento, i voti contrari al massimo saranno due». Non c’è quorum, le urne si aprono alle 8 locali e si chiudono alle 22. Il governo di Kiev si tiene in disparte, almeno pare. Non è il momento di alimentare una tensione che è già alle stelle. La cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Françoise Hollande hanno chiesto a Mosca una riduzione «visibile» delle truppe in frontiera e hanno ribadito di considerare il voto «illegittimo »: manca qualsiasi prova di equità nella composizione delle commissioni elettorali e non c’è controllo indipendente. E come se non bastasse già si grida i brogli: centomila schede già affrancate con un “sì” sarebbero state sequestrate, annunciano fonti governative. A Mariupol, dove la violenza e la morte sono calate improvvise come una scure, si è già cominciato ieri, a votare. Colpa «dell’aggravamento della situazione», dicono. Ma tra barricate di pneumatici e cassonetti in fiamme, tra edifici sventrati, fiori e trofei di guerra si continua a sparare.

Intanto si continua a trattenere il fiato, sperando che la calma riconquisti terreno. Ma la tensione è alta anche quando non sembra: ieri mattina un gruppo di operatori della Croce rossa ucraina è stato improvvisamente fermato dai miliziani: li ritengono spie, ma il “rapimento” è stato breve e si è concluso bene, per fortuna. È andata peggio al capo della polizia di Mariupol, ucciso assieme a un altro agente del “battaglione di pattuglia” negli scontri tra le truppe fedeli a Kiev e i separatisti della città portuale.

http://www.repubblica.it/esteri/2014/05/11/news/lest_filorusso_al_voto_merkel_e_hollande_referendum_illegale-85808280/?ref=HREC1-3

REAZIONE:"DOPO CORNA,BOTTE".DOPO LA CRIMEA ANCHE UKRANIA EST SI SEPARA DI KIEV:NE UNION EUROPEA NE MOSCA.DA DOPO DOMANI DONETSQ E LOUGANTSK  INIZIERANNO IL TRANSITO DA LA NUOVA ERA.

PUTIN QUESTA VOLTA NON CI STA,HA FATTO MARCIA INDIETRO

 

12 MAGGIO 2014:VITTORIA DIVISIONISTA IN UKRANIA

-TITOLARE LE MONDE:

Ukraine : les séparatistes revendiquent un soutien massif de la population

Comptage des voix à Donetsk, après le référendum organisé le 11 mai.

Les premiers résultats du référendum organisé dans les villes contrôlées par les pro-russes donnent, à Donetsk, 89,07 % de « oui » au projet d’autonomie du Donbass.

*Jour de vote à Sloviansk, bastion des séparatistes armés de l’Est ukrainien

*La France livrera ses Mistral à la Russie

*Hommes en armes et files d’attente pour le référendum à l’Est de l’Ukraine Portfolio

*Le référendum à l’Est de l’Ukraine est une « farce criminelle », selon Kiev

-E COSI SU LE FIGARO:

En Ukraine, les séparatistes gagnent le pari du faux référendum

VIDÉO - La consultation illégale qui s’est tenue dimanche pourrait déboucher sur un nouveau démembrement du pays.

REAZIONE:DUE IMPORTANTI REGIONI DELL’L'UKRANIA CHE CONTA SONO ORMAI COINCIDENTI CON LA PREDICA DELLA NUOVA ERA.

 

12 MAGGIO 2014:BENGAZHI

-TITOLARE SU THE WASHINGTIN TIMES:

Get Daily Alerts
Commentary
TRACCI: A road map for the select committee on Benghazi
By Robert N. Tracci
Public confidence is the first order of business

TRDUZIONE:ALLERTA

Ricevi avvisi di allerta giornalieri
Commento
Tracci: Una road map per il seletto comitato  su Bengasi
PerRobert N. Tracci
Fiducia pubblica è il primo ordine di attività

-APPENDICE :TITOLARE SU TWT:

Politics aside: Rep. Trey Gowdy, a former prosecutor who will lead the inquiry, is respected by members of both parties. He says he will not use the Benghazi tragedy to raise money. (Associated Press)

Boehner picks fact-finders for Benghazi committee who appeal to big constituencies

By David Sherfinski – The Washington Times

Democrats are still weighing whether to participate in the select committee on Benghazi, but House Speaker John A. Boehner has managed to check off most of his big constituencies in naming the seven Republican members.

*Photo Gallery: John Boehner picks fact-finders for Benghazi committee who appeal to big constituencies

TRADUZIONE:

Boehner prende Fact-ricercatori per il comitato di Bengasi che si rivolgono a grandi circoscrizioni
Per David Sherfinski – The Washington Times
I Democratici stanno ancora valutando se partecipare al comitato seletto su Bengasi, ma il presidente della Camera John A. Boehner è riuscito a spuntare la maggior parte delle sue grandi circoscrizioni nel nominare i sette membri repubblicani
*Galleria Foto:. John Boehner raccoglie FACT-cercatori per il comitato di Bengasi che si rivolgono a grandi circoscrizioni.

 

12 MAGGIO 2014:GROUND ZERO,NE OBLIO,NE PERDONO

-TITOLARE LA STAMPA:

esteri
New York, il pompiere Al e il cimitero per gli eroi
dell’undici settembre
Paolo mastrolilli
Perse il figlio a Ground Zero. I resti trasferiti sotto il Memorial.
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REAZIONE:QUELLO DEL TITOLO
 
12 MAGGIO 2014:AVVOCATO DEL DIAVOLO
.
-TITOLARE CORRIERE DELLA SERA:

Renzi, si fermano i delinquenti non l'Expo

ANSA.it  - ‎1 ora fa‎
       
Sala, da Procura nessuno stop. Al via interrogatori. Berlusconi, 'Fi non c'entra, molta aria fritta'. FOTO Il presidente del Consiglio Matteo Renzi a largo Chigi (foto: ANSA). Il presidente del Consiglio Matteo Renzi a largo Chigi. +CLICCA PER INGRANDIRE.
 

REAZIONE:ABILE DICHIARANTE,PERO BERLUSCON,IL SUO SOCIO AL GOVERNO MENTRE DICHIARA FI ESTRANEA AI FATTI ATTACA I GIUDICI.NON SARA CHE I LADRI LI HA A CASA?:QUELLO DEL TITOLO.

 

2 MAGGIO 2014:VITTORIA

-TITOLARE GOOGLE NEWS:

Ucraina, separatisti: "Siamo indipendenti" Mosca: Kiev ci paghi il ...

Adnkronos/IGN  - ‎1 ora fa‎
Mosca - (Adnkronos/Ign) - I filorussi cantano vittoria. Dal referendum emergerebbe che il 96,2% dei cittadini di Luhansk ha votato a favore dell'indipendenza da Kiev. Plebiscito anche a Donetsk. Consiglio Ue Esteri adotta nuove sanzioni. La Russia: "Ora ...
REAZIONE:QUELLA DEL TITOLO.E NON E’ GUERRA FREDDA
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13 MAGGIO 2014:SOS VANDALISMO,ATTUALIZAZZIONE

QUESTO SCRIVEVO UN ANNO E OTTO MESI FA NON APPENA MIA MADRE ED IO ABBIAMO RIENTRATO DELL'ITALIA PER PREPARARE  IL RITORNO DEFINITIVO:

"17 SETTEMBRE 2012:OVVIAMENTE HA BASTATO CHE PERCEPISSERO LA NOSTRA PRESENZA PERCHE GLI ATTI VANDALICI  DELL'INTORNO COMMINCIASSERO A MANIFESTARSI.

3 OTTOBRE 2012:ATTUALIZAZZIONE VANDALISMO

NATURALMENTE ANCHE SE QUESTI ATTI VANDALICI POSSANO "REGISTRARSI" ED ESSERE PECEPITI PER I "NON ACCORTI" COME TRASTORNO DI CONDOTTA CASUALI MANIFESTAZIONI DELLA POPOLAZIONE PORTATI AVANTI DA MINORI NON IMPUTTABILI ED ALTRE VOLTE DA EMMARGINATI,A BEN GUARDARE SI CAPISCE CHE SONO  PERFETTAMENTE ORGANIZZATI,TOLLERATI DALL'ALTO,E INCORAGGIATI PER UN "CLIMA GENERALE"  CREATO DA ALCUNI MEZZI.INUTILE CERCARE AIUTO NELLE AUTORITA ,FINO AD ESSO NON E' STATO DISTURBARTO NESSUN MALVIVENTE E   PIU TOSTO SIAMO STATI IO E MIA MADRE PORTATI DAVANTI LA POLIZIA E LA GIUSTIZIA PER DELLE CAUSE VANALI CREATI AD ARTE,CIO'E' INESSISTENTI."

VEDI CUA:  http://spaziorealedottciancimino.over-blog.com/m7-miscelanea-3/continuazione-e

E LA SOLA RISPOSTA CHE HO RICEVUTO ALLE MIE DENUNCIE E' STATO UN BIGLIETTO PER PRESENTARMI AD UNA "AUDIENZIA" NEL "JUZGADO DI FAMILIA ESPECIALIZADO DE TERCER TURNO,CALLE RONDEAU 17 26,IL GIORNO 13 MAGGIO 2014 ALLA ORA 09:00,PER UNA CAUSA NOMINATA IEV(VIOLENZA DOMESTICA)435-484/14,PORTATAMI AL MIO DOMICILIO DALLA SEZIONALE 22 DI POLIZIA CHE APPARTIENE ALLA ZONA.

 QUESTA DENUNCIA NELLA CITAZIONE VIENE AFFIANCATA A QUELLLA ANTERIORE,COINVOLGE VICINI ED E' STATA  GESTIONATA DALLA Dra ANA LAURA SATRAGNO,QUESTA AVVOCATESSA E' STATA INGAGGIATA DALLA MIA SORELLA URUGUAIANA VENUTA IN UN VIAGGIO LAMPO DALL'ITALIA, IN CONTATTO CON I VICINI,COTERRANEE DELLA SUA FAMIGLIA ANCHE URUGUAYANA.VOI GIA LA CONOSCETE PER LA SUA TRSTE ATTUAZIONE NEL VERBALE DI UNA STORIA CLINICA ALL'OSPEDALE DI LECCO DOVO SONO STATO PORTATO DOPO UN TRAUMA CRANICO.NATURALMENTE CHE COME L'ALTRA VOLTA DOVE MIA MADRE NON HA NE MENO COMPARITO ALL'AUDENZIA,NON ESSISTE NESSUNA SITUAZIONE DI VIOLENZA DOMESTICA NE LITE DA DIRIMIRE DAVANTI A TERZI(COMPRESA MIA SORELLA CHE NON HA MAI ABITATO CON NOI),MA SI IL SOLITO CLIMA DI ESSALTAZIONE NAZIONALISTA NEL TERRITORIO CIRCONDANTE E NON SOLO,QUESTA VOLTA ICENTIVATO DALLA PROCEDURA SUCCESORIA EREDITARIA DELLE NOSTRE PROPIETA IN VISTA DEL RITORNO IN ITALIA.CHIUDO QUESTO SCRITTO E PARTO PER L'"AUDIENCIA".DOMANI VI INFORMERO.

 

http://youtu.be/a_YWz8Wuozc

http://youtu.be/Elm67pWBCSE

14 MAGGIO 2014:"AUDIENCIA" SOSPESA.

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14 MAGGIO 2014:UNUONE EUROPEA,ATTACO ALLA LIBERATA DI ESPRESSIONE

-SU LA STMPA:esteri

13/05/2014
Privacy, la Corte Ue contro Google:
responsabile anche dei dati su altri siti
La causa di un cittadino spagnolo chiama in causa il motore di ricerca
Sorpresa la società: “Una decisione deludente, valutiamo le implicazioni”
 
corrispondente da Bruxelles

Google & Co hanno anche dei doveri. La Corte di Giustizia europea ha emesso stamane una sentenza per dire che «il gestore di un motore di ricerca su Internet è responsabile del trattamento effettuato dei dati personali che appaiono su pagine web pubblicate da terzi».  

Traducendo in un linguaggio comprensibile, cosa che dovrebbe fare l’ufficio stampa dell’istituzione e che non succede quasi mai, vuol dire che se un cittadino ritiene che alcune informazioni sulla sua vita ottenute “googlando” siano lesive della privacy, tocca al motore assicurare che i diritti siano rispettati e ripristinati. Chi gestisce la macchina, insomma, è responsabile della destinazione anche se non è lui a guidare.

A questa conclusione la più alta magistratura europea è arrivata dopo un reclamo spagnolo. A scatenare il meccanismo era stata una ricerca che aveva condotto a una notizia apparsa sul quotidiano la Vanguardia che conteneva informazioni che la persona in questione ha trovato lesive della sua vita privata. La Corte ha giudicato che la testata non fosse in primo luogo responsabile e, per far sopprimere il link, ha stabilito la facoltà di rivolgersi direttamente al gestore. Cioè a Google. 

«Si tratta di una decisione deludente per i motori di ricerca e per gli editori online in generale», ha commentato un portavoce di Google. «Siamo molto sorpresi che differisca così drasticamente dall’opinione espressa dall’Advocate General della Corte di Giustizia Europea e da tutti gli avvertimenti e le conseguenze che lui aveva evidenziato. Adesso abbiamo bisogno di tempo per analizzarne le implicazioni.” 

Nel caso in cui il gestore non dia seguito alla domanda, spiegano i giudici, la persona può comunque adire le autorità competenti per ottenere, in presenza di determinate condizioni, la soppressione di tale link dall’elenco di risultati. Tuttavia, poiché la soppressione di link dall’elenco di risultati potrebbe, a seconda dell’informazione, avere ripercussioni sul legittimo interesse degli utenti di Internet, la Corte constata che occorre ricercare un giusto equilibrio tra questo interesse e il diritto al rispetto della vita privata e il diritto alla protezione dei dati personali. Un passo avanti, certo. Ma con ancora qualche margine perché il cittadino resti a bocca asciutta.

http://www.lastampa.it/2014/05/13/esteri/privacy-la-corte-ue-contro-google-responsabile-anche-dei-dati-su-altri-siti-NykgTdkBkCiauafH0kexvJ/pagina.html

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+ Test sugli animali, Italia nel mirinoBruxelles fa denuncia alla Corte Ue

REAZIONE:SI AVVICINANO LE ELEZIONI DI MAGGIO, I MEZZI DI DIFUSSIONE MASSIVA GIOCANO LA SUA PARTITA E QUELLI CHE VOGLIONO CONSERVARE LO STATUS QUO ANCHE:ABBIAMO VISTO MURDOCH TENTARE UN "RIMAPASTO-FUSIONE" DELLE TV SKY IN GRAN BRETAGNA,GERMANIA E ITALIA,ABBIAMO VISTO LA MINISTRA DELLA CULTURA FRANCESE,FILIPETTI,ESSIGERE ALL'ORGANISMO DI CONTROLLO TV DIFFONDERE IL DIBATTITO ELETTORALE CHE ERA STATO RILEGATO AL WEB,E DESSO IN UN MOVIMENTO INVERSO VEDIAMO ESSERE ATTACATO IL WEB PER PARTE DELL'UE:UN MEZZO TECNOLOGICO NON PUO MAI ESSERE CONSIDERATO RISPONSABILE DELLA PUBBLICAZIONE DI TERZI,SI ATTACA LA LIBERTA DI DIFUSSIONE E CIO'E' LA LIBERTA DI ESPRESSIONE.E NON E' UN CASO CHE TOCCHI ANCORA ALL'AZIENDA AVANGUARDIA DELLA NUOVA ERA,GOOGLE.

PD 1:QUESTA SULLA RESPONSABILITA EDITORIALE DEL MOTORE E’ UNA VECCHIA RIVINDICAZIONE DELLA REPRESSIONE DELLA LIBERTA DI ESPRESSIONE DI BERLUSCONI.

PD2:LA MIA ESPERIENZA PERSONALE

DOVERE DI COERENZA VUOLE CHE IO ESPRIMA CHE RIVINDICO IL DIRITTO DI GESTIRE LE RICENSIONI DELLE MIE PUBBLICAZIONI SUL WEB,PER L'APPUNTO ANCHE QUELLE CHE FA IL MOTORE DI GOOGLE:"TODA ANTOLOGIA ES TAMBIEN UNA ANTOJOLOGIA" DICONO GLI SPAGNOLI,E CIO'E',OGNI ANTOLOGIA RIFLETTE ANCHE IL PARERE DI CHI LA FA SE NON ALTRO TRAMITE LE SCELTE DEI TITOLI E IL SUO ORDINAMENTO,E COSI SUL MIO BLOG DI LINK ESCLUSSIVAMENTE http://cianciminotortorici.blogspot.com/?mkt=it-it METTO SOTTO LE RACCOLTE DEI SEGNALIBRI CON LE MIE PUBBLICAZIONI DI GOOGLE TRA ALTRI,LO SCRITTO "NON RIFLETTE LA MIA OPINIONE",PERO NON PASSA PER LA MIA TESTA VIETARE GOOGLE E QUALSIASI ALTRO SISTEMA DI DIFUSSIONE WEB,DI DARE AL LETTORE LE MIE OPERE.

UN'ALTRO ESSEMPIO MI SPIEGA MEGLIO:RECENTEMENTE SONO STATO VITTIMA DI REPRESSIONE DELLA LIBERTA DI ESPRESSIONE PER PARTE DEL SITO "LIBERO.IT" CHE DI UN COLPO HA BANDITO DELLA RETE PIU DI TRE ANNI DI SFORZO GIORNALIERO DI PUBBLICAZIONE WEB CANCELLANDO IL MIO "BLOG DEI FATTI INTERNI" ED ALTRE PUBBLICAZIONI (VEDI CUA: .http://spaziorealedottciancimino.over-blog.com/2014/03/attenzione-oscuramento-blog-libero-it-censura.html  )PERO GRAZIE A GOOGLE E IL SUO MOTORE SI POSSONO TROVARE SUL WEB UNA COPIA CACHE DI TUTTI LE MIE PAGINE CHE ALTRIMENTE ANDREBBERO PERSE.IMMAGINATE COSA SUCCEDEREBBE SE IO PROIBISSE GOOGLE PUBBLICARE LE COPIE CACHE.

14 MAGGIO 2014:LA BATTAGLIA ELETTORALE SUI MEZZI FA UNA VITTIMA ECCELLENTE

-LA STAMPA:

Esteri,14/05/2014
Si dimette la direttrice di Le Monde
Dopo il braccio di ferro con la redazione Natalie Nougayrede lascia:
«La volontà di ridurre le mie funzioni è incompatibile con i miei obiettivi»

Natalie Nougayrede, direttrice dimissionaria di Le Monde

«In queste condizioni non mi è più possibile assicurare pienamente e serenamente la direzione del giornale». È con queste parole che Natalie Nougayrede ha lasciato la direzione di Le Monde. In pieno conflitto con la redazione, la prima direttrice donna del prestigioso quotidiano francese non ha avuto altra scelta che gettare la spugna, neanche un anno e mezzo dopo la sua nomina.

«La volontà di certi membri di Le Monde di ridurre drasticamente le funzioni del direttore è incompatibile, per me, con la possibilità di portare avanti la mia missione – ha spiegato in una nota alla redazione – Ciò indebolirà profondamente e a lungo termine la funzione. Gli attacchi diretti e personali nei confronti della direzione e del mio operato mi impediscono di portare avanti il piano di trasformazione concordato con gli azionisti e che necessita un ampio appoggio della redazione, nell’interesse del giornale».

Appena alcuni giorni fa, due vicedirettori vicini alla Nougayre’de avevano già dato le dimissioni. Nel frattempo, l’ormai ex direttrice aveva tentato di formare un nuovo staff, senza riuscire però a trovare alleati all’interno del giornale. Le sue funzioni dovrebbero essere rapidamente assunte da un sostituto, nell’attesa che venga nominato un nuovo direttore.

A Natalie Nougayrede, 46 anni, eletta con ampi consensi nel marzo del 2013, sono rimproverati metodi di gestione «rigidi» e «autarchici». È accusata dai colleghi «non ascoltare nessuno» e «di non saper prendere le decisioni urgenti».

Alla prematura scomparsa del suo predecessore, Erik Izraelewicz, Natalie Nougayrede ha ereditato un giornale con i conti in rosso e la difficile transazione dal cartaceo al web. Una situazione simile a quella di un altro celebre giornale in Francia, Libe’ration, il quotidiano storico della gauche, al limite del fallimento e senza direttore dopo le dimissioni di Nicolas Demorand. La crisi vera e propria a Le Monde è scoppiata la settimana scorsa con le dimissioni di massa di un gruppo di caporedattori. Un gesto simbolico e forte per protestare contro il piano di mobilità, presentato a febbraio, che prevede il trasferimento di una cinquantina di posti di giornalisti alla redazione online. Allo stesso tempo, la nuova direzione editoriale prevedeva di lanciare una nuova formula del giornale, con un taglio di rubrica, e una versione per il tablet. Un piano generale giudicato «brutale» dai giornalisti. Dopo le dimissioni di gruppo, il ritmo delle riforme è stato rallentato e si svilupperà su più mesi.

 http://lastampa.it/2014/05/14/esteri/si-dimette-la-direttrice-di-le-monde-3TBbql6pfQuM6u3k6i8CVM/pagina.html
 
REAZIONE:UNA MODERATA CHE HA AFRONTATO UNA RIVOLTA INTERNA DI SINISTRA E DI DESTRA,ALLA BASE E AI VERTICI CHE NON RICONOSCONO LA “PROPIETA INTELLETUALE” DELLA SUA GESTIONE:”una direzione che «naviga a vista»,DICONO. E AGGIUNGONO “una «direzione che non dà risposte chiare», il «sentimento di un’organizzazione all’ultima spiaggia»,E ANCORA “Chi fa il lavoro, va realmente ascoltato». INTENDO IO CHE VA NELLA DIREZZIONE DELLA NUOVA ERA LA SUA POLITICA CARTACCEA E SUI TABLET.E INTENDO IO CHE QUESTA E’ UNA CONEGUENZA DELLE ACCOSTAMENTI NEOLIBERAEI DEL SOCIALISTA HOLLANDE
-
APPENDICE:PUTSCHISMO A LE MONDE
 
-SU LA STAMPA:Esteri
 
6/05/2014
Trema Le Monde, dimissioni in massa contro il direttore
Polemica contro la strategia di Natalie Nougayrede per il quotidiano cartaceo
La direttrice di Le Monde Nougayrede

Terremoto nella redazione del quotidiano Le Monde, uno dei più importanti di Francia. La maggioranza dei caporedattori del giornale ha presentato oggi le dimissioni per contestare «importanti disfunzioni» e un’«assenza di fiducia e comunicazione» con la direttrice Natalie Nougayre’de. Alla base della protesta – che vede dimettersi sette redattori capo su undici – ci sono disaccordi e conflitti irrisolti.

«Da diversi mesi abbiamo inviato molti messaggi d’allerta per segnalare importanti disfunzioni, come anche l’assenza di fiducia e comunicazione con la direzione, cosa che ci impedisce di svolgere il nostro ruolo», scrivono i sette dimissionari, in una mail rivolta a Natalie Nougayre’de e a Louis Dreyfus, presidente del direttorio. Tra i principali motivi di attrito, la futura formula cartacea, inizialmente prevista per questa primavera ma poi rinviata a settembre. Ma le divisioni riguardano anche la versione su tablet e i piani di mobilità interna, che coinvolgono 57 posti di lavoro.

La direzione «sembra molto isolata e i suoi progetti contestati», osserva un giornalista di un altro quotidiano parigino, Libe’ration, commentando le agitazioni a Le Monde. La maggioranza dei redattori capo già minacciò di sbattere la porta lo scorso autunno. Tensioni più recenti sono state rivelate nei giorni scorsi da Mediapart.fr. In particolare, il sito online cita un rapporto dei consulenti di Technologia, ufficio specializzato nella valutazione e prevenzione dei rischi professionali, che traccia un quadro piuttosto severo rispetto all’attuale situazione all’interno de Le Monde. Con una «direzione che non dà risposte chiare», il «sentimento di un’organizzazione all’ultima spiaggia», una direzione che «naviga a vista». Domenica, nel corso di una riunione, Natalie Nougayre’de ha criticato duramente chi minacciava di dimettersi. «Siete dei `putschisti´», ha tuonato.

Eletta alla direzione de Le Monde nel marzo 2013, la direttrice ha replicato all’odierna protesta con un laconico comunicato in cui dice di «prendere nota» delle dimissioni collettive. «Ne parleremo insieme», aggiunge. In mattinata, anche la società dei redattori de Le Monde ha denunciato la «perdita globale di fiducia nella governance del giornale. Oggi – prosegue il comitato – c’è un vero problema di metodo e di organizzazione che necessita un reale rilancio ai vertici. È tempo di istituire una direzione collettiva e funzionale. Chi fa il lavoro, va realmente ascoltato».

L’idea delle dimissioni collettive era già circolata nei giorni scorsi, ma nessuno aveva ancora osato metterla in atto. Nonostante la fronda interna, la Nougayre’de ha pubblicato oggi un editoriale per difendere il giornale dagli attacchi del leader del Front de gauche, Jean-Luc Me’lenchon. In un post pubblicato ieri, il tribuno dell’estrema sinistra – che molti accusano di populismo proprio come la rivale Marine Le Pen (Front National) – ha messo all’indice i giornalisti di Le Monde, escludendoli dai suoi comizi e chiedendo ai militanti di «vigilare» su di loro ed eventualmente «filmarli». Un modo per protestare contro la linea del giornale che non è di suo gradimento. Parole che hanno suscitato sconcerto e indignazione. Tanto che oggi Me’lenchon ha fatto marcia indietro e si è rimangiato tutto.

http://www.lastampa.it/2014/05/06/esteri/trema-le-monde-dimissioni-in-massa-contro-il-direttore-fS3cNUijmBSTgvHvMZH7UJ/pagina.html?exp=1

REAZIONE:LE MONDE RECENTEMENTE HA AQUISTATO LE NUOVEL OBSERVATEUR SUL QUI SITO ONLINE FACCIO USO DI UN BLOG DA OLTRE 5 ANNI.

http://youtu.be/NcjwwGcpYiM
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*14 MAGGIO 2014:STRAUSS-KHAN,DECLINAZIONE E CADUTA DI UN SOCIOPATA

-LA STAMPA:Esteri

5/05/2011 - RETROSCENA
Quella multa a Dsk pescato dalla polizia con una prostituta

Dai cassetti dell’Eliseo è finita sui giornali

Tempi felici: Strauss-Kahn con Sarkozy all’apertura del G20 dei ministri finanziari lo scorso 18 febbraio a Parigi

alberto mattioli ,CORRISPONDENTE DA PARIGI

Sparare su un uomo (politicamente) morto. Ogni giorno, su Dominique StraussKahn c’è una rivelazione nuova. L’ultima arriva da «Le Monde», che scrive che Dsk sarebbe stato sorpreso a fine 2006 «in una posizione imbarazzante» dentro un’auto insieme a una prostituta in una zona a ovest di Parigi. L’allora candidato alle primarie socialiste sarebbe stato beccato da un poliziotto durante un banale controllo e multato. Ma lo scandalo sarebbe stato messo a tacere dall’Eliseo.

Però il bello, anzi il brutto, viene adesso. Secondo il giornale, negli ultimi mesi, cioè da quando StraussKahn, a differenza di allora, era diventato per Sarkozy un concorrente assai pericoloso, dall’entourage del Presidente sarebbe stata passata una nota su questo episodio. Poi si è incaricato lo stesso Dsk, con l’affaire del Sofitel, di renderla inutile.

La Prefettura di Parigi e il Ministero dell’Interno si rifiutano di confermare, ma nemmeno di smentire, l’esistenza della multa. «Le Monde», però, assicura che tre fonti diverse garantiscono la sua esistenza, anche se il documento scottante sarebbe stato distrutto. Ma il il quadro descritto dal quotidiano è inquietante. Secondo «Le Monde», i dettagli più intimi delle principali personalità politiche francesi sarebbero ben conosciuti in alto loco. E all’Eliseo lavorerebbe una cellula ad hoc, composta da fedelissimi di Sarkozy fin dai tempi in cui era solo ministro degli Interni. «Le Monde» fa anche i nomi: Bernard Squarcini, capo della Drci, i servizi segreti, Michel Gaudin, prefetto di Parigi, Alain Gardère, capo di gabinetto del ministro dell’Interno e naturalmente quest’ultimo, Claude Guéant.

Tutta acqua per il mulino del complotto: un machiavellico Sarkozy sa tutto di usi e abusi di Dsk («Rispetto a lui, io sono un pastore metodista», gli scappò detto una volta) e lo spedisce a fare il direttore del Fmi nella puritana America nella speranza che si rovini con le sue mani. Perfino scherzandoci sopra: alla vigilia di congedo di Dsk, Sarkò gli raccomandò di non salire mai in ascensore da solo con una stagista carina. E lo stesso Dsk confidò a «Libération» di temere qualche brutto tiro da Guéant. «Le Monde», in ogni caso, è sicurissimo che i servizi frughino fra le lenzuola dei potenti e raccontino quel che ci trovano al più potente di tutti.

Dall’altra parte dell’Atlantico, intanto, per Dsk le notizie sono pessime. Il «New York Times» è sicuro che le tracce di liquido seminale trovate sugli abiti della cameriera corrispondano al Dna di Strauss-Kahn. La Polizia di New York smentisce però di aver rivelato l’esito degli esami. L’emittente Fox rincara la dose: mentre «Ofelia» lo implorava di smetterla perché non voleva perdere il posto, Dsk le avrebbe urlato: «Non preoccuparti, non sai chi sono io?». Sempre secondo Fox, a stupro tentato, mentre Ofelia singhiozzava in corridoio, Dsk l’avrebbe anche incrociata andandosene, senza scambiare motto ma solo «uno sguardo».

Notizie imbarazzanti anche dal «New York Post»: collaboratori di Dsk avrebbero rintracciato in Guinea alcuni familiari della cameriera e offerto loro del denaro in cambio di confidenze. Alla cameriera, avrebbero proposto «cifre a sette zeri» in cambio del ritiro della denuncia. Forse però la vera notizia è il sondaggio pubblicato da «Paris Match»: Dsk batte ancora Sarkò in popolarità, 42% a 34%. E la percentuale di francesi che sperano nella vittoria della gauche è perfino salita: dal 54% al 57%.

http://lastampa.it/2011/05/25/esteri/quella-multa-a-dsk-pescatodalla-polizia-con-una-prostituta-VIr8vQT61aZedyZM50wcKM/pagina.html?exp=1

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-I VIDEO DEL CASO:
 
Strauss-Kahn,i misteri di quella mattina
 
Strauss-Kahn,ecco la lettera di dimissioni
 
Foto segnaletica della polizia di Strauss-Kahn
 
Tema del giorno Strauss-Kahn: l’analisi sul caso
 
Strauss-Kahn in aula saluta moglie e figlia
 
Strauss-Kahn:ecco il palazzo dei domiciliari
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4 MAGGIO 2014:BRIGITTE BARDOT,ANIMALISTA MONUMENTALE
-AL BRASILE

http://youtu.be/VomIlIYO47Q

15 MAGGIO 2014:BERLUSCONI ANTI-COLONIALISTA

-TITOLARE LA STAMPA:

Il Colle: “Berlusconi lasciò liberamente”
L’ex premier: siamo esasperati e furiosi
L’imbarazzo degli americani per l’alleato “radioattivo”
PAOLO MASTROLILLI, inviato a new york
Nota del Quirinale dopo le rivelazioni
dell’ex ministro statunitense Geithner:
Napolitano mai informato di pressioni.
Il leader di FI: «Attacco alla sovranità»
È ancora polemica sulla «caduta» di Berlusconi.
Lui: «Merkel e Sarkozy volevano colonizzarci»
il caso  Geithner, la ricostruzione anticipata da La Stampa
PREMIUM  Gros: “Nessuna congiura” Tonia Mastrobuoni
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REAZIONE:

http://youtu.be/BUyfuVuH120

 

5 MAGGIO 2014:EXPO MILANO 2015 “AUTO-BOICOTTEATA” II

4 NOTE,3 SU” LA REPUBBLICA” E UNA SU LA STAMPA CHE DANNO COERENZA AL MIO COMMENTO PREVIO:

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A-LA CUPOLA VA ACUSATA,BERLUSCONI:
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Expo, Maltauro interrogato per nove ore dal pm: “Sì, la ‘cupola’ manovrava gli appalti”

L’imprenditore arrestato con Greganti e Frigerio ha ricostruito in modo dettagliato il sistema delle tangenti che i manager della sua impresa hanno pagato: “C’era un sistema e io pagavo per lavorare”

Expo, Maltauro interrogato per nove ore dal pm: "Sì, la 'cupola' manovrava gli appalti"

Lo scambio della bustarella fra Maltauro e Cattozzo (fotogramma)

 

Per lavorare doveva stare al gioco, a quel sistema architettato dalla “cupola” e fatto di presunti appalti pilotati e di mazzette per i lavori di Expo, di Sogin, di parecchi ospedali lombardi e perfino per il progetto della Città della salute. Ha confermato in pieno l’ipotesi della Procura milanese Enrico Maltauro, l’imprenditore vicentino arrestato giovedì scorso assieme all’ex esponente democristiano Gianstefano Frigerio, all’ex funzionario pci Primo Greganti, all’ex senatore pdl Luigi Grillo, all’ex esponente dell’Udc ligure Sergio Cattozzo e all’ex manager di Expo, appena dimessosi, Angelo Paris.

Maltauro e Cattozzo, che sono stati interrogati dai pm Claudio Gittardi e Antonio D’Alessio, con le loro spiegazioni e i loro chiarimenti hanno consolidato l’impianto accusatorio che gli altri coindagati, eccetto Paris, hanno negato. Maltauro, che ha risposto alle domande per circa nove ore, difeso dagli avvocati Giovanni Dedola e Paolo Grasso, ha descritto uno per uno tutti i fatti contestati nei capi di imputazione, mettendo a fuoco il sistema ideato dal terzetto Frigerio-Greganti-Grillo: “Era un sistema basato sulle tangenti. E io per poter lavorare mi adeguavo e pagavo”, è la sintesi di quel che avrebbe messo nero su bianco in un verbale che è ora secretato. E ancora: “La cupola mi ha chiesto un milione 200mila euro di mazzette”, ha detto ammettendo di aver pagato 600mila euro e di averne promessi altrettanti per aggiudicarsi gli appalti di Expo e Sogin.

Sulla stessa linea Sergio Cattozzo. Il politico, interrogato per quattro ore, e che verrà, come Maltauro, riconvocato dai pm la prossima settimana, ha confermato l’ipotesi dell’accusa e quindi l’esistenza di appalti truccati e di tangenti, con promesse di carriera ai pubblici ufficiali complici. “Ha chiarito dando giustificazioni congruenti e fornendo le indicazioni che gli sono state richieste”, hanno dichiarato i suoi legali, gli avvocati Rodolfo Senes e Michele Ciravegna. Ha spiegato inoltre “il significato delle cifre” contenute nei tre post-it che al momento dell’arresto aveva tentato di nascondere e sui quali, come aveva già confessato davanti al gip Fabio Antezza, aveva appuntato la contabilità delle mazzette e del denaro versato dall’imprenditore vicentino: 590mila euro tra l’anno scorso e quest’anno. A lui invece i compensi sono stati versati da Maltauro sotto forma di falsi contratti per 300mila euro lordi, a cui si aggiunge come benefit un’Audi da 60mila euro.

E per testimoniare come la ricostruzione della Procura sia solida, bisogna aggiungere che dagli interrogatori è emerso che le date e i luoghi – Milano, Roma o qualche casello autostradale – delle consegne delle presunte stecche coincidono con la scansione temporale delle intercettazioni, dei video e delle fotografie scattate durante i servizi di appostamento della guardia di finanza

VIDEO

Intanto i pm, che ancora devono dare il parere sulla richiesta di arresti domiciliari avanzata da Paris (ha fatto istanza di interrogatorio) e Frigerio (per lui non sono ancora arrivati gli esiti degli accertamenti medici disposti dagli inquirenti per valutare se le sue condizioni di salute sono compatibili con il carcere), hanno depositato il ricorso al tribunale del riesame contro il rigetto da parte del gip dell’arresto di altre 12 persone. Tra questi ci sono i nomi di Giuseppe Nucci e Alberto Alatri, i due ex manager di Sogin, la società a partecipazione pubblica che si occupa dello smantellamento degli impianti nucleari in Italia, e anche di Giovanni Rodighiero, ritenuto il braccio destro di Frigerio.

E se con questi primi verbali si consolida l’impianto accusatorio, gli investigatori continuano a lavorare sulla documentazione sequestrata. Nessun nuovo nome sembra spuntare dagli interrogatori, ma per ora l’obiettivo è quello di mostrare la forza di un’inchiesta che ha suscitato più di un malumore in procura. Al quarto piano del Palazzo di giustizia non è mancato lo scambio di accuse fra il procuratore Edmondo Bruti Liberati e l’aggiunto Alfredo Robledo: le affermazioni “inveritiere” di Bruti Liberati “appaiono altamente lesive della mia funzione di procuratore aggiunto, è una delle affermazioni di Robledo contenute nella nota inviata al Csm, il Consiglio superiore della magistratura.

Nelle due pagine inviate a Palazzo dei Marescialli, Robledo ritiene “inveritiero e fuorviante” quanto scritto dal capo della Procura sui presunti ostacoli che avrebbe posto alle indagini su Expo. In questo senso Robledo chiede al Csm “di avere conoscenza della nota depositata” da Bruti Liberati “per poter fornire gli indispensabili chiarimenti a riguardo” al Consiglio, al quale chiede una nuova audizione. E per smentire l’accusa del doppio pedinamento a uno degli indagati, accusa avanzata da Bruti Liberati in un’altra nota inviata al Csm, allega una nota della guardia di finanza.

http://milano.repubblica.it/cronaca/2014/05/14/news/expo_maltauro_interrogato_per_nove_ore_dal_pm_s_la_cupola_manovrava_gli_appalti-86163544/?ref=HREC1-1

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B-LA CUPOLA VA ACUSATA,BERLUSCONI-MARONI OVVERO,”TANGENTOPOLI ERA 2″,LA LEGA:

Expo, i verbali: così la cupola portava i pizzini ad Arcore e a Maroni

Secondo i tabulati Frigerio e Rodighiero sono stati a Villa San Martino sei volte. Contatti anche con la Regione Lombardia,di PIERO COLAPRICO e EMILIO RANDACIO
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MILANO – I contatti del faccendiere Gianstefano Frigerio, più volte condannato, con Silvio Berlusconi e con la Regione trovano ancora più credito leggendo 104 pagine, quelle con cui la procura chiede l’arresto del manager Expo Angelo Paris. Come per il caso Ruby e per il Bunga Bunga, così per il caso Expo: ai pubblici ministeri basta incrociare i telefonini degli indagati con la cella telefonica di Arcore per avere i riscontri che servono. In cinque date, ecco che Gianni Rodighiero, collaboratore di Frigerio, si trova ad Arcore. E, una volta, ci vanno Rodighiero e Frigerio insieme.

“Tale dato  -  scrivono i pubblici ministeri  -  conferma la veridicità dei riferimenti effettuati da Frigerio ai suoi contatti con i massimi livelli politici del partito (…) per sponsorizzare ai massimi livelli la posizione di Angelo Paris”. La ricostruzione dei fatti è limpida. Siamo a poche settimane fa. Il 28 marzo 2014 è un giorno importante per la “cupola”. All’hotel Michelangelo, dove Berlusconi lancerà la campagna per le Europee, s’incontrano alle 11,35 Frigerio e Paris.

Nel frattempo (poco dopo le 11) Rodighiero è con Sergio Cattozzo, democristiano, ora Udc, beccato giovedì, al momento delle perquisizioni, con alcuni post-it, che aveva tentato di nascondere.

Non c’è riuscito, aveva segnato l’importo delle tangenti ricevute dall’imprenditore Enrico Maltauro: 590mila euro in due anni, 490 più 100), con accanto lettere dell’alfabeto, date, suddivisioni, le percentuali dello 0,3 e dello 0,5 a seconda dell’appalto. I due parlano. Cattozzo: “Tieni conto che Gianstefano (incomprensibile) aver parlato di Berlusconi e Berlusconi…”.

Rodighiero: “Sì, e anzi gli ha parlato e in più gli ha anche scritto, perché l’ho visto io (inc.) andare ad Arcore. Sai che, non dico tutte le settimane, ma il lunedì e il venerdì (impreca), ci ho sempre la lettera da portare. Solo che adesso bisogna stare più abbottonati, c’è il cerchio magico di Berlusconi”. I due passano dalla portineria dell’ufficio intitolato a Tommaso Moro e usato come base della cupola.

I VERBALI
“C’è una busta indirizzata ad Angelo Paris? Dammela”, dice Rodighiero al custode. Cattozzo: “Parla piano, parla piano! Quei nomi lì dilli piano, era su tutti i giornali anche lui”. “È quella più leggera, portamele tutte”, dice Rodighiero. Se Rodighiero si occupa abitualmente dei messaggi, per i pm lo fa anche andando ad Arcore.

Sono pertanto effettivamente emersi i seguenti dati: Rodighiero, dicono i detective, era ad Arcore il 22 novembre (venerdì), il 20 dicembre (venerdì), il 23 dicembre (lunedì), il giovedì 6 febbraio 2014 e il giovedì 27 febbraio 2014. Com’è noto, Paris il 3 febbraio 2014 aveva partecipato “a una cena ristretta presso Villa San Martino, evento collegabile a Frigerio “.

Per quanto riguarda la Regione, si sa dalle intercettazioni e dalle carte giudiziarie che Frigerio incontra una volta per caso Roberto Maroni, che dice di mandargli messaggi per sollecitare “il lavoro delle vie d’Acqua”, vantandosi subito dopo per gli interventi del governatore lombardo: “Lo vedi che ho scatenato Maroni sulle vie d’acqua”. Ed ecco ancora una volta Rodighiero che compare in Regione per portare questi “pizzini”. È lui che il 24 marzo 2014 manda un sms a Gianluigi Frigerio, il nipote prediletto di Gianstefano, dicendo: “Sono giù in Regione”, e la cella telefonica si attiva due volte nella zona di Palazzo Lombardia.

Con Mario Mantovani il rapporto è ancor più stretto, Frigerio senior e junior si sono impegnati “in coincidenza con la campagna elettorale regionale del 2013″, scrivono i magistrati, e “fattivo” è stato il “contributo di Frigerio Gianluigi”. Risulta a Repubblica che Gianlugi sia diventato un funzionario della Regione Lombardia. Sta nella “sottounità operativa delle politiche urbane e interventi per l’attrattività e la promozione integrata del territorio”. Più che di millanterie, Frigerio sembra insomma disporre di “maniglie” solide. Uno dei suoi quartieri generali è una saletta del bar del Westin Palace.

È qui che Frigerio incontra il direttore generale degli acquisti di Expo, Angelo Paris. Serve “una soluzione d’emergenza destinata a ripartire solo tra i principali appaltatori già assegnatari dei lavori da svolgere”. Quindi: “Prendete le più grosse  -  ordina Frigerio a Paris  -  gli date dieci per una. Semplifica. Se è l’unica via!”. Il professore chiede di esercitare pressioni anche sul commissario straordinario: “Con Sala insisti!”. I diktat vengono eseguiti: il 21 febbraio Paris mette ansia a Simona Trapletti, responsabile area patrimonio Infrastrutture lombarde. Le dice che entro fine luglio devono concludersi i lavori “underground dei lotti “. Il progetto dev’essere inviato categoricamente entro il 30 aprile: “Se entro quella data non mi mandi il progetto  -  minaccia  -  lo faccio io d’ufficio “. Esattamente come da istruzione del “professore”.

Ma dentro la società Expo sale la tensione, e si scatena la battaglia tra “buoni” e “cattivi”. Il 25 febbraio il direttore generale della divisione partecipanti Expo, Stefano Gatti, contatta Paris per lamentarsi proprio della lettera inviata alla Trapletti. Da alcune parole di Gatti  -  scrivono i pm nell’integrazione d’arresto del manager Expo  -  “emerge la volontà di Paris di scavalcare in qualche modo Giuseppe Sala al fine di far prevalere le sue intenzioni sulla realizzazione dei padiglioni e sulla relativa tempistica”.

È categorico Gatti: “Mi arrivano in mano cose che sono totalmente diverse da quello che è stato deciso… io continuo a concordare delle cose con Peppe (Sala, ndr) e poi mi arrivano delle cose da te che sono completamente diverse “. Gatti avverte Paris: “Stai entrando in un circuito di una pericolosità pazzesca che finirà con incidenti pazzeschi con i Paesi (espositori, ndr ) “. Il manager si scaglia contro il collega, accusandolo di voler “far saltare in aria l’intero progetto”. I rimproveri proseguono con quella che Gatti considera l’anomalia della gestione del padiglione cinese: “Paese a cui viene lasciato un eccessivo margine di autonomia”.

“Perché  -  prosegue Gatti  -  diamo il messaggio al cinese “tana libera tutti”, se a un certo punto passa il messaggio che il cinese fa come cazzo gli pare, tutti gli altri dicono scusa, ma perché a me hai rotto i coglioni?”. Non è casuale che proprio la gestione degli spazi di Pechino sia particolarmente agevole. Per i pm, infatti “rappresenta uno degli affari di massimo interesse per Primo Greganti, circostanza ben nota al Paris”.

http://www.repubblica.it/cronaca/2014/05/14/news/expo_verbali_pizzini_arcore-86085415/?ref=HREC1-1

LA REAZIONE DI MARONI:

Maroni: “A me pizzini per l’Expo? Falso, querelo”

http://www.repstatic.it/content/nazionale/img/2014/05/14/101548583-6fd50886-839f-4e00-bdf2-625fbeb5e4c5.jpg

http://www.repubblica.it/politica/2014/05/14/foto/maroni_a_me_pizzini_per_l_expo_falso_querelo-86102807/1/?ref=HREC1-1#1

REAZIONE:MARONI MILITA NEL  BRACCIO POLITICO DI UNA ORGANIZAZZIONE A CUI APPARTENGONO ALCUNI MEMBRI OGGI ACCUSATI DI TERRORISMO,LA LEGA.E CHE,A NON DIMENTICARLO,E’ STATO ANCHE ACCUSATO NEL PASSATO  IN UN PROCESSO A VERONA DI APPARTIENERE INSIEME AD ALTRI 36 FRA CUI BOSSI AD UNA ORGANIZAZZIONE PARAMILITARE EVERSIVA.ORGANIZAZZIONE PARAMILITARE DOPO CERCATA DI “REGOLARIZZARE”  PER UN PROVEDIMENTO AMMINISTRATIVO PASSATO “IN SORDINA” DA CALDEROLI AI TEMPI DEL MINISTERO DELLE SEMPLIFICAZIONI.TANGENTI,TERRORE ED EVERSIONE E’ QUELLO CHE CI PROPONE QUESTA ORGANIZAZZIONE.

C-LA GIUSTIZIA:

NOTA SU LA STAMPA:Cronache

3/05/2014 - il caso
Expo, scontro in Procura di Milano
Bruti: Robledo intralcia le indagini
Il procuratore al Csm: «E’ stato messo a repentaglio il segreto dell’inchiesta»
ANSA

Il pm Alfredo Robledo

Le iniziative del pm Alfredo Robledo «hanno determinato un reiterato intralcio alle indagini» sull’Expo, un «evento di straordinaria importanza per il Paese». Si fa sempre più duro lo scontro alla procura di Milano tra il capo dell’ufficio Edmondo Bruti Liberati e il suo aggiunto Alfredo Robledo. Stavolta l’offensiva parte dal procuratore che si è visto accusare da uno dei suoi otto «vice» di irregolarità nell’assegnazione di fascicoli delicati, compreso quello che ha portato alla luce la nuova Tangentopoli; e che ora racconta che proprio per colpa del collega si è arrivati a una situazione «surreale» in quell’indagine, un doppio pedinamento che ha rischiato di compromettere l’inchiesta stessa.

È in una nota inviata ieri al Csm – che deve valutare la fondatezza delle accuse di Robledo – che Bruti ha messo in fila i rilievi al suo aggiunto per il comportamento tenuto nell’inchiesta sull’Expo; contestazioni che non aveva potuto esplicitare il 15 aprile scorso quando venne ascoltato dai consiglieri di Palazzo dei marescialli, perché allora l’indagine era ancora coperta dal segreto. Sette pagine fitte, corredate di otto allegati, e nessuno sconto al collega che non ha voluto apporre il proprio visto alle sette richieste di misure cautelari per altrettanti indagati, con la motivazione di non essere stato posto dal procuratore in condizioni di compiere le sue valutazioni, per mancanza di informazioni, «in violazione della normativa».

Robledo «ha avuto la piena disponibilità di tutto il fascicolo e costante informazione sullo sviluppo delle indagini», lo smentisce Bruti; e questo è avvenuto «sin dalla primavera del 2012», da quando cioè le indagini nate nell’ambito di un procedimento della Dda di Ilda Boccassini sono state coassegnate anche al Dipartimento sui reati contro la pubblica amministrazione di cui l’aggiunto è responsabile. Per questo è stata «del tutto pretestuosa» la sua richiesta di un anno dopo di avere in visione tutti gli atti, così come «inammissibile nella forma e nella sostanza» l’istanza di un mese prima di trasferire in esclusiva l’indagine al suo Dipartimento, senza che fosse emerso «alcun nuovo elemento» che la giustificasse ; un atto che avrebbe comportato «inevitabilmente» un «grave ritardo» alla indagini.

Nel novero degli intralci Bruti – che rivendica come risultato delle proprie decisioni la «eccezionale celerità» delle indagini – mette anche la vicenda del doppio pedinamento: «pur essendo costantemente informato del fatto che era in corso un’attività di pedinamento e controllo su uno degli indagati svolta da personale della polizia giudiziaria, Robledo ha disposto, analogo servizio delegando ad altra struttura della stessa Gdf e solo la reciproca conoscenza del personale che si è incontrato sul terreno ha consentito di evitare gravi danni alle indagini». Ma a carico del suo aggiunto c’è di più: inviando il mese scorso al Csm copie di atti di questo procedimento, allora ancora «in delicatissima fase di indagine», Robledo «ha posto a grave rischio il segreto delle indagini» .

Ma se il rapporto Bruti-Robledo sembra ormai definitivamente compromesso, non mancano distinguo da parte di altri magistrati della procura. Uno degli aggiunti storici, Ferdinando Pomarici, ascoltato oggi dal Csm, ha ribadito le sue perplessità già messe nere su bianco in una lettera al procuratore, sull’assegnazione del fascicolo Ruby a Boccassini: una scelta «anomala», vista la palese estraneità alle competenze della Dda; così come ha confermato il dissenso esplicito suo e degli altri pm dell’ufficio esecuzione sulla concessione al direttore del Giornale Alessandro Sallusti, condannato alla reclusione per diffamazione, della detenzione domiciliare, senza che questi ne avesse fatto richiesta: Bruti voleva che si facesse un «unicum» per Sallusti, cioè una deroga che valesse solo per lui, ma noi ci opponemmo, ha riferito Pomarici. Mentre l’aggiunto Francesco Greco, responsabile del pool sui reati finanziari, ha respinto come infondata l’accusa di Robledo di un’iscrizione tardiva dell’ex governatore della Lombardia Roberto Formigoni nel registro degli indagati per corruzione in relazione al filone San Raffaele-Maugeri, avallando la tesi già sostenuta dal procuratore.

http://lastampa.it/2014/05/13/italia/cronache/expo-scontro-alla-procura-di-milano-bruti-robledo-ha-intralciato-indagini-XdXSIL5rO5bAjdlkrpthwM/pagina.html

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ANSA
Boccassini: ho ricevuto minacce dopo l’affidamento di Berlusconi
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16 MAGGIO 2014:L’INCHIESTA SI ALLARGA E BERLUSCONI “NESSUNEA”

Cronache,5/05/2014
Expo, inchiesta della Corte dei Conti
La magistratura ipotizza il danno erariale. Negati i domiciliari a Paris.
E Ghedini va da Bruti Liberati per chiarire rapporto tra Frigerio e Berlusconi
 
Niccolò Ghedini in un’immagine d’archivio

L’inchiesta sul giro di tangenti negli appalti Expo si allarga. La Procura regionale della Corte dei conti della per la Lombardia ha avviato un’indagine per accertare possibili profili di danno erariale nella gestione della gare di appalto in seguito all’inchiesta della Procura di Milano sulla cosiddetta “cupola degli appalti”. Per le indagini su Expo e su Infrastrutture Lombarde è stato costituito un apposito pool di magistrati contabili guidato dal procuratore regionale Antonio Caruso e che si avvarrà dell’ausilio del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Milano.

SI IPOTIZZA IL DANNO ERARIALE

Secondo quanto si legge in una nota della procura regionale della Corte dei conti, l’inchiesta su possibili profili di danno erariale è «in stretta connessione con i recenti provvedimenti della magistratura penale in materia di gestione delle gare di appalto di Expo 2015». Nel comunicato inoltre si afferma che «l’odierna inchiesta si affianca alla recente indagine in corso relativa alla truffa ai danni della Regione tramite Infrastrutture Lombarde per svariate illegalità nell’attività contrattuale, nonché sui numerosi fascicoli aperti sugli appalti negli ospedali lombardi, attualmente in fase istruttoria».

GHEDINI IN PROCURA

L’avvocato Niccolò Ghedini, legale di Silvio Berlusconi, questa mattina ha incontrato il procuratore capo di Milano, Edmondo Bruti Liberati, per consegnargli alcuni documenti inviati dall’ex parlamentare Dc Stefano Frigerio all’ex premier. Frigerio è uno degli arrestati giovedì scorso nell’inchiesta della procura di Milano su presunte irregolarità negli appalti in Lombardia, tra cui alcuni dell’Expo. Dagli atti dell’inchiesta sembrerebbe che Frigerio avrebbe avuto come referente ultimo proprio l’ex premier. La consegna di Ghedini a Bruti Liberati servirebbe invece a smentire questa ipotesi. Come lo stesso Berlusconi ha detto questa mattina nel corso di un intervento su La7: «Frigerio, vecchio uomo della Democrazia cristiana, mi fa la cortesia di mandarmi ogni tanto suoi pensieri sulla situazione economica mondiale e italiana, questa mattina il mio legale va a consegnarli in procura», aggiungendo di non aver «mai incontrato nessuno», riferendosi sempre alle vicende

“NO” AI DOMICILIARI PER PARIS

La procura di Milano, intanto, ha dato parere negativo alla richiesta di arresti domiciliari avanzata da Angelo Paris l’ex manager di Expo finito in carcere nell’inchiesta sulla “cupola degli appalti”. Secondo i pm pur avendo fatto ammissioni davanti al gip deve ancora chiarire molti aspetti della vicenda. Angelo Paris, secondo i pm Claudio Gittardi e Antonio D’Alessio, allo stato ha fatto ammissioni ma sommarie. Lunedì scorso infatti l’ex manager di Expo, durante l’interrogatorio di garanzia davanti al gip Fabio Antezza, aveva cominciato a dare chiarimenti spiegando che si era fatto coinvolgere nel «sistema» organizzato dalla «cupola degli appalti». E proprio affinché chiarisca altri aspetti della vicenda verrà interrogato, dai pm la prossima settimana così come l’esponente ligure dell’Udc Sergio Cattozzo (anche lui in carcere).

REAZIONE:SI CAPISCE,SI ARRIVERA ALL’OSSO E GLI ITALIANI NON SI FARANNO “NESSUNEARE” DA CHI HA I CATTIVI ABITI DI PRENDERLI IN GIRO:VI RICORDATE LA CRISI?:MA NO “E’ TUTTO PSICOLOGICO”.O IL CHAUVINISMO DELLA CORDATA DEGLI AMICI CHE SENZA QUATTRINI VOLEVANO COMPERARE ALITALIA,E COSI VIA.ORA CI VUOLE FARE CRDERE CON UNA SUDICIA OPERAZIONE POLITICA DOVE SCARICANDO E NESSUNEANDO UN SUO SOSTENITORE POLITICO PRETENDE INSINUARE CHE DC,MAFIA E SICILIA  SIANO UNA STESSA COSA A LUI ESTRANEA,E CHE FRIGERIO ERA UN LIRICO CHE FACEVA ARRIVARE A LUI “LO STADISTA”,,, ……….”MA CHE PIZZINI,”POESIE” SULL’ECONOMIA MONDIALE E ITALIANA ERANO.
SI SA CHE NELLA GIUSTIZZIA CI SONO ORMAI SULL’EXPO DUE SCHIERAMENTI DURAMENTE CONFRONTATI,E CHE LUI ALLA BOCCASINI,ORMAI DALLA PARTE DI BRUTTI LIBERATI, L’HA COMBATTUTO A TUTTO CAMPO.

http://youtu.be/5gXEnYrPrMI

 

16 MAGGIO 2014:TANK E KALASHNIKOV,TERRORE E DELINQUENZA NEL VENETO

-SU LA STAMPA:Cronache
6/05/2014
Blitz contro la nuova “mala del Brenta”
16 in manette, sequestrati kalashnikov
Perquisizioni e sequestri nei confronti dei componenti di un violento gruppo criminale, costituito per la maggior parte, da pericolosi pluripregiudicati veneti

Dalle prime ore dell’alba una vasta operazione della Polizia di Stato, condotta dalla squadra mobile della questura di Venezia, ha eseguito 16 ordinanze di custodia cautelare, perquisizioni e sequestri nei confronti dei componenti di un violento gruppo criminale, costituito per la maggior parte, da pericolosi pluripregiudicati veneti, alcuni già contigui alla disarticolata `Mala del Brenta´, con base operativa nella provincia di Venezia, che assaltavano con kalashnikov banche, laboratori orafi, centri commerciali del Nord-Est e della Toscana. All’operazione stanno partecipando 150 agenti della Polizia di Stato appartenenti ai vari Uffici e Commissariati della Questura di Venezia ed alle squadre mobili del Veneto, del reparto prevenzione crimine del Veneto, artificieri, unità cinofile antiesplosivo ed un elicottero del reparto volo di Milano.

L’indagine è iniziata a seguito dell’individuazione di due persone controllate a Marghera vicino a un supermercato che furono trovati in possesso di una borsa contenente una pistola a salve, una maschera in lattice e di un’autovettura rubata. Grazie alle indagini è stato possibile accertare come il gruppo individuato aveva la disponibilità sia di armi comuni da sparo che da guerra tipo kalashnikov. Questa notte è scattato l’imponente blitz della Polizia di Venezia che ha arrestato tutti e sedici gli indagati sequestrando l’arsenale del pericoloso gruppo criminale.

Infatti nel corso di una delle perquisizioni sono stati rinvenuti e sequestrati: 4 kalashnikov, 1 fucile mitragliatore, una pistola semiautomatica Glok, una pistola semiautomatica Beretta, caricatori a mezza luna ed un migliaio di cartucce, pettorine della guardia di finanza, palette delle forze dell’ordine, lampeggianti blu, tutto materiale utilizzato per gli assalti. Un altro kalashnikov è stato sequestrato in un nascondiglio a Marghera, dove sono state rinvenute anche le maschere in lattice per il travisamento. Ulteriori dettagli saranno resi noti nel corso della conferenza stampa che si terrà alle 10.15 in questura.

 

 http://www.lastampa.it/2014/05/16/italia/cronache/blitz-contro-la-nuova-mala-del-brenta-in-manette-sequestrati-kalashnikov-96rv4XwbDAKMvCmjmXN57M/pagina.html
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REAZIONE:NON SOLO TANK E TERRORE NEL VENETO DELLE MILLE EVERSIONI,ANCHE KALASHNIKOV E DELINQUENZA:QUESTI SONO “I PASDARAM” DELLA MALA DEL BRENTA.PROPIAMENTE MALA.

 
-VIDEO CORELATO:

Polizia contro nuova “mafia” Brenta, 16 arresti

REAZIONE:QUESTO NON SUCCEDE IN SICILIA

http://youtu.be/a_YWz8Wuozc

 

http://youtu.be/bRzKUVjHkGk

 

http://youtu.be/ygiHfNMwpdI http://youtu.be/ygiHfNMwpdI

http://youtu.be/X86iPAiM9yg SORRY,SE NON VI PIACE LA SELEZIONE MUSICALE

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