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FAITES INTERNES 1:CONTINUATION 366

25 Août 2016 , Rédigé par Dott.GIUSEPPE CIANCIMINO TORTORICI

15 AGOSTO 2016:IL BREXIT "SOSPESO" FRA IL CIELO E LA TERRA

-SU LA STAMPA: lastampa.it

La Brexit si allontana sempre di più. Berlino e Londra trattano sul 2019
antonio pitoni

Era il 24 giugno. Doveva essere l’alba del Regno Unito indipendente, e invece niente. Prima di partire per le vacanze nella libera Svizzera Theresa May annunciava la richiesta di uscita dall’Unione europea «all’inizio del 2017», e invece niente. Fonti citate dalla Stampa e dal Times raccontano una verità diversa. La richiesta formale di uscita potrebbe partire a maggio, o dopo le elezioni politiche tedesche, e per questo la Gran Bretagna potrebbe rimanere membro a tutti gli effetti dell’Unione almeno fino a Natale del 2019.

A gestire le complicate conseguenze della Brexit non sono pronti né il governo di Londra, né quello francese, né tantomeno quello tedesco. A Parigi si vota in primavera, a Berlino in autunno, ma prima di allora Angela Merkel ha due test elettorali importanti, nella capitale e nel Lander più grande di Germania, in Nordreno Vestfalia. La destra populista non ne vuol sapere di pagare il conto dell’uscita di Londra (undici virgola tre miliardi di contributi al bilancio comunitario) e così nel faccia a faccia di metà luglio la Merkel ha chiesto alla collega di prendersi tutto il tempo necessario. La leader tedesca vuole che a gestire la trattativa sia il pletorico Consiglio europeo a 27, e non il negoziatore scelto dalla Commissione, Michel Barnier. Del resto come si fa a chiedere l’uscita dall’Unione mentre le Borse di Londra e Francoforte annunciano le nozze fra gli squilli di tromba?

«C’è un’enorme differenza fra uscire dall’Unione e mantenere le nostre relazioni con l’Europa», diceva in luglio il neoministro degli Esteri Boris Johnson. La politica londinese sembra contagiata dall’arte tutta italiana della retorica e del traccheggio. Nel governo May ci sono due ministri impegnati a gestire le conseguenze del referendum. David Davis è segretario alla Brexit, e deve assumere cinquecento collaboratori: per ora ne ha meno della metà. A Liam Fox, il ministro per il Commercio internazionale, servono mille esperti: il Times racconta che ne ha trovati un centinaio. Si dice che un buon leader politico dovrebbe avere un piano anche in caso di sconfitta, Wolfgang Schaeuble osserva sarcastico che i sostenitori della Brexit non avevano un piano nemmeno per gestire la vittoria.

Per spostare più in là il momento delle decisioni ci sono ottimi argomenti. La Gran Bretagna deve anzitutto decidere quando presentare la domanda di uscita, e la Merkel ha detto che la scelta spetta a Londra nei tempi che riterrà opportuni. Poi il Consiglio europeo dovrà discutere le «linee guida» della trattativa. Fatto questo scatteranno i negoziati veri e propri - sempre con il Consiglio - il quale dovrà approvare l’accordo con una maggioranza qualificata di venti Paesi pari al 65 per cento della popolazione. Se e quando ci sarà l’accordo, il Parlamento europeo dovrà ratificare. Non è detto che ciò avvenga in due anni: il Consiglio (stavolta all’unanimità) potrà concedere una proroga. Due anni servirono alla Groenlandia per gestire il suo divorzio, e l’unico serio argomento di discussione era la pesca.

«Avevamo sentito dire dalla signora May “Brexit is Brexit”», dice con disappunto il sottosegretario agli Affari europei Sandro Gozi. Vista da Roma l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione non è drammatica come per Berlino. Anzi, la speranza era di poterci guadagnare qualcosa, come lo spostamento a Milano dell’Autorità bancaria europea o di qualche banca d’affari. «L’ipotesi di rinviare di un anno la richiesta inglese è una pessima notizia, fonte di grandi incertezze». Difficile immaginare che Matteo Renzi possa farne una questione di principio, di qui all’autunno ha ben altri problemi. Ma se i primi sponsor del traccheggio inglese sono Berlino e Parigi, è probabile che faccia di necessità virtù e tratti il suo sostegno. Twitter @alexbarbera

Alcuni diritti riservati.

ARTICOLI CORELATI:

1-esteri:“Fate la Brexit dopo le elezioni tedesche”, ora Merkel prova a convincere la May
alessandro barbera
2-Il ritorno di Farage “Guai a voi se rinviate l’addio all’Unione”
Il leader dell’Ukip alza i toni contro la premier inglese
 

http:lastampa.it/2016/08/15/economia/la-brexit-si-allontana-sempre-di-pi-berlino-e-londra-trattano-sul-Ye7MGBpkQkhgja9WPDphGM/pagina.html

REAZIONE:IL TITOLO DI QUESTA NOTA E' UNA BOUTADE:IMPENSABILE CHE IL BREXIT NON VENGA CONCRETATO.E IMPENSABILE CHE L'ALLONTANAMENTO DEL BREXIT FAVORISCA IL VOTO MERCKEL.MA LA GERMANIA NON NE HA NE MENO BISOGNO,LA MERCKEL RIMANE AL SUO POSTO MALGRADO ORMAI NON HA I NUMERI.LA GERMANIA NON E' PIU PROPAMENTE UN PAESE VIRTUOSAMENTE DEMOCRATICO.MA COSA HA CAMBIATO?MUTIS PER IL FORO.BRUELLES CON LA MERCKEL IN TESTA E RENZI FACENDOLE SCORTA PREMEVANO PER ACELLERARE I TEMPI DELLA BREXIT,ORA PROGETTANO UN ALLONTANAMENTO:MEGLIO COSI:NIENTE BREXIT,VIVA IL BREXIT.SIAMO FUORI MA NON C'E NE ANDIAMO,CI RESTIAMO MA NON SIAMO NE DENTRO NE FUORI,SIAMO OCCUPATI IN UN TRANSITO SENZA PARTENZA NE DESTINO.

COSI LE COSE SONO DEL PARERE CHE LA SORTE DEL PROGETTO UE E' DECISA

https://www.youtube.com/watch?v=l0gRL6cu58I&w=420&h=315

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- 16 AGOSTO 2016:SUPER MINISTRO DELL'INTERNO

-TITOLARE LA REPUBBLICA:

"Prevenzione terrorismo funziona rischio radicalizzazione in carceri"
"Prevenzione terrorismo funziona
rischio radicalizzazione in carceri"
Alfano: "Italia sicura ma non pericolo zero
Sirte non è luogo di partenza dei barconi"
di ALBERTO CUSTODERO
-NOTA COMPLETA CUA:
.http:.repubblica.it/politica/2016/08/15/news/terrorismo_alfano_prevenzione_ok_paese_sicuro-146021579/?ref=HREC1-4
REAZIONE:ALFANO HA OTTENUTO PER L'ITALIA CIO CHE NESSUN ALTRO PAESE HA OTTENUTO:MANTENERE IL PAESE SENZA ATTENTATI DEL TERRORISMO ISLAMICO.E NON SOLO:SE I PROFUGHI PARTONO PER L'ITALIA(CON DEI TERRORISTI COMPRESI)NON C'ENTRANO GLI INTERESSI ITALIANI IN LIBIA.
INSOMMA UN MINISTRO "ANTI-TERRORISMO" COSI IDEALE NON C'E' L'HA NESSUNO. QUELLO DEL TITOLO.SETTIMA MERAVIGLIA SUBITO
https://www.youtube.com/watch?v=BTNBFxFm8nw&w=560&h=315

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17 AGOSTO 2016:PER LA PATRIA,SIAMO TUTTI CLANDESTINI

-2 NOTE SU LA STAMPA:

-NOTA 1:

lastampa.it

Salvini indossa la maglia della polizia: “Ripuliremo la città”. È scontro con i sindacati

Matteo Salvini torna ad accendere il dibattito politico. Ieri, durante un dibattito a Ponte di Legno con Paolo Del Debbio, il leader della Lega si è presentato con una maglia della polizia, un regalo di alcuni agenti, come lui stesso ha raccontato. Ed è scoppiata la polemica con i sindacati di polizia che ora lo invitano a «togliere le mani dalla divisa».

Tutto è nato da una frase pronunciata da Salvini durante il comizio, dove si parla di «dare mano libera ai carabinieri e alla polizia per ripulire la città. Una sorta di pulizia etnica controllata e finanziata come stanno facendo ora con gli italiani costretti a subire l’oppressione dei clandestini». Frase immediatamente condannata da Daniele Tissone, segretario del Silp Cgil, che ricorda come sia «intollerabile quanto inaccettabile pronunciare frasi del genere. Polizia e forze dell’ordine stanno dalla parte dei cittadini. Tra mille difficoltà e disagi, certo, ma sempre e comunque al servizio della democrazia e dello stato di diritto. Credo che stavolta abbia davvero passato il segno».

Com’era facile prevedere, il segretario leghista ha risposto agli attacchi con il solito sarcasmo: «Si tranquillizzino, indosserò a rotazione anche le divise di carabinieri, polizia penitenziaria, vigili del fuoco: tutti regali che ho ricevuto». E su Facebook incalza l’ex sindacalista Roberto Traverso: «Fatemi capire, chiedere regole, ordine e rispetto sarebbe delirante? Chiedere che i clandestini non sfascino tutto è delirante? Questioni di scelte: lui sta con Renzi e Alfano, io sto con chi ci difende».

Alcuni diritti riservati.

http:lastampa.it/2016/08/16/italia/politica/sindacati-di-polizia-contro-salvini-gi-le-mani-dalla-nostra-divisa-UUNbq6TquIyTTnoSa0jjRO/pagina.html

-NOTA 2:

lastampa.it

Trump: “Non conosco e non ho incontrato Salvini”

Donald Trump nega di aver incontrato e, quindi, di conoscere Matteo Salvini. Il leader della Lega, invece, conferma: «L’incontro c’è stato. Ci conosciamo». E nel botta e risposta tra il miliardario statunitense e il leader leghista scoppia la polemica, con il Pd che ne approfitta per bastonare Salvini. Il «giallo» sui reali rapporti tra il candidato dei Conservatori alle presidenziali Usa, Donald Trump, e il leader della Lega Matteo Salvini non poteva non avere ripercussioni italiane.

La premessa è una intervista che il tycoon statunitense ha concesso a The Hollywood Reporter. Trump non solo nega di conoscere Salvini, ma precisa anche di non averlo mai incontrato, di «non averlo voluto vedere» e prende le distanze dalle posizioni della Lega. Il magnate newyorkese sostiene di “non avere neppure conosciuto” il leader della Lega e non ritiene che ci sia “un terreno comune da esplorare”, né sembra interessato “a stabilire alleanze al di là dell’Atlantico”. Si dice, infatti, contrario a possibili convergenze con i leader dei movimenti anti-immigranti in Europa, a cominciare dalla leader del Front National, Marine Le Pen, in Francia e Salvini in Italia. Eppure c’è una fotografia, uno scatto, che ritrae Trump al fianco di Salvini. La foto è datata 25 aprile, ed è stata scattata a margine di una manifestazione elettorale del candidato alla Casa Bianca vicino Philadelphia. Salvini ovviamente smentisce l’intervista di Trump e conferma: «L’intero impianto di quell’intervista ha dell’incredibile. Ci sono almeno una dozzina di e-mail di preparazione di quell’incontro».

«Salvini, che figuraccia! Oggi scopriamo che Donald Trump nemmeno sa chi sia e che si è fatto una foto con lui da imbucato, spacciandola per un endorsement del candidato repubblicano nei suoi confronti. Un volo di 10 ore insieme al suo staff per essere sbertucciato in mondo visione. Salvini un vero illusionista della politica, il cui bluff però è stato scoperto: che tristezza!», afferma Gianfranco Librandi di Scelta Civica.

Ma è dal Pd che arrivano le bordate maggiori. «Anche il candidato repubblicano alla Casa Bianca, Donald Trump, prende le distanze da Salvini. Il segretario della Lega fa una figuraccia in mondovisione e viene smentito dopo aver sbandierato ai quattro venti una fantomatica intesa con Trump. Nel solco della migliore legge del contrappasso, Salvini viene trattato come un clandestino. Corsi e ricorsi storici», attacca il senatore del Pd Franco Mirabelli.

«Donald Trump dice che non ha incontrato Matteo Salvini e che non c’è nessun terreno comune da esplorare. Accidenti che schiaffo. Per fortuna che il mago del selfie aveva postato una foto a fianco dello stesso Trump rivendicando un colloquio di ben venti minuti». Lo dichiara Simona Malpezzi, deputata del Pd. «Quindi o Salvini si è fatto una foto insieme a Trump senza neanche dirgli chi era, oppure peggio ancora,Trump è stato così colpito dallo spessore politico del capo della Lega da dimenticarselo in due secondi. Qui si oscilla tra l’irrilevanza e il ridicolo. Salvini non è nuovo a simili figuracce». «Si era presentato al Cremlino per incontrare Putin trovando le porte sbarrate. Abbiamo ancora negli occhi l’immagine di Salvini che vaga nella Piazza Rossa. Insomma, seconda figuraccia internazionale per l’imbucato dei due mondi. Dagli Usa alla Russia non gli apre nessuno. Lega a credibilità zero», conclude Malpezzi.

Alcuni diritti riservati.

http:lastampa.it/2016/06/01/italia/politica/trump-non-conosco-e-non-ho-incontrato-salvini-H7tc8OIabZ3vk3Op6XzvSO/pagina.html

REAZIONE:L’ESSISTENZA DELLA LEGA E’ UN ATTACCO ALLO STATO DI DIRITTO:POICHE LA LEGA NORD E’ UNO STATO DENTRO DELLO STATO( E CON ASPIRAZIONI AL SECESSIONISMO)GOVERNANDO IL TANDEM BERLUSCONI-BOSSI-MARONI CI HANNO RESI A TUTTI GLI ITALIANI  CLANDESTINI,STRANIERI NELLA PROPIA PATRIA.ARRIVATO RENZI E’ STATO COSTRETTO DALL’OPPOSIZIONE(E DAI 400 MORTI DI LAMPEDUSA) AD ABOLIRE IL REATO DI CLANDESTINITA,D’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA INSOMMA.PERO RENZI,IL GOLPISTA LARGHE INTESE,PER CALCOLI ELETTORALI IN VISTA DEL  MONTARE DEI MOVIMENTI EUROSCETTICI,HA DECISO FARE UN PIACERE ALLA LEGA E POSTICIPARE LA MESSA IN ATTO DELL’ABOLIZIONE.

INSOMMA,POICHE IL VERO CLANDESTINO E’ SALVINI, CITTADINO DELLA SATRAPIA SEPARATISTA LEGA NORD E NON ITALIANO,LA NUOVA ERA ESSIGE ABOLIRE GIA,SENZA SE E SENZA MA IL REATO DI CLANDESTINITA.GLI ITALIANI NON VOGLIAMO PIU ESSERE STRANIERI NELLA PROPIA PATRIA,QUELLO DEL TITOLO.

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17 AGOSTO 2016:CRISI DEL “MODELLO PROFUGHI” AUSTRALIANO

-TITOLARE BBC:

PNG Prime Minister Peter O'Neil

Australia to close Manus asylum centre

Australia agrees to close controversial off-shore detention centre for asylum seekers in Papua New Guinea

Australia

TRADUZIONE:L’Australia per chiudere il centro di asilo ManusL’Australia si impegna a chiudere il controverso centro di detenzione off-shore per i richiedenti asilo in Papua Nuova Guinea

Australia
REAZIONE:L’AUSTRALIA HA CAMBIATO GOVERNO E IL NUOVO PRESIDENTE HA CAMBIATO STRATEGIA PER CONTENDERE LA CRISI DEI PROFUGHI.COMUNQUE SECONDO ME LA CHUSURA DEL CENTRO DI DETENZIONE DI PAPAUA NON SIGNIFICA LA CADUTA DEL MODELLO POI IMITATO DALL’EUROPA PERCHE NUOVA GUINEA E’ SOLTANTO UNO DEI CENTRI DI ACCOGLIENZA.INOLTRE I MIGRANTI ASIATICI LO SONO PER MOTIVI ECONOMICI E NON C’ENTRANO LE GUERRE COME NEL MEDITERRANEO.PER FINIRE QUESTO CONFRONTO IN EUROPA LA SOLUZIONE TURCA DELLA CRISI DEI MIGRANTI  INSORGE NON DI UNA PROPOSTA DELL’UE MA  DI UN RICATTO ALLA MANIERA LEGHISTA ALL’EUROPA PER PARTE DELLA TURCHIA.
IN OGNI MODO AL DI LA DELLE SOMMIGLIANZE E DIFFERENZE DI MODELLO FRA AUSTRALIA E IL MEDITERRANEO LE CRITICHE AL MODELLO SONO LE SIMILARI E LA CHIUSURA DI PAPAUA VIENE A FARE MANCARE CERTO SUPPORTO TEORICO ALLA SOLUZIONE TURCA:ORA LA GERMANIA FARA LO STESSO CON TURCHIA E L’ITALIA CON I PAESI AFRICANI?
22 AGOSTO 2016:COMUNQUE VADA E’ LA FINE DI RENZI E L’UE
-SU LA REPUBBLICA:
Referendum, Renzi: “Comunque vada, le elezioni nel 2018″Il premier invita il presidente Anpi: “Con me alla Festa dell’Unità”. Poi attacca D’Alema: “Non utilizzi la consultazione popolare per la sua rivincita”. Continua il cambio di rotta del presidente del Consiglio che nei mesi scorsi aveva annunciato che si sarebbe dimesso in caso di vittoria dei no. Il premier: “Domani a Ventotene per rilanciare dal basso l’Ue”
di ALBERTO CUSTODERO
21 agosto 2016
Referendum, Renzi: "Comunque vada, le elezioni nel 2018"
Renzi, Merkel e Hollande (ansa)
“DOMANI Angela Merkel e Francois Hollande verranno in Italia per rilanciare dal basso l’Unione Europea. Ce n’è un grande bisogno”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, alla Versiliana di Marina di Pietrasanta (Lucca). “Tutti gli italiani dovrebbero essere orgogliosi che l’appuntamento sia in uno dei luoghi simbolo del nostro Paese”, ha aggiunto.Il premier italiano suona la carica. Da domani, ribadisce, deve partire un percorso con cui l’Europa “smetta di essere solo l’Ue della finanza, delle banche, delle regole tecnocratiche e torni a essere l’Europa ideale di Spinelli. La partita è tutta da giocare – ammette – ma va giocata”. Parla a ruota libera, Renzi, e tocca molti degli argomenti più scottanti dell’agenda politica interna e internazionale. Dalla lotta interna al Pd alla fronda di D’Alema che raduna il fronte del ‘no’ e che, dice, così facendo “si colloca con Grillo-Berlusconi-Salvini”. Rifà il mea culpa sul referendum che ha “sbagliato a personalizzare”, ammette che l’economia non decolla. E ri-ammette l’errore di comunicazione sugli 80 euro. Quindi, definisce “assurdo” che nel Pd qualcuno lo critichi perchè vuole abbassare le tasse. Infine lancia un monito a Capalbio (luogo simbolo dell’Italia radical chic), che nei giorni scorsi aveva presentato un ricorso al Tar contro l’arrivo di 50 migranti. “Capalbio è una bellissima località – ha ammonito il premier – e lì valgono le stesse regole che valgono nel resto d’Italia, nessuno può avere la pretesa di un trattamento diverso”.Il mea culpa di Renzi sul referendum. Il 9 agosto il capo del governo, e segretario pd, aveva fatto pubblicamente mea culpa ammettendo di aver sbagliato a personalizzare la campagna sul referendum. “Ho sbagliato a dare dei messaggi – aveva ammesso il premier – questo non è il mio referendum. Anche perché questa riforma ha un nome e cognome, Giorgio Napolitano. Ma soprattutto perchè questa riforma è la riforma degli italiani. Io ho sbagliato a personalizzare troppo. Ma ora bisogna semplicemente dire la verità sul merito della riforma. La strategia sul referendum è semplice: dire la verità. La verità gli fa male. Lo sai”. In merito a quando ci saranno elezioni politiche in Italia, continua il cambio di rotta del premier che, nei mesi scorsi, aveva annunciato che si sarebbe dimesso in caso di vittoria dei no. “Comunque vada il referendum – ha precisato – noi ce le abbiamo nel 2018”.L’invito al presidente Anpi. Il premier tende la mano al presidente dell’Associazione partigiani. “Invito il presidente dell’Anpi ad una delle Festa dell’Unità in Emilia-Romagna la prossima settimana per discutere con me di referendum. Io dirò come la penso e lui dirà come la pensa. E poi ci daremo un abbraccio”. Il presidente dell’Anpi, Carlo Smuraglia, aveva detto nei mesi scorsi che la linea dell’Associazione emersa dal congresso degli iscritti era chiara, ed era “per il no alla riforma”.L’attacco a D’Alema: “Con Grillo, Berlusconi e Salvini”. “Il Pd vota ‘sì’, poi chi vuole votare ‘no’ lo faccia non è che lo si può rincorrere con i forconi. D’Alema? Fatevi una domanda e datevi una risposta. “Se D’Alema avesse messo un decimo del tempo che ha messo per attaccare me per attaccare Berlusconi. D’Alema è in compagnia di Grillo, Berlusconi e Salvini, si sono ritrovati. Lui pesca sempre la carta di attaccare quello più vicino, prima è toccato a Prodi. E la riforma di D’Alema era molto più dura, il governo aveva molti più poteri. Se D’Alema vuole fare la battaglia per difendere i posti e magari tornare in Parlamento, auguri. Ma non si utilizzi il referendum per cercare la rivincita al congresso che si farà quando previsto”.Nel Pd contrari a ridurre tasse. Il segretario dem s’è lamentato per la fronda interna al partito. “Dobbiamo cercare di continuare ad abbassare le tasse. Io però ci sono rimasto male, alcuni nel mio partito mi hanno detto che bisogna smetterla di abbassare le tasse. È assurdo. Ma come, per i cittadini le riduco poco. E per alcuni nel Pd le riduco troppo?”. “Bisogna dare più soldi ai pensionati – ha aggiunto – il rubinetto del deficit noi lo teniamo più chiuso degli altri, noi si è fatto il 2,3 del deficit, rispetto ai governi precedenti e a Francia, Spagna. Dobbiamo stare attenti per il debito alto, ma stiamo più attenti di tutti nella Ue”.”Sugli 80 euro errore di comunicazione”. “Il più grande errore di comunicazione che ho fatto è sugli 80 euro. Ma – ha spiegato il premier – è una cosa di sinistra, un atto di giustizia. Poi non è vero che li chiediamo indietro: 87 mila italiani hanno sbagliato a fare la domanda e devono quindi restituirli, 161 mila non hanno fatto la domanda e glieli stiamo dando in più. Certo, non bastano. Poi si sono fatti gli interventi sul lavoro con 193 mila posti di lavoro in più e ho l’invidia di Berlusconi che ha fatto un milione di manifesti, non certo di posti di lavoro. È evidente che ho qualche problema di comunicazione, se nessuno ci si fila”.

“L’economia non va benissimo”. “L’economia non va benissimo – ammette il presidente del Consiglio – è ripartito il mercato del lavoro. Spero di arrivare a fine anno a 1 – 1.2 di Pil. Serve, però, far ripartire gli investimenti”. “È ripartito il mercato del lavoro – ha aggiunto – ma l’economia non è ripartita come noi vorremmo”. “Il modello è giusto, è questione di tempo e fiducia. E di dire che l’austerity ha creato danni”.

“La parola austerity in Europa ha creato solo danni”. “La parola austerity in Europa ha creato solo danni”, ha dichiarato Renzi. Delineare la nuova mappa di un’Europa senza Londra. Dare nuova forza al sogno di Altiero Spinelli tentando di inaugurare la stagione della concretezza e imprimere una svolta ai dossier da troppo tempo aperti sui tavoli di Bruxelles: dalla sicurezza ai giovani, dalla crescita ai migranti. Portare a casa risultati significativi nelle partite che riguardano da vicino il proprio Paese. Sono queste le sfide che attendono Matteo Renzi, Angela Merkel e Francois Hollande alla vigilia del vertice di Ventotene di domani.

http:repubblica.it/politica/2016/08/21/news/renzi_domani_a_ventotene_per_rilanciare_dal_basso_l_ue_-146396053/?ref=HRER1-1
 
REAZIONE:RENZI?SA CHE HA PERSO E APRE L’OMBRELLO:HA SBAGLIATO SUL REFERENDUM,L’ECONOMIA NON DECOLLA,IL JOBS ACT HA FALLITO NELLA GESTIONE DEI MIGRANTI E LA LOTTA AL TERRORISMO RENZI E’ STATO IN EUROPA “DA SCARTARE” NEL MIGLIORE DEI CASI.,E SE PARLIAMO DEGLO 80 EURO….LA BUFFONATA PREMIO DA KERMESSE ,UNA PRESA IN GIRO AGLI ITALIANI.
INSOMMA C’E’ NE ABBASTANZA PER BUTTARE LA SPUGNA E QUESTE PAROLE SONO UNA VIRTUALE RESA,UNA DICHIARAZIONE DI IMPOTENZA.GLI ITLIANI SI PREPARINO A GESTIRE IL DOPO RENZI E TORNARE ALLE URNE.
IL SUMMIT UE?:L’UNIONE EUROPEA NON ESSISTE PIU E QUESTI TRE NON SONO PROPIO IL SIMBOLO DEL SUCCESSO DELLA LOTTA AL TERRORISMO,L’IMMIGRAZIONE IRREGOLARE E L’ECONOMIA.E’ INUTILE CONTINUARE,CON QUESTI TRE GLI EUROPEI SIAMO ALL’INTEMPERIE.
23 AGOSTO 2016:TURCHIA PAESE PEDOFILO?
 
lemonde.fr
Non, la Turquie n’a pas « légalisé la pédophilie »
 
« La Turquie légalise la pédophilie ». Plusieurs sites d’extrême droite français ont relayé, ces derniers jours, une rumeur selon laquelle les actes sexuels avec les enfants de moins de 15 ans seraient désormais autorisés dans le pays. Sauf que ce n’est pas vrai, et que la décision de justice présentée comme étant à l’origine du problème a été largement déformée. Explications.
capture d’écran

CE QUE DIT LA RUMEUR

Voici la présentation des faits que l’on trouve dans les articles accusant la Turquie :

« Jusqu’alors, il était interdit en Turquie à un adulte d’avoir des relations sexuelles avec une personne âgée de moins de 15 ans. La Cour constitutionnelle turque vient d’abroger cette limite d’âge de la majorité sexuelle. Cette décision date du mois de juillet 2016, mais est passée quasi inaperçue en raison de la tentative de putsch qui a secoué le pays. »

La rumeur est en fait partie de sites anglophones ou germanophones, comme 20min.ch ou breitbart.com. Elle a ensuite circulé dans de nombreux pays, jusqu’à être prise très au sérieux par la ministre des affaires étrangères suédoise sur Twitter, le 14 août :

« La décision turque d’autoriser les relations sexuelles avec les enfants de moins de 15 ans doit être annulée. Les enfants ont besoin de plus de protection, pas de moins, contre la violence et les abus sexuels. »

POURQUOI C’EST TROMPEUR

Les autorités turques ont répliqué sèchement au message de la ministre suédoise. « Vous êtes clairement mal informée. Cette idée stupide n’existe pas en Turquie. Vérifiez vos informations, s’il vous plaît », a répondu sur Twitter Mehmet Simesk, le vice-premier ministre turc.

Face à la polémique, la Cour constitutionnelle turque a apporté des précisions dans un communiqué publié sur son site. Elle y estime notamment que « des informations trompeuses ont été rapportées par certains médias étrangers en déformant la décision […] du 26 mai 2016 ». Et se montre catégorique sur le fond : « Contrairement aux allégations, les actes d’abus sexuels sur les mineurs de moins de 15 ans n’ont pas été décriminalisés avec cette décision. »

Un problème de « proportionnalité » des peines

Voici ce que l’on sait des faits : un tribunal régional du district de Bafra, dans le nord de la Turquie, a soulevé une problématique de droit à la Cour constitutionnelle au sujet du premier paragraphe de l’article 103 du code pénal turc, qui a examiné le cas le 26 mai 2016.

Le code pénal turc prévoit des peines de prison pouvant aller de trois à huit ans pour les abus sexuels sur les enfants et de huit à quinze ans en cas de viol (les peines sont durcies en cas de circonstances aggravantes, pouvant aller jusqu’à la prison à vie).

Le texte donne deux définitions générales de ces abus :

  • Tout acte sexuel commis contre un mineur de moins de 15 ans.
  • Tout acte sexuel contre un mineur commis de force, avec menace ou tout autre moyen d’influencer la volonté de l’enfant.

Le tribunal régional du district de Bafra a fait valoir devant la Cour constitutionnelle turque que le texte posait un problème de « proportionnalité » des peines, la loi n’autorisant pas de prononcer une condamnation moins importante dans « certains cas particulièrement justifiés », notamment entre deux mineurs, où la peine minimale apparaîtrait « démesurée ». Le tribunal de Bafra estimait par exemple qu’un enfant de 12 à 15 ans pouvait avoir conscience de la notion d’acte sexuel, contrairement à un enfant plus jeune.

A titre d’exemple, en France, la loi prévoit une peine maximum (15 ans de prison) identique pour tous les viols sur mineurs de moins de 15 ans. En revanche, elle ne fixe pas de minimum, ce qui laisse aux juges la liberté d’appréciation de la peine plus importante.

Six mois pour réparer la loi

La Cour constitutionnelle turque a suivi les arguments du tribunal de Bafra, et a donc annulé l’article du code pénal concerné. Il n’a cependant jamais été question de légaliser la pédophilie en Turquie : l’âge légal du consentement à des relations sexuelles dans ce pays reste fixé à 18 ans. Cette décision ne peut donc être présentée « comme une décriminalisation des actes d’abus sexuels contre les mineurs de moins de 15 ans », tranche la Cour constitutionnelle.

Cette dernière a fixé un délai de six mois, soit d’ici à janvier 2017, pendant lequel la loi actuelle reste applicable, ce qui évite qu’il n’y ait un vide juridique en attendant une nouvelle mouture du texte.

Les associations locales de protection de l’enfance se montrent vigilantes face à cette situation. Elles demandent que le futur article de loi soit adopté le plus rapidement possible, et exigent que les nouvelles peines « proportionnées » ne soient pas un prétexte pour prévoir des sanctions trop faibles, dans un pays encore fortement touché par le fléau des mariages forcés.

Aysun Baransel, secrétaire générale de l’Association de prévention des abus sur les enfants, s’en est inquiétée auprès de l’agence turque Anadolu. : « La chose la plus importante désormais, c’est qu’à moins que ce problème ne soit rapidement abordé les agresseurs d’enfants pourront se sentir tranquilles », a-t-elle affirmé, insistant sur la nécessité d’adopter une nouvelle version du texte dans les temps.

Le gouvernement turc assure que la future loi ne sera pas plus permissive

Selon la version anglophone du journal turc Hürriyet, le gouvernement prévoit un nouveau texte qui répondrait à ces critiques. Il ne reverrait ainsi pas à la baisse les peines pour des actes pédophiles.

Au contraire, les peines seraient, par exemple, durcies en cas d’abus sur un enfant de moins de 12 ans (la peine minimum passant de 8 à 18 ans en cas de viol). La loi devrait en revanche tenir compte de certains cas « particuliers », comme lors de relations entre mineurs du « même âge ».

Le ministère des affaires étrangères turc a critiqué dans un communiqué les « faux titres » de la presse, notamment autrichienne, à ce sujet, affirmant que la Turquie était « consciente de ses responsabilités et devoirs » en matière de protection des droits de l’enfance.

http:lemonde.fr/les-decodeurs/article/2016/08/22/non-la-turquie-n-a-pas-legalise-la-pedophilie_4986482_4355770.html–

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23 AGOSTO 2014:GIOCHI OLIMPICI FREDDI FR,BRASILE E GERMANIA MONARCHI DEL CALCIO MONDIALE
-CORRIERE DELLA SERA:

corriere.it

Olimpiadi di Rio 2016, la cerimonia di chiusura: un Carnevale d’agosto che conclude un decennio irripetibile

Rocco Cotroneo

l’ultima notte

Milano, 22 agosto 2016 – 01:23

La festa finale di Giochi affidata alla regia di Rosa Magalhães, una delle grandi coreografe del Carnevale carioca: la città saluta con orgoglio: è andato tutto bene, soprattutto rispetto alle terrorizzate previsioni straniere. Ma si poteva fare meglio

La cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Rio allo stadio Maracanã (Epa/Reynolds)
La cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Rio allo stadio Maracanã (Epa/Reynolds)

RIO DE JANEIRO – E alla fine a Rio esplode il Carnevale d’agosto. È l’immaginario sulla sua festa più famosa il tema scelto per chiudere i Giochi allo stadio Maracanã, lo stesso dove si erano aperti il 5 agosto. Arriva in una serata di pioggia e furiose raffiche di vento, ma con il pubblico riscaldato dall’uno-due messo a segno dal Brasile in dirittura d’arrivo, la vittoria della Seleção nel calcio, sabato sera, e quella nel volley, qui a due passi nel piccolo Maracanãzinho.

Un saluto alle preoccupazioni

Rio saluta il mondo con le sue celebri mulatte, le portabandiera delle scuole di samba, i percussionisti assordanti e consegna le Olimpiadi a Tokyo, che le ospiterà tra quattro anni. La cerimonia è affidata a Rosa Magalhães, una delle grandi coreografe del Carnevale, e come il gran finale delle sfilate al Sambodromo le Olimpiadi si chiudono metaforicamente con una apoteosi. Rio ha qualche ragione per esultare, se si pensa com’era il clima in città e fuori soltanto due settimane fa. Il New York Times titolava sulla «Catastrofe olimpica brasiliana», i nemici dei politici locali gongolavano tifando contro, i network americani mandavano in onda ore di lezioni dei loro esperti di salute: cosa può provocare la febbre zika, come difendersi dalle zanzare, perché le acque inquinate potranno provocare epatiti a velisti e canottieri, tenete la bocca chiusa. E poi: chi fermerà la violenza dei banditi, come difendersi dal terrorismo islamico con simili voragini nel sistemi di prevenzione. Crolleranno gli impianti costruiti in fretta e furia? E le diserzioni per colpa di doping e zanzare renderanno questi Giochi poco interessanti dal punto di vista tecnico?

Orgoglio e sollievo

Nulla di tutto questo è successo, Rio tira con orgoglio un sospiro di sollievo e nella sua cerimonia di adeus al mondo dello sport esalta la sua creatività, quella che poi finisce per rimediare alle pecche dell’organizzazione, alla difficoltà di pensare per tempo alle cose. Rio non è Zurigo, e se ne vanta. Potevano esserci meno file agli stadi, più autobus e più fast food per gli spettatori, se la piscina dei tuffi fosse stata meno verde e più limpida era meglio, così come tutti quegli spalti vuoti si potevano regalare ai ragazzini più poveri, che l’avrebbero ricordata per sempre.

Lo stesso grido

Ma per il resto è andata. La Magalhães sta al Carnevale carioca come la Seleção ai Mondiali di calcio: nessuno come lei ne ha vinti così tanti, ben sei. Sfilano i blocchi della grande festa, che a febbraio riescono a muovere per le strade della città fino a un milione di persone, tra musica, caldo asfissiante, sudore e fiumi di birra: qui invece passeggiano sul prato del Maracanã ordinati e sorridendo composti anche davanti agli schermi tv di certi Paesi meno liberali. Dagli spalti si alza il grido di «È campione!», che unisce nel tifo gli spettatori del futebol e quelli delle scuole di samba. Lo stesso urlo che ha salutato sabato sera l’ultimo decisivo rigore di Neymar contro la Germania.

Si chiude un ciclo

La penultima domenica di agosto chiude per Rio de Janeiro un pezzo della sua storia, forse irripetibile. Negli ultimi dieci anni, la città simbolo del Brasile ha ospitato una raffica di eventi, sportivi e non, che l’hanno tenuta impegnata, hanno offerto lavoro, stravolto i prezzi. In parte l’hanno migliorata, anche se la sensazione è che si potesse fare molto di più. Ci sono stati i Mondiali di calcio, i Giochi Panamericani, la Confederations Cup, la Giornata mondiale della gioventù con Papa Francesco, il summit dell’ambiente Rio+20. E infine il più rilevante, le Olimpiadi. Da domani Rio torna ad essere una città normale, per i suoi abitanti e i turisti, e c’è chi teme quello che qui si chiama ressaca, il dopo sbornia. È la stessa parola che si usa per le grandi mareggiate, come quella che in queste ore sta battendo le celebri spiagge. Di solito passano in tre giorni, le perturbazioni meteo, ora Rio spera che il mal di testa passi alla svelta anche nel dopo Olimpiade.

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http:corriere.it/sport/olimpiadi-2016-rio/notizie/olimpiadi-rio-2016-cerimonia-chiusura-carnevale-d-agosto-che-conclude-decennio-irripetibile-4dcecfa8-67f3-11e6-b2ea-2981f37a7723.shtml?refresh_ce-cp

REAZIONE:IN BRASILE CARNEVALE,CALCIO E POLITICA NON SI POSSONO SEPARARE.IN UN ANNO A TUTTO SPORT IN OCCASIONE DEL MONDIALE DI CALCIO RECENTE DOVE LA GERMANIA HA UMILIATO LA NAZIONALE DI CALCIO BRASILIANA SCONFIGGENDOLA PER 7 A 0 ALLA FINALE NEL MITICO MARACANA HO DETTO CHE ERA INCONCEPIBILE CHE LA ROUSEFF VINCESSI LE ELEZIONI CHE SI DOVEVANO SVOLGERE POCHI MESI DOPO.NON HO SBAGLIATO PERCHE SE BENE LA ROUSSEF LE HA VINTI PER POCO,QUALCHE TEMPO DOPO HA SUBITO UN “COLPO COSTITUZIONALE”(IMPEACHMENT)CHE LA HA SPODESTATO DELLA PRESIDENZA E SOTTOMESO A GIUDIZIO.OGGI LA NAZIONALEE DI CALCIO SI HA PRESO UNA TIMIDA RIVINCITA SULLA GERMANIA SCONFIGGENDOLA PER POCO AI RIGORI NELLA FINALE OLIMPICA E LA SORTE DELLA ROUSSEFF E GETTATA:IL SUO GIUDIZIO ERA RIMASTO IN SOSPESO PER SEI MESI MA IERI ABBIAMO SAPUTO CHE SARA DESTITUITA DEFINITIVAMENTE.CERTO NON SI PUO COMPARARE ANCORA UN CAMPEONE OLIMPICO CON UN CAMPEONE MONDIALE PERO………….PERO QUESTE OLIMPIADI SON STATE PRECEDUTE DI SCANDALI MONDIALI, SIA CALCISTICHE(LO SPORT CHE A BRASILE IMPORTA)CHE POLITICI COME SONO STATE LE CORRUZIONI DELLA FIFA CHE HA DIMEZZATO TUTTE LE SUE CARICHE MASSIME E PORTATO IN CARCERE QUELLE SUDAMERICANE,IL PANAMA PAPERS CHE VEDE COINVOLTO ESTENSAMENTE SIA LE PRINCIPALI FIGURE DEL CALCIO MONDIALE TANTO GIOCATORI COME DIRIGENTI,SIA LA POLITICA DI TUTTO IL MONDO E PER L’OCCASIONE ANCHE LE MASSIME CARICHE BRASILIANE,QUELLE CHE HANNO COLPITO LA ROUSSEF APPUNTO,E PER ULTIMO L’ESTESO DOPING DEGLI ATLETI RUSSI CHE HA COMPROMESSO LA SUA PARTECIPAZIONE,E TUTTO AVENDO COME SOTTOSFONDO UN MOVIMENTO CHE LI VUOLE ECHIPARARE I CAMPIONATI OLIMPICI CON QUELLI MONDIALI.NON A CASO IL PASSAGIO DI CONSEGNA DELLA FIFA DA BLATTER A INFANTINO(UN PANAMA PAPAERS MOLTO COMPROMESSO)SI E’ SVOLTO IN MESSICO L’ULTIMO CAMPEONE OLIMPICO A LONDRA.QUELLO DEL TITOLO.

E IL TUTTO BENE CONDITO IN SALSA DA GUERRA FREDDA SPORTIVA DOVE CI SONO RIMESI LA PELLE PIU DI CENTO ATLETI RUSSI E LA BULGARA ROUSSEF.

IN QUESTO CONTESTO NON SI PUO DIRE CHE QUESTE GIOCHI OLIMPICI SONO ANDATI COSI BENE PERCHE NON SI HA FATTO PRESENTE IL TERRORISMO(E CH SI LO ASPETTAVA IN BRASILE?),SONO PIU TOSTO DA DIMETICARE,UN ESSMPIO DI QUANTO DI PEGGIORE POSSA OFFRIRE IL NEOLIBERALISMO ALLE GRANDE MASSE DELLO SPETTACOLO DOMESTICO:LA TV. QUESTI GIOCHI OLIMPICI NON RIGUARDANO ALLE MASSE CHE HANNO DECISO IL PREDOMINIO GLOBALE DELLA NUOVA ERA E SI ESPRIMONO NEI NUOVI MEZZI, I MIEI LETTORI.

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26 AGOSTO 2016:TERREMOTO IN ITALIA

-TITOLARI SUL CORRIERE DELLA SERA:

- TERREMOTO

La lunga scossa in diretta ripresa dalle telecamere in autostrada
«A mani nude per trovare i superstiti»: il racconto del soccorso di A. De Simone
Amatrice devastata,il paese raso al suolo dal sisma visto dal drone
A Vezzano, frazione di Arquata, dove non c’è più nessuno,dall’inviata Giusi Fasano
Amatrice, le lacrime della maestra davanti alla scuola elementare rasa al suolo
Da Accumoli lungo la Penisola, ecco come si è propagata l’onda sismica
Con le unità cinofile alla ricerca dei dispersi tra macerie e distruzione
Amatrice, la prima notte degli sfollati tra nuove scosse e solidarietà,A.De Simone
In volo con il drone(di notte) sopra quel che resta di Amatrice
Il lungo 24 agosto che il Centro Italia ricorderà per sempre,Videostoria
Un solo palazzo, Amatrice vista dall' alto: ecco cosa rimane
“Ho tirato fuori dalle macerie i genitori vivi ma i bimbi erano morti”,A.De Simone

-IL SISMA IN CENTRO ITALIA

Terremoto, almeno 250 morti. Continuano le scosse

Si indaga per disastro colposo|Estratte vive 215 persone

Foto|Dall’alto|Video|Live social|Cosa sappiamo finora

La suora, il campanile: il fotoracconto|Un aiuto subito Amatrice

I luoghi del terremoto, prima e dopo

I luoghi del terremoto, prima e dopo

Da Amatrice ad Arquata, viaggio nel tempo

RepTv Il confronto nelle immagini dal drone

62% di edifici a rischio, pericolo ignorato
62% di edifici a rischio, pericolo ignorato
Interattivo Pericolosità sismica luogo per luogo
Mappa La carta sismica 2015 della Protezione Civile (pdf) RepTv Sismologo: "Si muove l'Appennino"
di GAIA SCORZA BARCELLONA, MARCO CIMMO, ANTONIO FRASCHILLA

29 AGOSTO 2016:CACCIAFANTASMI ALL'AMATRICIANA,FURIA INQUISITIVA ANTI-SISMA.

-TITOLARI CORRIERE  DELLA SERA:

-TITOLARE 1:

INCHIESTA SU COLLAUDI E LAVORI MAI FATTI

Terremoto, la catena degli errori: i soldi del campanile usati per la chiesa|Le foto

Il parroco: «Chi ha sbagliato ha peccato»

La raccolta di fondi|Un aiuto subito

La chiesa di San Francesco ad Accumoli (Ansa)La chiesa di San Francesco ad Accumoli (Ansa)

di Ilaria Sacchettoni e Fiorenza Sarzanini
Interventi minimi sul campanile di Accumoli che, cadendo, ha ucciso una famiglia. Ristrutturazioni inadeguate o mai fatte che potrebbero essere causa di molti crolli. Su questo indaga la procura di Rieti. Verifiche della Corte dei conti sul piano per gli ospedali. Il bilancio provvisorio delle vittime è fermo a 290 ma si cercano ancora 10 persone
Il parroco Don Cristoforo: «Spero che i lavori siano stati fatti bene, siamo molto arrabbiati» di Fabrizio Caccia
Domenica ancora una forte scossa, si teme per l’arrivo della pioggia

Crolla un’altra ala della scuola di V. Piccolillo
La promessa di Papa Francesco agli sfollati: «Vengo ad abbracciarvi presto» di Carlotta De Leo

-TITOLARE 2:


SISMA IN CENTRO ITALIA

Edifici crollati. L’ingegnere che su Facebook spiega tutti i lavori non a norma foto|video

Perché è sprofondata la terra?

di Raffaella Cagnazzo
Leggi vecchie, materiali poveri, sospetti sulle costruzioni

REAZIONE:”DIO PERCHE CI HAI ABBANDONATO?QUANTO VORREI PROCESSARTI”.LA SINDROME INQUISITIVA DI L’AQUILA ORA SORVOLA SU QUESTA TRAGEDIA MA LA SCIENZA NON DEVE LASCIARSI PRENDERE NE PERMETTERE DI ESSERE VITTIMIZZATA DEL SOLITO SPIRITO INQUISITIVO DEI CACCIAFANTASMI.

NON E’ POSSIBILE,LA SCIENZA NON PUO ASSICURARE SULLA CADUTA DEI METEORITI:SE ERRORI EDILIZIE SONO STATE FATTE NON ERA QUESTO IL MOMENTO DI CHIAMARLI A RESPONSABILITA BISOGNAVA PREVENIRE,AGIRE PRIMA,LA NATURA VA RISPETTATA,DOPO PUNIRLA E’ IMPOSSIBILE.

QUANTI AQUILE,QUANTI AMATRICE,QUANTI TREMORI DI TERRA SONO NECESSARIE PER METTERE A NUDO CHI SA QUANTI ERRORI EDILIZIE?

E MOLTO MENO SONO QUESTI MOMENTI DI STRUMENTALIZAZZIONI POLITICHE GRIDANDO AL PROCESSO DEL NULLA ACOMPAGNATO DA PIAGNUCOLENTI SCENEGGIATE A SCOPO DI SENSIBILERIE ELETTORALISTI IN MEZZO A PROMESSE  DI COSTRUZIONE DI PARADISI SULLE MACERIE DA CHI NON HA SAPUTO NE POTUTO PEVENIRE L’INFERNO.I PARACADUTISMI E DEI CACCIAFANTASMI  ANTISIMA SONO BAMBINATE POLITICHE IMPROCEDENTI IN QUESTE GRAVE CIRCOSTANZE.

CASTIGO,IRA DI DIO:SE DIO CI HA ABBANADONATO UN MOTIVO CI SARA DICONO I CREDENTI.E PER UNO COME ME CHE A DIO NON CI CREDE INVESTIRE LA NATURA DI TELEOLOGICHE INTENZIONI E’ UNA TENTAZIONE A PORTATA DI MANO,MA MAI QUELLI MOTIVI E QUELLE INTENZIONI VANNO CERCATI NE SCARICATE SUGLI UOMINI.SARANNO FATTI TREMARE DUE VOLTE,DALLA TERRA E DAICACCIAFANTASMI.FORSE DIO NON HA LIMITI MA NON CHIEDETE ALLA SCIENZA E ALLA NATURA DEGLI IMPOSSIBILI.

-PD:INDOMABILE COME UN TORO

QUALCHE GIORNO DOPO:SU LA REPUBBLICA

-TITOLARE 1:

 
Prof precaria a caccia di tornado La sua foto sul calendario Onu 
LE IMMAGINI / NOVARA
Prof precaria a caccia di tornado
La sua foto sul calendario Onu 
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Leoti, Kansas, Usa. Un tornado prende forma e comincia a diventare pericoloso. A coglierlo al volo con la sua macchina fotografica è Valentina Abinanti, insegnante precaria di Galliate, in provincia di Novara, che si è reinventata “tour operator meteo”: forte della sua esperienza in cumuli-nembi e celle temporalesche, nella giusta stagione accompagna gruppi di turisti, per lo più fotografi, a caccia di tornado negli Stati Uniti. E quello scatto realizzato in Kansas ora comparirà sul calendario 2017 della World Meteorological Organization, emanazione dell’Onu che si occupa di climatologia. La foto di Valentina Abinanti è una delle vincitrici del concorso annuale bandito dall’organizzazione. Il tema di quest’anno era “Capire le nuvole”: assieme alla sua immagine ne saranno pubblicate altre scattate in Bangladesh, Stati Uniti, Capoverde, Australia, Lituania, Croazia, Filippine e altre parti del mondo. Di seguito, altre foto di Valentina Abinanti frutto delle sue “cacce al twister” in Usa ma anche in Italia.08 settembre 2016
-NOTA COMPLETA QUI:
http:torino.repubblica.it/cronaca/2016/09/08/foto/lo_scatto_di_valentina_cacciatrice_di_tornado_per_il_calendario_2017_dell_onu-147376156/1/?ref=HRESS-7#1
REAZIONE:I TORNADO SONO  IMPREVIDIBILI?.CHI POTRA ASSICURARE SUGLI EFETTI DI UN TORNADO?POTRA LA PROFE CACCIARE I SUOI RISPONSABILI?:CENTO PER CENTO DI NO.E I CACCIA TORNADO SONO SPESSO LA LORO VITTIMA.
-TITOLARE 2:TEMA CALDO
 
Tutta la potenza di uno tsunami le onde riprodotte in laboratorio
REP TV / GB
Tutta la potenza di uno tsunami
le onde riprodotte in laboratorio
8 settembre 2016
Gb, tutta la potenza di uno tsunami: le onde riprodotte in laboratorioCapire gli tsunami per sviluppare tutti gli strumenti necessari a fronteggiarli. Questo è l’obiettivo del simulatore di maremoti più realistico al mondo, costruito nel centro di ricerca ‘HR Wallingford’, nella contea britannica dell’Oxfordshire. Il dispositivo, costituito da una cisterna lunga 70 metri, ha permesso di riprodurre, in laboratorio e per la prima volta, la forza devastante delle onde provocate da un terremoto sottomarino. Il video, che mostra il funzionamento del simulatore, è stato postato su Twitter dal ricercatore David McGovern
-NOTA COMPLETA QUI:
http:torino.repubblica.it/cronaca/2016/09/08/foto/lo_scatto_di_valentina_cacciatrice_di_tornado_per_il_calendario_2017_dell_onu-147376156/1/?ref=HRESS-7#1
REAZIONE:LA SCIENZA CERCA DI IMPADRONISRSI DEI SEGRETI DELLA NATURA PER PREVENIRE I SUOI EFETTI SULL’UOMO.NEL PRIMO CASO DI SOPRA AGENDO DIRETTAMENTE SULLA NATURA,NEL SECONDO RIPRODUCENDO IN LABORATORIO LE SUE CONDIZIONI.AL DI D’OGGI NE UNO NELL’ALTRO FENOMENO NATURALE,COME NEL CASO DEL TORO SIA IN CARNE E OSSA CHE MECCANICO,E’ STATO “DOMATO”.
TELEOLOGICAMENTE PARLANDO PROFE VALENTINA: NIENTE PAURA,LA NATURA NON VA TEMUTA, VA RISPETTATA.

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30 AGOSTO 2016:AVVISO AL LETTORE

INFORMO DI NUOVO CHE IO NON POSSIEDO NESSUNA PARTECIPAZIONE IN NESSUNA RETE DI NESSUN SOCIAL NETWORK,NE TWEET,NE FACEBOOK NE LINKEDIN NE NESSUN ALTRO.
NON OSTANTE RINGRAZIO A MARK ZUCKERBERG,UN CONSUETO LETTORE DELLE MIE PAGINE,L'HO CONSTATATO,FARSI PRESENTE IN ITALIA NEL MESE DI AGOSTO IN OCCASIONE DEL TERREMOTO.
https://www.youtube.com/watch?v=t1EXxpgR6po&w=560&h=315

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1 SETTEMBRE 2016:FRA NOI,DI NORD A NORD:DOVE LI DANNO LI PRENDONO,LEGA CONTRO LEGA

milano.corriere.it

«Prima i nostri» in Canton Ticino Il referendum contro i frontalieri

Anna Campaniello

La polemica

Milano, 1 settembre 2016 - 07:58

Si vota il 25 settembre per chiedere una modifica alla Costituzione elvetica: precedenza ai residenti della Confederazione nelle assunzioni

Slogan. Il manifesto della campagna referendaria promossa dall’Udc

Slogan. Il manifesto della campagna referendaria promossa dall’Udc

Una mela rossocrociata e lo slogan «Prima i nostri». La guerra dei ticinesi ai frontalieri riparte da un referendum cantonale promosso dall’Udc per favorire i lavoratori elvetici rispetto a quelli provenienti da oltreconfine. Il voto è previsto per il prossimo 25 settembre. I residenti del Canton Ticino saranno chiamati a dire «sì» o «no» ad una proposta di modifica costituzionale «per la salvaguardia dell’identità ticinese, contro l’immigrazione di massa e il dumping salariale», per dirla con le parole dei promotori. La proposta dell’Udc, poi sostenuta anche dalla Lega dei Ticinesi, prevede l’obbligo, per i datori di lavoro, in caso di assunzioni di dare la precedenza ai residenti rispetto agli stranieri. Per i frontalieri si tratterebbe di un nuovo ostacolo che renderebbe più difficile il lavoro oltrefrontiera anche se, in caso di vittoria del «sì», ad attutire l’impatto dell’intervento contro i lavoratori italiani ci penserebbe almeno in parte un contro-progetto già approvato dal parlamento cantonale che smussa gli spigoli del progetto.

Già nel febbraio del 2014, con un precedente referendum, i ticinesi avevano approvato l’introduzione di contingenti per limitare il numero degli stranieri. Nonostante la vittoria del «sì», la proposta non è ancora stata applicata perché contrastata dall’Unione Europea. L’Udc però non si arrende e torna alla carica con la nuova consultazione popolare. «Promuoviamo un’iniziativa costituzionale che ponga rimedio all’attuale mancanza di protezione per i salariati ticinesi — spiegano i promotori —. Non è una battaglia partitica ma una lotta trasversale per sostenere la nostra identità e i nostri diritti; che vuole proteggerci dal dumping salariale in atto grazie al continuo aumento dei frontalieri».

1 settembre 2016 | 07:58

© RIPRODUZIONE RISERVATA

http:milano.corriere.it/notizie/cronaca/16_settembre_01/prima-nostri-canton-ticino-svizzera-referendum-frontalieri-italiani-aad2165e-6fb6-11e6-856e-2cdca5568f05.shtml

REAZIONE:FRA NOI,DI NORD A NORD,CHI A FERRO FERISCE A FERRO.........:C'E' UNA LEGA NORD CHE SE NON E' ITALIANA E' SI FIERA DELL'ITALIANITA,E UN'ALTRA SECESSIONITA CHE ALL'ITALIA DISPREZZA.LO SCONTRO MI DISPIACE PER I NOSTRI LAVORATORI.

L'ATTUALE UNIONE DI PAESI EUROPEI(EX-UE) INCIDIRA ANCORA?

https://www.youtube.com/watch?v=t1EXxpgR6po

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IL GIORNO DOPO:LA LEGA HA PERSO

-SU LA REPUBBLICA:

Milano, Bossi sui Navigli affonda i big della Lega: "Salvini e Maroni? Hanno sbagliato rotta"

Milano, Bossi sui Navigli affonda i big della Lega: "Salvini e Maroni? Hanno sbagliato rotta"

Umberto Bossi all'iniziativa della Lega (fotogramma)

Per il fondatore del Carroccio l'alleanza con Berlusconi è imprescindibile: "In questo momento ci può aiutare a vincere"

 

03 settembre 2016

Che non era contento si era capito da tempo, soprattutto dopo elezioni. Ma Umberto Bossi approfitta di una iniziativa del Carroccio per strigliare i big della Lega e tracciare una via, obbligata a suo dire: l'allenaza con Berlusconi che secondo il fondatore del partito è imprescindibile, perché "in questo momento ci può aiutare a vincere". Meglio Matteo Salvini o Roberto Maroni alla guida della Lega Nord? "Nessuno dei due - risponde secco il Senatur - hanno sbagliato la rotta tutti e due".

Bossi, in Darsena per la 'batelada', il giro in battello organizzato dal Carroccio da Trezzano sul Naviglio a Milano, attacca soprattutto il segretario: "Ha sbagliato a portare la Lega al sud - ha spiegato - ma ha già dimostrato che il sud non ti dà voti e perdi i voti del nord, non mi pare una bella trovata. Poi se anche vincessimo, per avere qualche posto in più la Lega dovrebbe creare una condizione per cui si aumentano le tasse ulteriormente al nord, e questo non va bene". Qualche nome per la guida del partito, dunque? "Non rispondo, per essere sicuro dovrei dire io. Ma in Italia, a differenza dell'Inghilterra, gli anni contano molto. In Inghilterra c'è l'accusa di razzismo per chi discrimina sulla base dell'età". E che dire di Stefano Parisi, che si è visto affidare il compito di rilanciare il centrodestra? "Dipende solo dal programma: se il programma è buono, può andare in porto".Milano, Bossi sui Navigli affonda i big della Lega: "Salvini e Maroni? Hanno sbagliato rotta"

L'arrivo in battello di Bossi

Quantoal Movimento 5 stelle, Bossi ha le idee chiare: "Se la Lega non fosse stata colpita dai magistrati con la storia falsa dei furti, loro non sarebbero potuti crescere così. E' stata la crisi della Lega a dargli spazio. E' successo che il sistema italiano ci voleva fermare e ci ha fermato utilizzando la magistratura. Loro ne hanno approfittato e sono cresciuti".

 

http:milano.repubblica.it/cronaca/2016/09/03/news/salvini_lega_maroni_bossi-147125897/?ref=HREC1-6

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REAZIONE:A CONFESSIONE DI PARTE RILEVO DI PROVE.LO DICE BOSSI.E LA LEGA NORD NON ESSISTE PIU,RESTA SOLO UNA COSTRUZIONE DELLA STAMPA SENZA  NESSUN SOSTEGNO NELLA REALTA ELETTORALE DELL'ITALIA.
SCONFITTA DALLA MAGISTRATURA?NO,DAL POPOLO ITALIANO NELLE URNE.
STORIA FALSA DAI FURTI?SE NON ALTRO,COME CHIAMERESTI L'USO DEI FONDI DELLA LEGA NORD PER SCOPI FAMIGLIARI?IO,ITALIANO,PERCHE DOVREI MANTENERE LE SPESE PAZZE DEI BOSSI CON I SOLDI CHE GLI ITALIANI TUTTI VERSIAMO PER I PARTITI E IL SOSTEGNO DELLA DEMOCRAZIA?
LUI VITTIMA DI RAZZISMO PERCHE VECCHIO?MA SHERZIAMO?UN RAZZISTA COME LUI IN GB NON POTREBBE NE MENO AFFACIARE IL NASO DALLA FINESTRA.E SE NON CHIEDETELO A SALVINI CHE E' ANDATO NELLA SCOZIA PER IL REFERENDUM SECESSIONISTA E POI IL COMICO ANTISISTEMA FARAGE(1)L'HA SCARICATO INISIEME ALLE SUE PRETESE DI "COLLEGA EUROESCETTICO DI DESTRA"
E PARLANDO DI SISTEMA:L'ITALIA NON E' MICA UN SISTEMA MA UN PAESE(MARITTIMO),IL NOSTRO!!!!!E INSISTE CON DISPREZZARE L'ITALIA,ORA LA SFIDA.
BATELADA?BELLA TROVATA IN UNA REGIONE COME LA LOMBARDIA CHE NON CONOSCE IL MARE.DOBBIAMO CONVENIRE CHE IL SENSO DELL'UMORE LO CONSERVA,PERO RIDERE DI SE STESSO PER NON FARE RIDERE NON LO SALVA DELLA "SECCA GRANDE"(LOMBARDIA),NON LI RISPARMIA  L'IMPOTENZA NAVALE.
INSOMMA HO DEDICATO PIU SPAZIO DEL NECESSARIO PER UN FANTASMA CHE TORNA DAL PASSATO SOLO PER CONSTATARE CHE LO SPECHIO NON LO RIPORTA:NE I SUOI LI DANNO ESSISTENZA.
(1)PER QUANTO PARE LA LEGA ESSERCITA SPECIALE ATTRAZIONE SUI COMICI,C'E' L'HANNO CON LA LEGA......(E ANCHE SONO IN GRADO DI SCONFIGGERLA)

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-QUALCHE GIORNO DOPO DA PONTIDA ARRIVANO NOTIZIE
-SALVINI CONTRO BOSSI,LITE IN FAMILIA:
-SU LA REPUBBLICA:
18 settembre 2016

Pontida, Salvini: “Mai più schiavi di Berlusconi””Noi non saremo più schiavi di nessuno, né di Berlusconi, né di Forza Italia”. Così Matteo Salvini dal palco di Pontida sui criteri che ispireranno possibili future alleanze. “Non faremo accordi al ribasso, non voglio tornare al 4%”

http:video.repubblica.it/edizione/milano/pontida-salvini-mai-piu-schiavi-di-berlusconi/252313/252493?ref=HRBV-1

di Francesco Gilioli e Antonio Nasso

REAZIONE:C’ERA UNA VOLTA IL MATRIMONIO BERLUSCONI -BOSSI(VERONICA LARIO) SOCI POLITICI DI BOSSI(UMBERTO)UN CLAN.POI IL DIVORZIO DI BERLUSCONI,POI IL TRAMONTO DI BOSSI,QUELLO DI BERLUSCONI E SULLE MACERIE ORA C’E SALVINI CHE DICE,CONTRARIAMENTE A QUANTO VUOLE BOSSI E BERLUSCONI NOSTALGICI DEL CENTRODESTRA UNITO,NON VOLERE TORNARE AI TEMPI DELLA LEGA 4 % ASSERVITORA DEL 16 PER CENTO DI BERLUSCONI.MA SALVINI,L’EX-COMUNISTA AMMIRATORE DI BERLINGUER PER QUI RENZI NON E’ UN TRADITORE COME CIAMPI(CI MANCHEREBBE ALTRO),NON HA FATTO MEGLIO DI QUEL 4 PER CENTO.CHE PASTICCIO DI FAMILIA”.E PER NIENTE,OGGI TUTTI LORO SONO IL PASSATO CHE NON TORNA.UN CLAN LOMBARDO SCONFITTO E DISSOLTO,ELETTORALMENTE IRRILEVANTE.

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3 SETTEMBRE 2016:FRA NOI,DI NORD A NORD,TENTAZIONI TELEOLOGICHE:DOVE LI DANNO LI PRENDONO,TERREMOTO VERSUS TERRORISMO

-SU CORRIERE DELLA SERA:

corriere.it

«Terremoto all’italiana», la vignetta scandalo di Charlie Hebdo

Antonella De Gregorio

La polemica

Milano, 2 settembre 2016 - 12:23

Nel numero in edicola satira sulla tragedia di Amatrice: lasagne e pasta per illustrare il dolore per le 300 vittime. La rete si indigna: «Io non sono Charlie».L’ambasciata: «Non ci rappresenta». Poi la precisazione: «Italiani, a costruire le vostre case è la mafia»

 

Oggi nessuno «è Charlie Hebdo». La solidarietà dopo gli attentati che hanno colpito il giornale nel gennaio del 2015 si squaglia sui social, lasciando spazio all’indignazione più viscerale. Scatenata dalla vignetta che il settimanale in edicola dedica al terremoto in Italia. Nell’immagine, intitolata «Séisme à l’italienne» («Terremoto all’italiana») le vittime del terremoto che ha sconvolto il nostro Paese vengono paragonate a tre piatti tipici della nostra cultura: «Penne all’arrabbiata», illustrato con un uomo sporco di sangue; «Penne gratinate», con una superstite coperta di polvere; mentre le lasagne sono strati di pasta alternati ai corpi rimasti sotto alle macerie.

Macabre freddure

La vignetta firmata dal vignettista Felix è pubblicata nell’ultima pagina del numero in edicola della rivista satirica, che ha in copertina una vignetta sul burkini: il «sacco di patate che unisce la sinistra». In fondo al giornale, nella pagina tradizionalmente intitolata «le altre possibili copertine», la sciagura in Italia viene affrontata con freddure tipo: «Circa 300 morti in un terremoto in Italia. Ancora non si sa che il sisma abbia gridato “Allah Akbar” prima di colpire».

shadow carousel

Charlie Hebdo torna. Terroristi, Le Pen e il Papa in copertina: «Ripartiamo!»

«Non ci rappresenta»

La polemica è esplosa. E a poco sono valse le scuse ufficiali della diplomazia d’Oltralpe. «Il disegno pubblicato da Charlie Hebdo non rappresenta assolutamente la posizione della Francia» si legge in una nota dell’ambasciata francese a Roma, che sottolinea che il terremoto del 24 agosto è «un’immensa tragedia» e rinnova le condoglianze alle autorità e al popolo italiano, al quale «ha offerto il suo aiuto».

Indignazione Su Twitter, tantissimi quelli che giudicano la vignetta «sconvolgente», «indecente», e chiedono rispetto per le vittime. C’è chi pubblica l’immagine a fianco della scritta «Io non sono Charlie». Chi commenta: «Hebdo oggi ha toppato alla grande», e «Cosa ci sia da ridere su questa vignetta poi ce lo spiegate». Ma anche chi difende la scelta («Siamo tutti Charlie finché Charlie non sfotte noi») e commenta: «Se non tocca alla pancia non è satira. È solo un disegno insignificante». Trovando, magari, più scandalosi «le interviste sceme, lo show morboso del dolore andato in scena in questi giorni». Si riapre insomma il dibattito sui confini dell’ironia. Rispetto, cattivo gusto, libertà di esprimersi, censura: ognuno in rete dice la sua. «Le vignette di #CharlieHebdo servono proprio a far indignare chi viene “colpito”. Lo fanno per lavoro, non lo scordiamo», sottolinea un utente di Twitter. Mentre un’interpretazione taccia di «analfabetismo funzionale» tutti coloro che non han capitole intenzioni degli autori della vignetta: «Edifici costruiti con la sabbia (“penne gratinées”) che quando crollano si riducono e ti riducono a strati di lasagna. Ecco i sismi all’italiana - scrive Pasquale Videtta - in cui nemmeno le scuole anti-sismiche sono tali. L’analfabetismo funzionale è quella cosa che ti fa scambiare la vignetta di Charlie Hebdo per una derisione delle vittime del terremoto e non per una denuncia politica e sociale».

La nuova vignetta: «Case fatte dalla mafia»

Spiegazione «esegetica» che sono gli stessi giornalisti della rivista francese a confermare, con un colpo a sorpresa, a poche ore dal polverone mediatico. Nel pomeriggio, dopo la valanga di contestazioni, sulla pagina Facebook ufficiale, Charlie Hebdo pubblica una vignetta «di precisazione» firmata «Coco». Vi compare una persona insanguinata sotto le macerie, come nel disegno contestato, che si rivolge al lettore: «Italiani...non è Charlie Hebdo che costruisce le vostre case, è la mafia!».

«Niente da ridere»

«È una vignetta in cui non trovo niente da ridere», ha commentato il Commissario per la ricostruzione post terremoto Vasco Errani. «Io sto vivendo questa situazione con la popolazione - ha sottolineato - e sono certo che i cittadini che stanno vivendo questa tragedia non trovino niente da dire e da ridere come me. La vignetta aumenta la sofferenza di queste persone».

«Ora le scuse»

Sconforto dal sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi: «Ma come si fa a fare della satira sui morti? La satira è satira quando fa ridere e qui mi sembra che non ci sia proprio nulla da ridere, visto che è pieno di morti». Certo Charlie Hebdo non è il primo pensiero del primo cittadino del comune sconvolto dal sisma. E per un po’ Pirozzi si è disinteressato alla questione. Ma poi, davanti ai giornalisti che lo incalzavano, è sbottato: « La satira è una cosa bella, ben venga l’ironia. Ma come si fa... qui c’è soltanto del cattivo gusto». Con lui si esprime anche la politica: «Vignetta lugubre, disumana, indegna, da rispedire al mittente», scrive in una nota la deputata Pd Vanna Iori. Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, sul suo account Facebook liquida la vicenda così: «Non fa ridere, non è sagace, non c’è neppure del “sarcasmo nero”. È solo brutta. Si vede che l’ha fatta un cretino. Mi spiace non siano riusciti più a trovare vignettisti capaci». E Michele Anzaldi (Pd), chiede scuse ufficiali: «Ci aspettiamo che la Francia, a partire dalle sue istituzioni — dichiara — prenda le distanze da una vignetta che rinnova il dolore nelle tante famiglie italiane che hanno subito il grave lutto del terremoto». Scuse che l’ambasciatore francese si è affrettato a trasmettere.

2 settembre 2016 (modifica il 3 settembre 2016 | 08:28)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

http:corriere.it/cronache/16_settembre_02/terremoto-all-italiana-vignetta-scandalo-charlie-hebdo-2be8fb84-70f4-11e6-82b3-437d6c137c18.shtml

 

-E COSI SU TITOLARE LA REPUBBLICA

:Polemica su Charlie Hebdo dopo i disegni sul terremoto

Polemica su Charlie Hebdo dopo i disegni sul terremoto

Pennac: "Idiota, ma difendo la loro libertà

"La Francia: "Non ci rappresenta"Video -Foto Le vignette di FRANCESCA DE BENEDETTI

RepTv Bartezzaghi: "Sbagliato, ma satira è libera di fare sciocchezze"

REAZIONE:ALL'INDOMANI DEGLI ATTACHI TERRORISTICI DELLO STATO ISLAMICO ALLA FRANCIA RENZI,CHE COSI FAVORISCE IL TERRORISMO,NON HA VOLUTO SOLIDARIZZARSI CON HOLLANDE NE CON I BOMBARDAMENTI  ALLEATI IN SIRIA, E QUESTE SONO LE CONSEGUENZE:QUELLO DEL TITOLO.(CHARLY HEBDO SI E' SENTITO INCORAGGIATO A DERIDERE L'ITALIA:"VEDIAMO COME CI SI SENTE SENZA SOLIDARIETA")(1)
PD:MA...QUESTA MAFIA E COSI OMNISCENTE E OMNIPOTENTE DA ESSERE OMNIPRESENTE OVUNQUE CI SIA UN QUALSIASI MALFATTO?O SI TRATTA DI UN CAPRO ESPIATORIO?
(1)-AH...CHE LONTANO SIAMO DEI TEMPI DEL G20 ALL'AQUILA  DOVE CARLA BRUNI DIVENNE LA PIU IMPORTANTE PORTATRICE DI SOLIDARIETA ECONOMICA E POLITICA AI TERREMOTATI.
-APPENDICE:TITOLARE LA REPUBBLICA:
Terremoto, architetti francesi accusano
"Calcestruzzi sbagliati e travi malmesse"
Blog di Repubblica, un faro acceso sul dopo sisma
di B. PERILLI , A. CUSTODERO e C. SANNINO. Video di M. BILLECI, foto di M. MAGGI. Videodoc di V. D'ANGELO e L. PERTICI
RepTv 24 agosto 2016, il docuvideo della tragedia

https://www.youtube.com/watch?v=c1aJHsNo_Oc&w=560&h=315

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3 SETTEMBRE 2016:E CHE FINE HANNO FATTO I MILOSEVICH?

-SU LE MONDE:

lemonde.fr

Non, Slobodan Milosevic n’a pas été « blanchi » par le Tribunal pénal international

Le Monde | 24.08.2016 à 17h49 • Mis à jour le 24.08.2016 à 18h03 | Par Adrien Sénécat

Slobodan Milosevic aurait-il été « blanchi » par le Tribunal pénal international pour l’ex-Yougoslavie (TPIY) ? L’affirmation a largement circulé sur Internet depuis le début du mois d’août, jusqu’à des sites d’information comme celui de La Dépêche du Midi, dix ans après la mort, en détention, de l’ancien dictateur, qui avait signé la fin de son procès pour les crimes commis pendant les guerres en ex-Yougoslavie des années 1990. Cette information est pourtant complètement fausse. Explications.

COMMENT LA THÉORIE EST NÉE

Tout est parti d’un article publié le 1er août sur le site Internet américain CounterPunch.org, épinglé à plusieurs reprises pour avoir véhiculé de fausses informations (il a par exemple pris un pseudo-discours de Hillary Clinton devant la banque Goldman Sachs pour un vrai en février).

L’auteur de l’article, Andy Wilcoxson, affirme tenir la preuve, passée sous silence par les médias, de l’exonération de Slobodan Milosevic par le TPIY. Il a pour cela étudié les 2 590 pages du jugement de Radovan Karadzic, l’ancien chef politique des Serbes de Bosnie condamné à quarante ans de prison pour génocide le 24 mars.

Lire aussi :   Karadzic, quarante ans de prison pour génocide

Bien qu’il ne s’agisse pas de son procès, Slobodan Milosevic a son nom cité à des centaines de reprises dans le document, et l’article de CounterPunch.org a recensé des passages « favorables » à ce dernier. Le plus direct, extrait du paragraphe 3460 du jugement, dit ceci :

« La Chambre juge qu’il n’y a pas suffisamment de preuves dans ce dossier pour constater que Slobodan Milosevic avait donné son accord au plan commun qui visait à expulser définitivement les Musulmans et les Croates de Bosnie du territoire revendiqué par les Serbes de Bosnie. »

Cette présentation des faits a, depuis, été reprise par le site prorusse Russia Today, des sites d’extrême droite comme Breizh Info ou Egalité et Réconciliation et, plus surprenant, des sites d’information comme celui de La Dépêche du Midi. Des contributeurs de Wikipedia se sont même appuyés sur l’article du quotidien local pour ajouter l’« information » à la page de Slobodan Milosevic sur l’encyclopédie collaborative.

POURQUOI C’EST FAUX

Il suffit pourtant de se plonger dans le jugement pour comprendre qu’il s’agit en fait d’une présentation sélective des faits. Par exemple, si on lit le paragraphe 3460 du jugement dans son intégralité, on s’aperçoit que le texte incrimine également Slobodan Milosevic :

« La Chambre rappelle qu’il [Slobodan Milosevic] a partagé et approuvé l’objectif politique de l’accusé [Radovan Karadzic] et de l’état-major serbe de préserver la Yougoslavie et d’empêcher la séparation ou l’indépendance de la Bosnie-Herzégovine et coopéré étroitement avec l’accusé pendant cette période. La Chambre rappelle également que Milosevic a fourni une assistance sous la forme de personnel, de provisions et d’armes aux Serbes de Bosnie pendant le conflit. »

Passer sous silence un tel préambule à « l’exonération » de Slobodan Milosevic en dit long sur la méthode employée par le site américain pour appuyer son argumentaire.

Le procès de Karadzic n’était pas celui de Milosevic

L’autre tour de passe-passe de cette théorie visant à nier les crimes de l’ancien dictateur, c’est d’essayer de présenter le jugement de Radovan Karadzic comme étant celui de Slobodan Milosevic. Le nom de ce dernier a beau apparaître à de nombreuses reprises dans le dossier, de par ses fonctions de l’époque, ce n’est jamais lui que le terme « accusé » désigne dans le jugement.

Sollicité par Le Monde, le TPIY est catégorique :

« Le Tribunal n’a fait aucune détermination de culpabilité à l’égard de Slobodan Milosevic dans son verdict à l’encontre de Radovan Karadzic. En effet, Slobodan Milosevic n’a pas été inculpé ou accusé dans l’affaire Karadzic. Le fait qu’une personne se trouve être, ou non, membre d’une entreprise criminelle commune dans une affaire dans laquelle elle n’a pas été accusée n’a pas d’impact sur son propre cas ou sa propre responsabilité pénale. »

« Aucune conséquence sur l’affaire distincte qui concerne Slobodan Milosevic. »

Ainsi, seule une sous-partie de dix des quelque 2 500 pages du document est directement consacrée à Milosevic, dans une sous-section destinée à mettre en perspective la part de l’accusé Radovan Karadzic avec celle des autres membres de « l’entreprise criminelle commune » qui a meurtri la Bosnie de 1992 à 1995. Difficile de prétendre qu’un si court extrait, majoritairement basé sur des conversations entre Slobodan Milosevic et Radovan Karadzic, suffirait à explorer la longue liste des crimes pour lesquelles l’ex-dictateur avait été inculpé.

Malgré ces faits, Andy Wilcoxson a écrit un deuxième article, publié le 9 août sur son site Slobodan-Milosevic.org, où il affirme que « les charges contre Milosevic et Karadzic sont inexorablement liées ». Preuve, selon lui, que les extraits du jugement du deuxième qu’il a repérés exonèrent bien le premier.

Là aussi, la réponse du TPIY est ferme : « Non. Le procès contre Radovan Karadzic était seulement le sien, et n’a donc aucune conséquence sur l’affaire distincte qui concerne Slobodan Milosevic. »

Le procès de l’ex-dictateur a été officiellement clos mardi 14 mars 2006, trois jours après sa mort. Les statuts du TPIY ne permettent en effet pas de tenir un procès en l’absence prolongée d’un accusé. « Nous exprimons nos regrets pour sa mort et nous regrettons également que son décès le prive lui, ainsi que les autres parties concernées, d’un jugement sur les charges qui lui étaient reprochées », avait déclaré le juge Patrick Robinson, après plus de quatre ans de procédure.

http:lemonde.fr/les-decodeurs/article/2016/08/24/non-slobodan-milosevic-n-a-pas-ete-blanchi-par-le-tribunal-penal-international_4987414_4355770.html

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3 SETTEMBRE 2016:NO AL G20

-TITOLARE CORRIERE DELLA SERA:

IL SUMMIT

Clima, prima del G20 Stati Uniti e Cina ratificano l’accordo di Parigi video

Storica decisione a poche ore dal summit di Hangzhou.
Stati Uniti e Cina sono responsabili del 38% delle emissioni
Il trattato di Giovanni Caprara

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REAZIONE:IL G20 E' STATO VOLUTO E IDEATO DA SARKOZY PER METTERE UN ARGINE ALLE PRETENSIONI PANEUROPEE DELL'ASSE BERLUSCONI-PUTIN E CONTRO IL NEOLIBERALISMO ECONOMICO MA OGGI CON IL RIDIMENSIONAMENTO DI BERLUSCONI PER PARTE DEL GOLPISMO RENZISTA E L'AVVENIMENTO DI HOLLANDE ,UNO CHE HA MOLLATO COME RENZI E LA MERCKEL ALLE PRETENSIONI NEOLIBERALI(LA LEGGE SUL LAVORO E L'INVESTIMENT GRADE FAVORITO SENZA CONTROLLI SERIE CON MOLTE ECONOMIE EVASORE),COSI COME IL CAMBIAMENTO IN MOLTE DELLE ECONOMIE EMERGENTI CHE SI SONO AVVICINATI AL NEOLIBERALISMO AD ESSEMPIO IL BRASILE DEL GOLPISMO COSTITUZIONALE,L'ARGENTINA DI MACRI,L'INDIA(I MARO IN CAMBIO DI NADELLA?)E LA PROPIA CINA(COMPRARE IL MILAN?);NON HA PIU SENSO:SI DEVE DISSOLVERE.

PD:PENSIAMO ANCORA COME IL MONDO HA CAMBIATO:L'UNIONE EUROPEA NON ESSISTE PIU E IL PANAMA PAPERS HA MUTATO LA PERCEZIONE DEGLI ATTUALI GOVERNANTI:SONO COINVOLTI BERLUSCONI,PUTIN,IL PRESIDENTE CINESE,MACRI,RENZI E TANTI ALTRI VERTICI DELLE NAZIONI INTEGRANTI.E NON ULTIMO PENSARE AL FATTO CHE OBAMA ORMAI E' ALLA FINE DEL SUO PERIODO E NON E' SCONTATO LA VITTORIA DI HILLARY CLINTON,ANZI.....

INSOMMA,IN QUESTO CONTESTO IL G20 NON HA PIU AUTORITA NE MORALE NE POLITICA NE ECONOMICA.

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8 STTEMBRE 2016:NO ALLA VIOLENZA POLITICA (APELLO NUOVA ERA)

-SU LA REPUBBLICA:
Candidato repubblicano a una giornalista: “Mi auguro tu venga violentata”

Mike Krawiz, in corsa per il municipio di Deptford, ha insultato Olivia Nuzzi per un post su Facebook sperando in un suo stupro
di VERONICA DI NORCIA
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Stampa
07 settembre 2016
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Candidato repubblicano a una giornalista: “Mi auguro tu venga violentata”

Candidato repubblicano a una giornalista: "Mi auguro tu venga violentata"
Olivia Nuzzi
“Spero tu venga stuprata da un profugo siriano”, “Mi auguro che tu venga violentata oggi”. Sono i commenti che hanno fatto impallidire Olivia Nuzzi, giornalista del Daily Beast di origini italiane, divenuta bersaglio di una violentissima campagna su Facebook. Insulti, slogan sessisti, violenza verbale gratuita contro la giornalista colpevole di aver condiviso sul social network un articolo sulla fine del matrimonio tra Donald Trump e la sua ex moglie Marla Maples. A scrivere i commenti Mike Krawiz, in corsa con i repubblicani per un seggio nel municipio di Deptford, nel New Jersey. Krawiz è noto per essere da sempre un sostenitore del candidato repubblicano alla Casa Bianca ed è stato già più volte protagonista di violente polemiche su Facebook. In particolare, a infastidire il candidato, sarebbe stata la nota di Nuzzi aggiunta al post dell’articolo, in cui la giornalista ha espresso perplessità nei confronti dei finanziatori di Trump. I commenti misogini sono stati poi diffusi da Nuzzi sui social. Immediata la risposta indignata delle associazioni femministe del New Jersey. Ed è polemica all’interno dello stesso partito repubblicano locale.

“Il mio account è stato hackerato” ha dichiarato Krawiz “Non sono stato io a scrivere quei commenti, non seguo il Daily Beast perché è un giornale del partito democratico e non mi interessano certe storie, quel commento potrebbe essere opera di qualcuno della sezione locale che vuole ostacolare la mia corsa al seggio, oppure di qualche membro del partito democratico di Deptford”. Una difesa a cui hanno creduto in pochi. La giornalista infatti sostiene che non ci sia stato alcun hackeraggio visto che Krawiz le rivolge offese di quel genere da circa un anno e pensa sia impossibile che in dodici mesi non si sia mai accorto che qualcun altro scrivesse al posto suo.

Il repubblicano ha contestato l’affermazione di Nuzzi, dicendo che molti utenti Facebook che risultano suoi amici non sono nella sua cerchia di conoscenze reali, e che soltanto un hacker avrebbe potuto chiedere loro l’amicizia.

Il partito repubblicano di Deptford non ha una posizione unanime sulla vicenda. Un candidato che sta correndo per lo stesso seggio di Krawiz, Joanne Priga, ha provato a difendere il collega: “Sono certo che non possa essere Mike a parlare in quel modo”. Di tutt’altro avviso Bob Weller, presidente della sezione repubblicana di Deptford: “Se Krawiz non si dimette, saremo noi a tirarlo fuori dai giochi”.

Non è la prima volta che uno dei sostenitori di Trump viene accusato di molestie o offese verso una donna. Di recente, ha fatto scalpore il licenziamento di Roger Ailes, dirigente
della Fox e amico intimo del miliardario newyorkese, accusato di molestie sessuali nei confronti di Gretchen Carlson, ex presentatrice di punta del canale tv.
Tags:

Argomenti:
elezioni americane 2016
partito repubblicano
facebook

Protagonisti:
donald trump
Olivia Nuzzi
Mike Krawiz

© Riproduzione riservata
07 settembre 2016

http:repubblica.it/esteri/2016/09/07/news/candidato_repubblicano_ad_una_giornalista_mi_auguro_che_tu_venga_violentata_-147315542/?ref=HREC1-30

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REAZIONE:NO ALLA VIOLENZA PARTITISTICA SULLA GIORNALISTA DEI NEW MEDIA
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9 SETTEMBRE 2016:RENZI HA CADUTO(LO STUPIDARIO DI L’ESPRESSO)
-SU L’ESPRESSO:Stupidario
La telenovela M5S e la caduta di Renzi
Palazzo, tutto il peggio della settimana
E poi le vacanze delle onorevoli di Forza Italia, i raffinati commenti di Alfano e Gasparri e l’amore di Emilio Fede. Anche questa settimana non sono mancate le dichiarazioni assurde. Leggetele tutte e votate la vostra preferita
di Wil Nonleggerlo
-LO STUPIDARIO DI RENZI:
Quante stelle dai?

Matteo Renzi

L’Independent narra le gesta del premier in quel del G20 cinese (via Corriere)

“Un atto di sublime ironia”. Con queste parole l’Independent di Londra chiude il racconto di un insolito episodio accaduto durante il G20 di Hangzhou e che avrebbe visto come protagonista il premier Matteo Renzi. Il leader italiano sarebbe CADUTO ROVINOSAMENTE A TERRA dopo aver tentato di SCALCIARE UN GROSSO PESCE che all’improvviso era saltato sulla barca su cui viaggiavano i leader mondiali.

06-set-16

voto medio: 4.10 | numero di voti:21

82%

http:espresso.repubblica.it/palazzo/2016/09/09/news/telenovela-m5s-caduta-renzi-peggio-della-settimana-1.282432?ref=HRBZ-1

REAZIONE:OLTRE LA CADUTA SUL G20 C’E’ DA DIRE  CHE SECONDO ME CON IL BREXIT,LA CADUTA DI CAMERON E DOPO CHE CON LUI CESSI ANCHE IL NEOLIBERALISMO CHE LO CORTEGGIAVA ,SIAMO IN VIA DI UN REASETTO DI TUTTO L’ARCHITRAVE POLITICO,GEOSTRATEGICO ED ECONOMICO MONDIALE DOVE LA COMMONWEALTH AVRA UNA POSITIVA RIVALUTAZIONE.

 

-LO STUPIDARIO DEL SUPER-MINISTRO
Quante stelle dai?

Angelino Alfano

Il ministro dell’Interno in merito alla vignetta di Charlie Hebdo sui morti del terremoto in Centro Italia

“Noi abbiamo pianto i loro morti, loro hanno riso dei nostri. Avrei un suggerimento su dove devono infilarsi quella matita…”

03-set-16

66%
 
voto medio: 3.31 | numero di voti: 83

REAZIONE:COMMOVENTE ESTERNAZIONE DI TELEOLOGICA FEDE PANTEISTA

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-LO STUPIDARIO DI SALVINI

Quante stelle dai?

Matteo Salvini

Il leader leghista su Twitter

“Se il governo non blocca l’invasione in corso, gli italiani saranno presto costretti a difendersi e farsi giustizia da soli”

31-ago-16

91%
 
voto medio: 4.53 | numero di voti: 113

REAZIONE:LA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA HA DATO L’OK ALL'”INVASIONE IN CORSO”,LA LEGA,RENZI MEDIANTE,NON HA ANCORA ABOLITO IL REATO DI CLANDESTINITA:CHI PRENDERA I FUCILI CONTRO GLI IMMIGRATI?

-domenica 11 settembre 2016

11 SETTEMBRE 2016,ORA ITALIANA 10.29:IO,ORA,SELFIE

http://cianciminotortoici.blogspot.com.uy/2016/09/11-settembre-2016ora-italiana.html

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