25 settembre 2016

Ticino, stretta sui lavoratori italiani: al referendum anti-frontalieri vince il sì

Il Canton Ticino ha dato un nuovo duro segnale di insofferenza, nei confronti degli immigrati, segnatamente dei frontalieri italiani, approvando, oggi, l’articolo costituzionale “Prima I nostri”, che invita a privilegiare, nelle assunzioni, la manodopera indigena. Una proposta dell’Udc, il partito di destra che è il più votato, a livello svizzero. Il cui presidente ticinese, Piero Marchesi, commentando il 58% di sì con cui l’elettorato l’ha accolta, ha affermato che “ora è chiaro che gli interessi del Ticino devono prevalere su quelli dell’Unione Europea”.

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Il che significa, in soldoni, un bel no alla libera circolazione delle persone, peraltro già bocciata, dalla maggioranza degli svizzeri, il 9 febbraio di due anni fa ma, finora, rimasta inattuata, per la difficoltà di rinegoziare un accordo con Bruxelles. Il che, verosimilmente, succederà, pure, con l’articolo costituzionale “Prima I nostri”. Anche perché, dopo Brexit, l’Ue ha messo, ulteriormente in lista d’attesa, il dossier elvetico.

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 Paolo Gentiloni
 @PaoloGentiloni

#Ticino Referendum anti frontalieri non ha per ora effetti pratici Ma senza libera circolazione delle persone rapporti Svizzera-UE a rischio

18:37 – 25 Set 2016

Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni avverte però la Svizzera. “Il voto non ha per ora effetti pratici. Ma senza libera circolazione delle persone i rapporti tra Svizzera e Ue sono a rischio” scrive su Twitter.

Dal canto suo, a risultato acquisito, il Governo ticinese ha segnalato la “difficoltà di applicazione dell’iniziativa Udc, a causa dell’armonizzazione con le leggi federali”. Fatto sta che la maggioranza dei ticinesi, avendone l’occasione, ha segnalato, una volta di più, la propria insofferenza verso gli oltre 60mila frontalieri italiani che, quotidianamente, attraversano il confine per recarsi a lavorare in Svizzera.

L’accusa principale è nei loro confronti è di rubare il lavoro ai residenti, sovente con fenomeni di dumping salariale. Anche se, proprio di recente, un imprenditore vicino all’Udc, Alberto Siccardi, titolare di un’azienda che produce ed esporta protesi in tutto il mondo, ha avuto parole dure, sul Corriere del Ticino di Lugano, contro la disponibilitá dei suoi concittadini, soprattutto giovani, a sacrificarsi per un lavoro. “Spesso – ha denunciato – dimissionano o rifiutano un posto di lavoro per ragioni infondate o strumentali, preferendo la disoccupazione”. Sia come sia dopo il voto di oggi i frontalieri si sentiranno ancora di più mal sopportati. In un Cantone, oltretutto, a maggioranza leghista, che apprezza gli stranieri esattamente come il lombardo Matteo Salvini ama i migranti.

“Ce l’aspettavamo, anzi è già tanto che la percentuale non è stata più alta, c’è troppo un clima di malessere oltreconfine”. È il commento di Eros Sebastiani, presidente dell’Associazione Frontalieri Ticino, sede a Varese, dalla cui provincia arrivano circa 25mila dei lavoratori che vanno a lavorare nel cantone svizzero. Altri 22mila arrivano dal comasco e il resto tra il Lecchese, la Valtellina, il Verbano-Cusio-Ossola in Piemonte, e in minore percentuale da altre zone del centro Italia.

“Ho già ricevuto molte telefonate preoccupate di lavoratori che mi hanno chiesto ‘ma che succede domani? non ci fanno passare?’ – ha raccontato Sebastiani -. La prima cosa da precisare è che domani non accadrà proprio nulla, perché quella è stata solo una consultazione per sollecitare Berna a fare qualcosa, ma dubito che si arriverà mai ad una legge vera e propria come richiesto dal testo della consultazione”. “Quello che non è da sottovalutare però – ha aggiunto – è che questi risultati sono il sintomo di un clima che potrebbe diventare esplosivo, purtroppo ci sono davvero delle situazioni che esasperano gli animi, come i casi di tanti lavoratori stranieri, non dico italiani, che accettano di lavorare per paghe bassissime”.

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http:repubblica.it/esteri/2016/09/25/news/referendum_svizzera_il_ticino_approva_la_legge_anti-frontalieri-148505010/?ref=HREC1-8