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FAITES INTERNES 1:CONTINUATION 340

11 Septembre 2015 , Rédigé par Dott.GIUSEPPE CIANCIMINO TORTORICI

11 SETTEMBRE 2015:DIVORZIO

MercoPress. en Español
Montevideo, September 11th 2015 - 08:26 UTC

Pope Francis makes substantial changes to marriage annulment procedures

Francis said the procedures needed to be speeded up so that Catholics who sought annulments should not be “long oppressed by darkness of doubt”

Pope Francis, making the most substantial changes to Catholic marriage annulment procedures in centuries, on Tuesday radically simplified them and said bishops should give greater help to divorced couples.

TRADUZIONE:Papa Francesco apporta modifiche sostanziali alle procedure di annullamento del matrimonio
Francesco ha detto che le procedure necessarie per accelerare in modo che i cattolici ne avessero chiesto annullamenti non dovrebbero essere "a lungo oppressi dalle tenebre del dubbio"
Papa Francesco, sfruttando al massimo modificazione sostanziale di procedure di annullamento del matrimonio cattolico nei secoli, il Martedì loro radicalmente semplificato e ha detto che  i vescovi dovrebbero dare maggiore aiuto alle coppie divorziate.

https://youtu.be/_wGhVoqpHbI

https://youtu.be/Y-cBvH3m_F8

 

12 SETTEMBRE 2015:MAGNA GRECIA,BUONE NOTIZIE

-GOOGLE NEWS,SU IL SOLE 24 ORE

ilsole24ore.com
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Il Sud traina la crescita delle esportazioni, difficoltà a Nord-Est
Vincenzo Chierchia
 

La ripresa degli scambi con l’estero è trainata dal Mezzogiorno. Nel secondo trimestre del 2015, rispetto ai tre mesi precedenti – sottolinea una nota Istat – le vendite di beni sui mercati esteri sono in forte aumento per le regioni centrali (+5%) e per quelle meridionali e insulari (+5,7%). Un incremento congiunturale si rileva anche per le regioni nord-occidentali (+2,1%) mentre per quelle nord-orientali (-1,5%) si registra invece una contenuta flessione.

Segnali positivi – prosegue l’Istat -si rilevano anche dal confronto dei primi sei mesi del 2015 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con l’Italia meridionale (+7,0%) che registra la crescita dell’export più ampia. Anche nella ripartizione nord-orientale (+6,0%) l’incremento è superiore alla media nazionale (+5,0%). Le ripartizioni nord-occidentale (+4,7%) e centrale (+4,3%) sono comunque in espansione, mentre per le regioni dell’Italia insulare si rileva una contrazione delle vendite all’estero (-2,9%). Tra le regioni che forniscono un contributo rilevante alla crescita tendenziale dell’export nazionale nel primo semestre del 2015 si segnalano: Piemonte (+9,6%), Veneto (+7,3%), Lombardia (+2,6%), Lazio (+14,4%) ed Emilia-Romagna (+4,4%). Per contro, le regioni che contribuiscono negativamente alla crescita dell’export nazionale nel primo semestre 2015 sono Sicilia (-8,2%), Marche (-2,8%) e Molise (-3,3%).
L’aumento delle esportazioni di autoveicoli da Piemonte, Basilicata, Emilia-Romagna e Lombardia e di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici dal Lazio spiega per un terzo l’incremento dell’export nazionale nel primo semestre del 2015. Nello stesso periodo, la contrazione delle vendite di prodotti petroliferi raffinati dalla Sicilia, di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti, da Lombardia e Puglia e di macchinari e apparecchi n.c.a. dalla Toscana contribuisce a frenare l’export nazionale per quasi un punto percentuale. Nel primo semestre del 2015, le province che contribuiscono in misura più marcata a sostenere le vendite nazionali sui mercati esteri sono Torino, Potenza, Vicenza e Latina. Il calo delle vendite all’estero dalle province di Siracusa, Massa-Carrara, Pavia e Ascoli Piceno contribuisce invece a rallentare la crescita dell’export nazionale.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2015-09-11/il-sud-traina-crescita-esportazioni-difficolta-nord-est-115801.shtml?uuid=ACTBhxv

Commenti (1)

Il SUD è sempre stato sfruttato dal sistema Italia, specialmente la mia Sicilia, infatti un altro paese ha pensato me, essendo nato e cresciuto in Germania.

Mi dispiace che le attuali generazioni devono subire le stesse sorti dei miei.

Posso parlare per la Sicilia, 5 milioni di abitanti, la gente si alza la mattina e lavora, non può fare altrimenti, non esiste un reddito di cittadinanza come in Germania, ci sta il turismo, l’esportazione di artigianato e prodotto da agricoltura. Nel catanese la potenzialità è elevata.

Noi siciliani non abbiamo bisogno del Nord, sopratutto non abbiamo bisogno di essere chiamati terroni, come succede dal 1861. Questo matrimonio con l’Italia è fallito..
W la Sicilia indipendente

erapaglia

11-09-2015 15:15:19

REAZIONE:CHE NON ABBIAMO BISOGNO DELLA LEGA NORD NON E’ MISTERO E L’HO SEMPRE DETTO,ANZI.CHE LA LEGA PERVERTE LA VERITA,L’HO SEMPRE DETTO.CHE IL SUD HA UN BUON RAPPORTO  CON IL RESTO DEL MONDO E’ EVIDENTE E I SUOI ABITANTI MALGRADO IL PROVINCIANISMO MONTANARO DEI LEGHISTI PRETENDE DIFFAMARLI  E/O CRIMINALIZARE,ALL’ESTERO SONO APREZATE SENZA I PREGIUDIZI NOSTRANE.MA NON OCCORRE ALIMENTARE DIVISIONI:L’ITALIA E’ UNA SOLA.CI BASTA L’AUTONOMIA, ANCHE IL NORD APPARTIENE ALLA NOSTRA ITALIA.

 

13 SETTEMBRE 2015:COMMANDI RICCA

-TITOLARE CORIERE DELLA SERA:

Papa: "Far crescere economia dell'onestà  Il Capitale non comandi sugli uomini"   vd

Papa: “Far crescere economia dell’onestà

Il Capitale non comandi sugli uomini” vd

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REAZIONE:COMMANDI LA FINE DEL MONDO.COMMANDI BATTISTA RICCA, VENUTO DALLO STESSO POSTO DI LUI,”DALLA FINE DEL MONDO” A DETTA SUA.

BATTISTA RICCA,IL PRETE DEGENERATO NOMINATO ALLA PRESIDENZA DELLO IOR NEL SUO PRIMO ATTO DI GOVERNO VATICANO E POI SFRATTATO E CHE AVEVA FATTO IL SUO LASCIVIO “MINISTERO” PER MOLTI ANNI IN URUGUAY.E PROPIO LI ABBIAMO APPRESO LO SCANDALO GAY DELLA SUA DISSOLUTA VITA PRIVATA.

IL POSTINO?NON SUONA PER LUI.BATTISTA RICCA NON E’ LA BUONA NOVELLA.

MA….,CHI SONO IO PER DIRE QUESTE COSE AL SANTO PADRE….?NESSUNO,MA….CASO MAI NON SI LA PRENDA CON IL POSTINO SE LE NOVELLE NON  SONO DEL SUO GRADIMENTO.

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13 SETTEMBRE 2015:L’UOMO DELLA STELLA MONTANTE

-SU LE MONDE:lemonde.fr

« Homo naledi » : pourquoi la communauté scientifique s’interroge


Homo naledi : pourquoi il interroge la... por lemondefr

http://www.dailymotion.com/video/x36ciug_homo-naledi-pourquoi-il-interroge-la-communaute-scientifique_news

Le paléontologue Lee Berger a découvert dans une grotte d’Afrique du Sud des restes fossiles qu’il attribue à une nouvelle espèce du genre humain, Homo naledi.

La communauté scientifique reste perplexe face à cette découverte, et les hésitations demeurent quant à l’espèce exacte de cet hominidé. Pourquoi ces ossements suscitent-ils autant de questions ? Réponse avec Hervé Morin, responsable du cahier « Sciences et médecine » au Monde.

Le Monde.fr

lemonde.fr
http://www.lemonde.fr/paleontologie/video/2015/09/11/homo-naledi-pourquoi-la-communaute-scientifique-s-interroge_4753590_1650762.html
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REAZIONE:RIVOLUZIONARIA SCOPERTA SCIENTIFICA
-LA NOTA COMPLETA:
« Homo Naledi », une découverte qui laisse perplexe

LE MONDE | 10.09.2015 à 17h20 ,Mis à jour le 11.09.2015 à 21h05 | Par Hervé Morin

Lee Berger jubile. Ce paléontologue américain, rattaché à l’université de Witwatersrand, à Johannesburg, mal-aimé de nombre de ses collègues, leur vole la vedette. Il a mis la main, dans une grotte d’Afrique du Sud, sur des restes fossiles qu’il attribue à une nouvelle espèce du genre humain, Homo naledi. Mais la façon dont il met en scène sa trouvaille – avec l’appui du National Geographic, un documentaire télévisé déjà bouclé, une sculpture de ce cousin putatif prête à entrer au musée, etc. – risque d’aggraver sa réputation de chercheur médiatique.

Le choix de la revue où est décrit Homo naledi est aussi un sujet de perplexité chez les spécialistes : eLife, diffusée en libre accès, n’a pas le statut de grands journaux comme Science ou Nature, où une telle découverte aurait pu naturellement trouver sa place. Mais c’est surtout l’absence de datation pour les restes présentés qui complique l’appréciation de ces fossiles. « Cela peut devenir une découverte très importante, mais c’est l’âge géologique qu’on pourra attribuer à ces spécimens qui le dira », commente Michel Brunet, découvreur de Toumaï (7 millions d’années), au Tchad. En attendant, estime-t-il, on se trouve face à une situation, « ultraclassique » en paléontologie humaine, d’évolution dite « en mosaïque » : des individus qui présentent un mélange de caractères modernes et archaïques, avec différentes parties du squelette semblant appartenir à des âges évolutifs distincts.

Un corps évoquant l’humain moderne, un crâne d’australopithèque

En l’occurrence, H. naledi possède des pieds modernes, des mains qui le sont aussi, hormis des phalanges courbes adaptées pour grimper aux arbres, tout comme le sont ses épaules. Ses dents, primitives, sont petites, ce qui suggère qu’il avait une alimentation énergétique – et pas seulement constituée de végétaux supposant d’être équipé de larges dents broyeuses de fibres. Ne dépassant pas 1,5 mètre de haut, il était doté d’un crâne d’un volume réduit. En résumé, un corps évoquant des humains modernes de petite taille et un crâne plus proche de celui des australopithèques. Codécouvreur de l’australopithèque Lucy en Ethiopie, en 1974, Yves Coppens estime que « l’Homo en question n’est, bien sûr, pas un Homo, avec la petite tête qu’il a, mais un australopithèque de plus, de même qu’il y a eu de nombreuses espèces différentes de cochons, d’éléphants, d’antilopes, en fonction des variations du climat et des niches écologiques. » Tim White (université de Californie, Berkeley), codécouvreur de Lucy, y voit plutôt « une forme primitive d’Homo erectus, un fossile décrit dans les années 1800 », rapporte le Guardian.

S’il est trop tôt pour statuer sur le statut exact d’Homo naledi et sur sa place dans l’arbre de famille très buissonnant des hominidés, il n’en est pas moins inédit en Afrique par le nombre de restes fossiles disponibles : plus de 1 500 ossements attribués à une quinzaine d’individus de tous âges et des deux sexes. Bien d’autres pourraient suivre. Les conditions de découverte et de collecte elles-mêmes, détaillées dans National Geographic, qui a financé les fouilles, sont assez uniques : en octobre 2013, deux jeunes spéléologues s’aventurent dans la grotte dite « Etoile montante », explorée depuis les années 1960, à une cinquantaine de kilomètres au nord-ouest de Johannesburg. Grâce à leur petit gabarit, Steven Tucker et Rick Hunter se faufilent d’abord par un conduit si étroit qu’il faut y progresser « comme Superman » – un bras collé le long du corps, l’autre tendu vers l’avant. Ils escaladent ensuite une paroi et tombent par hasard sur une fissure qui les mène dans une chambre sur le sol de laquelle sont éparpillés des ossements, dont une mâchoire.

Coupe de la grotte "Rising Star" où les fossiles d'"Homo naledi" ont été retrouvés (à paraître dans le numéro d'octobre du "National Geographic").

 

Coupe de la grotte “Rising Star” où les fossiles d’”Homo naledi” ont été retrouvés (à paraître dans le numéro d’octobre du “National Geographic”). Jason Treat, National Geographic, Source: Lee Berger, Wits

Ils décident de montrer leurs photos à Lee Berger, dont ils savent qu’il est l’un des « chasseurs d’os » de cette zone d’Afrique du Sud, qui a déjà livré nombre de fossiles, au point d’avoir été baptisée « berceau de l’humanité » par l’Unesco. Lee Berger, qui, en 2008, avait mis au jour Australopithecus sediba, perçoit immédiatement la portée de la découverte, mais sa stature imposante lui interdit d’accéder au site. Qu’importe, il passe une annonce sur Facebook pour recruter des paléontologues filiformes et non claustrophobes. Six femmes seront finalement retenues, qui dégageront les fossiles pendant que Berger dirige les opérations d’un village de tentes installé en surface par le biais d’un réseau vidéo.

L'anthropologue Marina Elliott (à gauche) et la paléontologue Ashley Kruger ont fait partie des six "astronautes souterrains" suffisamment filiformes pour fouiller le site où a été découvert "Homo naledi".  (photo extraite du numéro d'octobre du "National Geographic".)

 

L’anthropologue Marina Elliott (à gauche) et la paléontologue Ashley Kruger ont fait partie des six “astronautes souterrains” suffisamment filiformes pour fouiller le site où a été découvert “Homo naledi”. (photo extraite du numéro d’octobre du “National Geographic”.) Elliot D L Ross

Pour l’étude des fossiles, l’Américain, qui souhaite publier rapidement ses résultats, décide de doper ses capacités d’analyse grâce à une procédure inédite : il invite une trentaine de jeunes chercheurs à Johannesburg pour une session marathon de six semaines, encadrée par une vingtaine de chercheurs seniors.

Leurs efforts laissent cependant de nombreuses questions encore irrésolues. L’âge, tout d’abord, inconnu, qui permet toutes les spéculations – Lee Berger, qui a par le passé fait quelques bourdes dans ce domaine, a raison d’être prudent. Mais aussi les conditions dans lesquelles tous ces hominidés ont pu se retrouver au plus profond d’une grotte aujourd’hui quasi inaccessible. Parmi les ossements, on n’a exhumé que quelques restes d’oiseaux ou de rongeurs. Ce n’est pas un carnivore qui aurait rapporté ses proies dans son antre – du reste, les fossiles ne portent pas de marques de dents. Dans d’autres grottes, les ossements ont été transportés et regroupés par les eaux de ruissellement. Cela ne semble pas être le cas ici.

Lee Berger et ses collègues font donc l’hypothèse que les corps ont été transportés là par leurs contemporains, qui auraient pu, à la lueur de torches, pratiquer une forme d’inhumation – un soin apporté aux défunts et un intérêt pour l’au-delà documentés uniquement à ce jour pour Homo sapiens et, dans des cas plus discutés, pour Homo neanderthalensis ou des prénéandertaliens. Mais de l’hypothèse à la preuve, le chemin risque d’être encore long. A moins qu’il ne s’agisse d’une impasse. Là encore, Yves Coppens penche pour une explication moins spectaculaire : « Ils ont été pris dans un piège naturel. »

Lire aussi : Dans les pas de Little Foot, dans le berceau de l’humanité

http://www.lemonde.fr/paleontologie/article/2015/09/10/homo-neladi-un-mysterieux-cousin-d-afrique-du-sud_4751937_1650762.html

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13 SETTEMBRE 2015:ALTRE STELLE

-SU LA REPUBBLICA:

''Le stelle non tremano'' Torna Dolcenera  -   Il bodypainting

 

REP TV / ANTEPRIMA
”Le stelle non tremano”
Torna Dolcenera – Il bodypainting
 

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https://youtu.be/n2Sqz7z3szU

 

14 SETTEMBRE 2015:REFERENDUM A CONFRONTO,CAMERON NON VUOLE STACCARSI DELL’UE NE LA SCOZIA DELL’EUROPA

SOTTO TITOLO:IL GATTOPARDISMO DI CAMERON E L’INEVITABILE NUOVO REFERENDUM SEPARATISTA SCOZZESE

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2 NOTE DI IL MESSAGGERO SU MICROSOFT NOTIZIE

-NOTA 1:

 

 

 Scozia, i nazionalisti ci riprovano: pronto nuovo referendum sull’indipendenza dopo la sconfitta di un anno fa
 
 
di Antonio Bonanata
È passato un anno esatto dal referendum che ha rischiato di spaccare il Regno Unito e fare della Scozia una nazione indipendente (dopo due secoli di unione – per alcuni, sottomissione – a Londra). Ma c’è già chi torna a parlare di un secondo tentativo per i separatisti di agguantare la vittoria sfiorata nel 2014.
In questi dodici mesi il premier scozzese Alex Salmond (a capo dell’SNP, lo Scottish National Party), battutosi più di tutti per promuovere la consultazione popolare, si è dimesso, cedendo il posto a Nicola Sturgeon, che – a dispetto del nome – è una donna, ed anche molto combattiva.I conservatori di David Cameron, smentendo i pronostici della vigilia, hanno rivinto le elezioni, assicurandosi una solida maggioranza alla Camera dei comuni. I laburisti, portarti alle urne da Ed Miliband, hanno da ieri un nuovo leader, quel Jeremy Corbyn che promette di portare il Labour su posizioni pre-Blair, e quindi a sinistra della sinistra.
Insomma, tutto è cambiato dal 18 settembre 2014, quando oltre due milioni di scozzesi, il 55,3 per cento dei votanti, rispose «no» alla domanda “La Scozia dovrebbe essere un paese indipendente?”.

 

Ecco perché l’attuale leader dell’SNP (e premier) Sturgeon dichiara che i tempi sono maturi per un (possibile) secondo referendum sull’indipendenza della Scozia: lo si deciderà nel 2016. Piccola nota a margine: entro il 2017 si celebrerà un altro referendum, quello sulla permanenza del Regno Unito nell’Unione europea, che il premer (rieletto) David Cameron ha promesso da tempo, facendone uno dei cavalli di battaglia dell’ultima campagna elettorale.

Sembra, insomma, che una febbre referendaria abbia contagiato l’isola britannica. E le intenzioni dello Scottish National Party vanno esattamente in questa direzione, nonostante la precisazione del primo ministro Sturgeon che l’ultima parola spetterà al popolo: «Il nostro programma politico fisserà quelle che noi riteniamo siano le circostanze e le priorità per le quali un secondo referendum potrebbe essere appropriato» ha dichiarato la premier, specificando che il partito si limiterà a proporlo. «Starà allora agli scozzesi decidere se votare in queste consultazioni, sul nostro manifesto programmatico, o successivamente circa l’opportunità di indire un secondo referendum, da tenersi entro 5 o 10 anni, o in un altro momento. Su questo si pronunceranno gli elettori».

E mentre un recente sondaggio parla di un 53 per cento di scozzesi favorevoli a votare per l’indipendenza una seconda volta, confermando il risultato emerso da un’altra indagine, da Downing street arriva il netto rifiuto del premier Cameron a concedere una seconda chance ai separatisti. Diametralmente opposto il commento dell’ex premier di Edimburgo, Alex Salmond, che definisce «inevitabile» una nuova consultazione elettorale.

E il Labour di Corbyn? Come si muoverà la sinistra inglese di fronte a questa ed altre battaglie che già si annunciano all’orizzonte? Sicuramente nell’alveo della prudenza, essendo l’SNP storico alleato dei laburisti e la Scozia una vera miniera di voti. C’è molto lavoro da fare per recuperare consensi a Edimburgo, dopo il pessimo risultato alle politiche dello scorso maggio. Non a caso, si spera che proprio Corbyn faccia resuscitare il Labour al di là del Vallo di Adriano. Ma, appunto, al prezzo di un appoggio per un secondo referendum?

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Domenica 13 Settembre 2015, 17:17 – Ultimo aggiornamento: 17:28
 
http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/ESTERI/scozia_referendum_nazionalisti_indipendenza/notizie/1564675.shtml
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-NOTA 2:
 

Cameron accelera: referendum sulla Brexit entro un anno

David Cameron
​Il governo conservatore di David Cameron accelera verso il referendum sulla permanenza della Gran Bretagna nell’Ue, convinto di poter spuntare qualche concessione di sostanza da Bruxelles dopo l’epilogo del caso greco. E deciso al contempo a evitare incroci pericolosi con le prossime elezioni in Germania e Francia: appuntamenti che potrebbero spingere Parigi, ma soprattutto Berlino, a irrigidirsi nei negoziati sulle riforme dell’Unione pretese da Londra e magari a rispondere ‘nein’ a tutto vantaggio degli euroscettici del Regno.Il voto era stato promesso da Cameron entro il 2017, ma nessuna scadenza ufficiale è stata mai comunicata. E di un possibile anticipo al 2016 si parla già da diverse settimane. Ora il domenicale dell’Indipendent rivela che sul tavolo del primo ministro un’ipotesi di data c’è: dovrebbe cadere a giugno dell’anno prossimo ed essere annunciata in un discorso programmatico al partito in calendario per ottobre.

Il calcolo dell’inquilino di Downing Street è semplice: incassare almeno «un pacchetto limitato di riforme» da presentare agli elettori di casa sua come un punto a favore degli interessi nazionali per evitare lo spettro del sì alla Brexit. E farlo prima che francesi e tedeschi entrino in campagna elettorale. Nei mesi scorsi il cancelliere dello Scacchiere, George Osborne, super ministro dell’Economia e alter ego di Cameron, aveva lasciato intendere di voler allungare i tempi fino al 2017 per poter condurre una trattativa più insistente. Ma, secondo l’Independent, la vicenda greca ha suggerito al premier di rompere gli indugi. Innanzitutto perché a Londra il risultato finale è stato interpretato come una conferma del fatto che Bruxelles e le cancellerie che contano sono pronte a negoziare e talora a cedere pur di evitare ogni taglio netto. Figurarsi la defezione del Regno Unito, che fra l’altro – ha avvertito giusto oggi l’ex leader indipendentista scozzese dell’Snp Alex Salmond – avrebbe come conseguenza immediata una nuova sfida per la secessione da Londra della Scozia, che all’Europa non intende minimamente rinunciare. E poi perché il clima di tensione degli ultimi mesi sembra aver convinto anche altri governi europei della necessità di una riforma dei meccanismi dell’Unione.

Sia come sia, la scommessa di David Cameron appare quella di far valere una lista di desideri che comprende l’ampliamento dell’opt-out a qualunque provvedimento destinato a rafforzare i poteri dell’Ue rispetto a quelli degli Stati membri; deroghe all’applicazione dei benefici previsti dal diritto del lavoro ai migranti interni all’Europa; un alleggerimento dell’impatto delle direttive di Bruxelles sulle legislazioni nazionali. Nodi di non facile soluzione, ma che se sciolti potrebbero consolidare i privilegi accordati alla Gran Bretagna, disinnescando il timore (che in fin dei conti Cameron condivide col grosso dell’establishment economico-finanziario del Paese) di una vera ondata euroscettica alle urne: cavalcata dall’Ukip di Nigel Farage, ma anche dall’agguerrita ala destra dei Tory che vede da sempre il ‘continentè come fumo negli occhi.

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Domenica 26 Luglio 2015, 17:56 – Ultimo aggiornamento: 28 Luglio, 11:48
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 
http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/ESTERI/cameron_brexit_uscita_gran_bretagna_euro/notizie/1484334.shtml
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REAZIONE:LA POLITICA DI CAMERON AL RIGUARDO DELL’EUROPA E’ DEGNA DI ESSERE CARATTERIZATA CON LA LETTURA PEGGIORE DEL GATTOPARDISMO,NON QUELLA DELL’ALLEANZA DI CLASSI MA QUELLA DEL “CAMBIARE TUTTO PERCHE NON CAMBI NULLA”.INFATTI CAMERON,CHE DELL’EUROPA NON VUOLE STACCARSI,PRESSIONATO DAL SUO PARTITO,L’ALA DESTRA DEL CONSERVDORISMO TORY,NON CHE DELL’OPINIONE PUBBLICA BRITTANICA,AVEVA PROMESSO UN REFERENDUM BREXIT SE ERA RIELETTO.LI E’ STATA CONCESSA LA RIELEZIONE MA  FA PRESSIONI PERCHE LI VENGA DATA MAGGIORE  AUTONOMIA PER CONVINCERE AGLI ELETTORI AD APOGGIARE IL NO AL’USCITA DELL’UE.INSOMMA MENTRE PROMETTE IL CAMBIAMENTO FA DI TUTTO PERCHE NULLA CAMBI,PERFINO ACCELLERARE IL REFERENDUM PER TROVARE UN MOMENTO PIU PROPIZIO PERCHE VINCA IL NO.
ALTRO TANTO CON LA POLITICA E L’EMMERGENZA IMMIGRATORIA: PROMETTE NON ACCOGLIERE IMMIGRATI SIRIANI CHE INVADONO L’EUROPA MA SE LE VA A CERCARE DIRETTAMENTE IN LIBANO MENTRE CACCIA L’IMMIGRAZIONE EUROPEA.
INSOMMA,PIU GATTOPARDISMO DI COSI…………
LA SCOZIA NON INTENDE RINUNCIARE A L’EUROPA SE IL BREXIT SI PRODUCE.MA NON E’ DETTO CHE SIA AMMESSO A L’UE SE VINCESSI IL SI NEL NUOVO INEVITABILE REFERENDUM.
SE COSI NON FOSSE  E IL BREXIT NON SI PRODUCESSE LA SCOZZIA  SI TROVEREBBE NELLA PARADOSSALE SITUAZIONE DI ESSERE COMPAGNO DI ROTTA DEL GOVERNO RENZI CHE ATTUA LA POLITICA DELLA LEGA NORD(SECESSIONE LEGHISTA DI FATTO) E CON LA SPAGNA SENZA LA CATALONIA IL QUI IMMINENTE REFERENDUM SEPARATISTA LI DAREBBE L’INDIPENDENZA.
LA NUOVA ERA STA CON LA SCOZZIA,CHE SECONDO ME E’ LA VERA SECESSIONISTA DELL’UE,CHE NON E’ DETTO SIGNIFICHI STACCARSE DEL CONTINENTE EUROPEO.CAMERON HA DIMENTICATO QUANTO DI BUONO AVEVA FATTO CONTRO IL NEOLIBERALISMO PRIMA DEL VOTO.
PER FINIRE,TENENDO CONTO CHE EDIMBURGO POSSA ESSERE CONSIDERATA LA CAPITALE VIRTUALE DELLA COMMONWEALTH,RITENGO CHE PER L’INGLITERRA SIA PIU IMPORTANTE LA NUOVA ERA CHE LA POLITICA ECONOMICA DI CAMERON VERSO L’EUROPA E NON SOLO.
NON DIMENTICHIAMO CHE LA COMMONWEALTH IN QUESTO MOMENTO E’ IN GRAVE CRISI DOPO LA “RIBELIONE” DEI SUOI IMPORTANTI MEMBRI:CANADA,INDIA ED ALTRI CHE NON GRADISCONO L’ACCOSTAMENO AL NEOLIBERALISMO  DI CAMERON.FIGURIAMOCI COME SAREBBE LA COSA SE LA SCOZIA DOVREBBE ANDARSENE DEL REGNO UNITO.
E NON DOBBIAMO DIMENTICARE CHE IL PARTITO NAZIONALE SCOZZESE,SEPARATISTA, NELLE ELEZIONI ULTIME NON EBBE UN SUCCESSO INFERIORE A QUELLO DI CAMERON RISULTANDO DI FATTO L’INIZIO DI UNA NUOVA ERA CON LA GB PRATTICAMENTE DIVISA IN DUE,UNA VIRTUALE INDIPENDENZA DEMOCRATICA, PER QUI SE REFERENDUM CI FOSSE POTREBBE FARCELA ANCHE SENZA I VOTI DEL LABOUR.
https://youtu.be/N88gj4PuM30 https://youtu.be/5gXEnYrPrMI

-APPENDICE:GOSSIP(MA NON TROPPO),NUOVA ERA REALE

Kate torna in pubblico: nuovo look

D / LE IMMAGINI

Kate torna in pubblico: nuovo look

REAZIONE:COME SI DICE IN CHIESA,”AVOCATTI HA LA NUOVA ERA”.

*15 SETTEMBRE 2015:RENZI SELFIE

-TITOLARE LA EPUBBLICA:

Renzi: "Nel Def Pil rivisto a rialzo a +0,9% Non sforiamo conti, debito giù"   video

Renzi: “Nel Def Pil rivisto a rialzo a +0,9%

Non sforiamo conti, debito giù” video

“Se eletto farò due mandati, poi a casa

Digital tax da 2017. Resto segretario Pd”

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REAZIONE:I GIOVANI  TELEMACI CONTINUANO LA SUA CAMPAGNA PROPAGANDISCTICA “COMUNICARE BENE”MA….

DATI ECONOMICI POSITIVI?OTTIMISMO TUTTO SUO.QUELLO DEL TITOLO.

DUE MANDATI?:MA VA….NON FACCIAMO FUTURISMO.GLI ULTIMI DATI ELETTORALI DICONO TUTT’ALTRO. NUOVI SONDAGGI?:GLI UNICI SONDAGGI VALIDI SONO QUELLI DELLE URNE.SE MAGARI AVESSI PREGATO A SANT’ANTONIO…….!!!!

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15 SETTEMBRE 2015:DUE GOLPISTI SI SALUTANO

-TITOLARE LA REPUBBLICA:

Berlusconi in Crimea Kiev condanna la visita per l'incontro con Putin

Berlusconi in Crimea

Kiev condanna la visita per l’incontro con Putin

“E’ stata violata la legge, andando contro la politica Ue”

REAZIONE:COSI SI VEDE BERLUSCONI CHE CERCA DI RIFARSI UNA IMMAGINE MA E’ SOLO UN RICERCATO DALLA GIUSTIZIA CHE SARA GIUDICATO PRESTO PER FALSA TESTIMONIANZA
INSIEME AD ALTRE 28 SUOI “ALLIEVE” IN UNA CAUSA DI PROTITUZIONE,SENZA CONTARE CHE E’ GIA STATO PROCESSATO E INCARCERATO NELLA GALERA DEI SERVIZI SOCIALI PENALI.

INOLTRE SONO DUE GOLPISTI ALLA NUOVA ERA:BERLUSCONI CON RENZI SU BERSANI E PUTIN SU DIMITRIV MEDVEDIEV,L’UOMO NUOVA ERA NEL GOVERNO RUSSO A CUI HA “SPIAZZATO”.

TUTTE DUE,BERLUSCONI E PUTIN SONO STATI DEMOCRATICAMENTE SCONFITTI DALLA NUOVA ERA NEI RISPETTIVI PAESI.LA NUOVA ERA NON FA POLITICA MA L’IMPORTANZA DELLA SUA VISIONE DEL MONDO SERVE ALLA POLITICA E PUTIN NON DEVE DIMENTICARE CHE,RUBLO O NON RUBLO, A FARLA DA PADRONE IN CRIMEA E’ PROPIO IL SUO “VICE” ATTUALE MA EX PRESIDENTE FIN CHE LUI LO FECE CADERE.SENZA DI LUI NON SAREBBE STATO POSSIBILE LA PRESA DELLA PENINSOLA SENZA UNA REAZIONE PIU EROSIVA DELLA COMUNITA INTERNAZIONALE E INTERNA. E NON DEVE DIMENTICARE CHE NULLA E’ ETERNO IN QUESTO MONDO MALGRADO IL RICAMBIO DEMOCRATICO NON E’ NELL’ADN DEL POPOLO RUSSO CHE HA PASSATO DAL REGIME ASSOLUTISTA DEI ZAR AL TOTALITARISMO STALINIANO,E DOPO IN DEMOCRAZIA………BHE CI HA CAPITATO PUTIN IL NUOVO ZAR.

COMUNQUE SIA NON LA CONSIGLIO FARSI VEDERE TROPPO IN GIRO CON DELLE PERSONE CONDANNATE DALLA GIUSTIZIA.NON CONVIENE SFIDARE PIU DI TANTO LA BUONA STELLA,PORTA SFORTUNA.

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14 SETTEMBRE 2015:FIFA,L’EQUADOR PESA

lemonde.fr
Corruption à la FIFA : une enquête « encore loin de la mi-temps »

Le Monde.fr | 14.09.2015 à 11h08,Mis à jour le 14.09.2015 à 18h02 | Par Rémi Dupré

La ministre de la justice américaine, Loretta Lynch, le 27 mai.

La ministre de la justice américaine, Loretta Lynch, le 27 mai. SHANNON STAPLETON / REUTERS

Le lieu n’a pas été choisi au hasard. Lundi 14 septembre, à 15 heures, la ministre de la justice américaine, Loretta Lynch, et le procureur fédéral suisse, Michael Lauber, ont tenu une conférence de presse à l’hôtel Renaissance de Zurich pour « faire un point » sur les deux enquêtes judiciaires qui visent actuellement la Fédération internationale de football (FIFA). Là même où logeaient les délégations des Confédérations d’Amérique du Sud (Conmebol) et d’Amérique du Nord, centrale et des Caraïbes (Concacaf), au moment où sept de leurs hauts dirigeants ont été arrêtés par la police suisse, à la demande de la justice américaine, le 27 mai, à l’hôtel Baur au Lac, à quarante-huit heures du 65e congrès de la FIFA. Un coup de filet qui a ébranlé l’institution, et qui a provoqué l’abdication, le 2 juin, de son président, l’Helvète Joseph Blatter – 79 ans, en poste depuis 1998 – et pourtant réélu le 29 mai pour un cinquième mandat.

Organisé en marge de la cérémonie du 20e anniversaire de la fondation de l’Association internationale des procureurs (IAP), qui se réunit pour la première fois en Suisse, ce point presse laissait entrevoir une nouvelle onde de choc. « Je ne pense pas que Loretta Lynch vienne à Zurich seulement pour saluer ses amis en Suisse, soufflait au Monde un ancien compagnon de route de “Sepp” Blatter, qui a promis de lâcher les rênes de la FIFA, le 26 février 2016, à l’issue d’un congrès électif extraordinaire. J’attends de nouvelles révélations piquantes ! Ses déclarations de mai étaient trop fortes pour qu’il n’y ait pas de suite. »

Les nombreux journalistes qui avaient fait le déplacement à Zurich n’ont guère eu le droit à de croustillantes révélations. Michael Lauber – chargé d’enquêter sur le vote d’attribution des Mondiaux 2018 et 2022 – et Loretta Lynch se sont félicités de la collaboration des autorités américaines et suisses. « Des actifs financiers ont été saisis, y compris des appartements dans les Alpes suisses », a déclaré M. Lauber, précisant que l’enquête était « encore loin de la mi-temps ». De son côté, Loretta Lynch a expliqué que la justice américaine prévoyait d’engager des « poursuites contre d’autres personnes et organisations ». Elle a refusé de commenter les « cas individuels », comme celui de Joseph Blatter.

« Une corruption endémique »

Pourtant, la ministre de la justice de Barack Obama avait particulièrement critiqué la FIFA lors de sa première conférence de presse, tenue le 27 mai, au tribunal fédéral de l’« Eastern district de New York », alors que quatorze personnes venaient d’être inculpées pour des « faits de racket, fraude, corruption, escroquerie et blanchiment d’argent ». « Deux générations de dirigeants ont abusé de leur position pour toucher des pots-de-vin et des commissions occultes », avait rapporté Mme Lynch, relevant les 150 millions de dollars de dessous-de-table qui auraient été versés depuis 1991 aux dirigeants incriminés « en échange de droits médias et de marketing pour des compétitions organisées aux Etats-Unis et en Amérique du Sud ».

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Elle avait alors promis de démanteler « un système vieux de vingt-quatre ans destiné à s’enrichir grâce à la corruption dans le football international » et dénoncé la « corruption endémique, générale et profondément enracinée, à l’étranger et ici aux Etats-Unis ». « Tous ces accusés ont abusé du système financier américain et violé la loi américaine », avait-elle déclaré. A la lecture des 47 chefs d’inculpation, il apparaissait que l’attribution de plusieurs Coupes du monde aurait donné lieu à des actes de corruption. Dix millions de dollars auraient été versés en 2008 par le comité d’organisation sud-africain du Mondial 2010, avec l’aval d’un « haut dirigeant de la FIFA », au Trinidadien Jack Warner – ex-vice président de la FIFA et ancien patron de la Concacaf, démissionnaire en 2011 –, en échange de trois votes lors du scrutin d’attribution du tournoi, organisé en 2004.

L’édition 1998, confiée à la France et remportée par les Bleus, est également dans le collimateur de Loretta Lynch. Battu dans les urnes par l’Hexagone, le Maroc est soupçonné d’avoir acheté une voix. Celle de Jack Warner, dont les fils Daryll et Daryan ont plaidé coupable en 2013 devant les autorités américaines, reconnaissant avoir bénéficié de versements illégaux de plus d’un million de dollars sur des comptes bancaires. « C’est la Coupe du monde de la fraude. Aujourd’hui, nous avons sorti le carton rouge », avait confié, fin mai, le responsable de la cellule d’enquête fisc américain Richard Weber. « Ce n’est qu’un début », avait alors promis Kelly Currie, la procureure de New York.

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Commissions occultes

La quatrième élection de Joseph Blatter, en juin 2011, aurait également été l’objet de versement de commissions occultes. Des « accords concernant le parrainage de l’équipe nationale de football du Brésil par une grande entreprise d’équipement sportif américaine [Nike] » sont également visés par le parquet de New York. Les enquêteurs américains avaient notamment recueilli, en 2013, les aveux de leur compatriote Chuck Blazer, l’ex-secrétaire général de la Concacaf et ancien membre du comité exécutif de la FIFA (1996-2013), devenu la « taupe » du FBI après avoir dissimulé 11 millions de dollars au fisc. Parmi les dignitaires arrêtés à Zurich, l’ex-patron de la Concacaf et ancien vice-président de la FIFA Jeffrey Webb a depuis été extradé vers les Etats-Unis avant d’être entendu, de plaider non coupable puis d’être libéré contre une caution de 10 millions de dollars.

Si son nom n’apparaît pas dans l’acte d’accusation dévoilé fin mai par Loretta Lynch, Joseph Blatter a depuis engagé le célèbre avocat américain Richard Cullen, et le ténor du barreau zurichois Lorenz Erni – « l’un des avocats les plus chers du pays », selon l’un des anciens collaborateurs du dirigeant de la FIFA – pour assurer sa défense. Le 29 mai, quelques heures après sa réélection, le patriarche du football mondial avait durement critiqué la justice américaine, lors d’un entretien à la Radio Télévision suisse : « Il y a des signes qui ne trompent pas : les Américains étaient candidats à la Coupe du monde de 2022 et ils ont perdu [quatorze voix à huit contre le Qatar]. Si les Américains ont à faire avec des délits d’argent ou de droit commun qui concernent des citoyens nord ou sud-américains, qu’ils les arrêtent là-bas, mais pas à Zurich alors qu’il y a un congrès. N’oublions pas [que les Etats-Unis] sont le sponsor numéro un du Royaume hachémite, donc de mon adversaire [le prince jordanien Ali Ben Al-Hussein, battu 133 voix à 73]. Cette affaire ne sent pas bon. »

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« L’affaire est énorme, très complexe, et l’enquête sera longue »

Depuis mars, le parquet suisse s’intéresse également à la FIFA et se penche tout particulièrement sur le vote d’attribution – organisé le 2 décembre 2010 – des Mondiaux 2018 et 2022, respectivement à la Russie et au Qatar. L’enquête du procureur fédéral suisse, Michael Lauber, découle de la plainte déposée « contre x » par la Fédération internationale, le 18 novembre 2014, pour « des mauvais comportements présumés de diverses personnes dans le cadre de l’attribution des Mondiaux 2018 et 2022 et des transferts internationaux de patrimoine avec comme point de contact la Suisse ».

Le procureur général de la Confédération suisse, Michael Lauber, le 17 juin 2015.

Le procureur général de la Confédération suisse, Michael Lauber, le 17 juin 2015. FABRICE COFFRINI / AFP

Fin mai, le ministère public de la confédération (MPC) helvétique avait perquisitionné à deux reprises le siège de la FIFA et saisi 9 térabytes de données (soit 3,5 milliards de pages de texte ou 2 250 DVD). Selon le MPC, « des mouvements financiers suspects sur 121 comptes bancaires » ont été répertoriés pour les « Mondiaux 2010, 2018 et 2022 ». Les enquêteurs épluchent actuellement les documents bancaires, ainsi que le rapport de 350 pages commandé par la FIFA à l’ex-procureur américain Michael J. Garcia, qui a démissionné en décembre 2014 après que son travail a fait l’objet d’une synthèse « erronée » de 47 pages, rédigée par l’Allemand Hans-Joachim Eckert, patron de la chambre de jugement du comité d’éthique de la FIFA. Ledit rapport n’a jamais été rendu public.

« L’affaire est énorme, très complexe, et l’enquête sera longue », avait indiqué, le 17 juin, Michael Lauber, qui avait rappelé que la FIFA devait être considérée comme une « victime ». Fin mai, dix des vingt-deux membres du comité exécutif de la FIFA qui avaient participé au scrutin de 2010 devaient être auditionnés. M. Lauber n’a d’ailleurs pas exclu d’interroger Sepp Blatter, et son secrétaire général français, Jérome Valcke. « Je n’en ai rien à faire, du calendrier de la FIFA », avait affirmé Michael Lauber, alors que de nombreuses voix s’élèvent pour qu’un nouveau vote d’attribution soit organisé si des actes de corruption sont prouvés.

Un contrat douteux signé par Blatter et Warner

La conférence de presse de M. Lauber et Mme Lynch est d’autant plus attendue que Joseph Blatter a été accusé, samedi 12 septembre, par la chaîne de télévision suisse SRF, d’avoir bradé les droits télévisés des Mondiaux 2010 et 2014 à Jack Warner, qui figure parmi les 14 dirigeants inculpés par la justice américaine. Signé le 12 septembre 2005 de la main du patron de la FIFA, ledit contrat a été dévoilé par la télévision publique suisse alémanique.

Les droits de retransmission pour l’édition 2010, en Afrique du Sud, ont ainsi été cédés à l’ex-président de la Concacaf pour 250 000 dollars, et ceux pour la Coupe du monde 2014, au Brésil, pour 350 000 dollars. L’accord liant la Fédération internationale à la Fédération caribéenne de football (CFU) a également été signé par Warner, qui fait l’objet d’une demande d’extradition formulée par la justice américaine. Dans cette affaire, l’ex-vice président de la FIFA aurait réalisé un profit estimé à 17 millions de dollars.

L'ex-président de la Concacaf Jack Warner, en avril 2011.

L’ex-président de la Concacaf Jack Warner, en avril 2011. LUIS ACOSTA / AFP

Selon l’homme d’affaires australien Jaimie Fuller, fondateur en janvier du mouvement New FIFA Now, le montant de ces droits serait beaucoup trop bas, « à environ 5 % de la valeur du marché ». « Cette transaction est un acte de corruption », a avancé dans l’émission « 10vor10 » le patron de l’équipementier sportif Skins, qui réclame plus de transparence au sein de la Fédération internationale.

Dans un communiqué, la FIFA a expliqué qu’elle avait résilié ledit contrat en juillet 2011, car la « CFU n’a pas rempli ses obligations financières ». « Quand on vend des droits télévisés pour 1 dollar, c’est de la corruption, assurait au Monde, à la fin de mai, Guido Tognoni, ancien conseiller personnel de Blatter. La corruption, ce n’est pas seulement accepter de l’argent dans des enveloppes. Elle a beaucoup de facettes. » Un dollar, c’est la somme versée à la FIFA par Warner en 1998 pour offrir à son pays, Trinité-et-Tobago, les droits de retransmission du Mondial 2002, coorganisé par le Japon et la Corée du Sud.

 http://www.lemonde.fr/football/article/2015/09/14/corruption-a-la-fifa-le-monde-du-foot-s-attend-a-de-nouvelles-secousses_4756355_1616938.html
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REAZIONE:SBAGLIA SIGNOR BLATTER,LA LINEA EQUATORIALE PESA E BISOGNAVA SPEZZARLA.

https://youtu.be/BkA7EbPyf3c

14 SETTEMBRE 2015:IL PAPA CON LE PORTE APERTE

-TITOLARE LA REPUBBLICA:

Il Papa: “Accogliere profughi è un dovere anche se c’è rischio di infiltrazioni dell’Is”
Viaggio negli Usa, “sventata almeno una minaccia”
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REAZIONE:SULL’ACCCOGLIENZA HO GIA COMMENTATO.E HO AVUTO RAGIONE:AUSTRIA E GERMANIA SONO ARRIVATI E HANNO CHIUSO LE PORTE.LA NOVITA SI TROVA CHE IL PAPA NON CHIUDE LE PORTE NE ANCHE SE ENTRA L’IS.
ANCORA MINACCIE DELL’IS?MAI PRESENTATA UNA PROVA DEI GUAI.SOLO QUESTIONE DI FEDE.

https://youtu.be/KoymrOzvV58

-APPENDICE:IL GORNO DOPO

 

-SU LA REPUBBLICA:DA NON CREDERE,E ATTACANO I SOCIAL MEDIA

Stati Uniti, arrestato 15enne: pianificava attacco al Papa

L’Fbi: “Ispirato dall’Is”. Il Pontefice arriverà nella città il 26 settembre per l’incontro mondiale delle famiglie
Notifiche
Stati Uniti, arrestato 15enne: pianificava attacco al Papa
(ansa)

FILADELFIA – L’Fbi ha arrestato un ragazzo di 15 anni sospettato di pianificare un attentato contro il Papa a Filadelfia, dove il Pontefice si recherà per l’incontro mondiale delle famiglie. Lo riportano diversi media Usa. Il fermo è avvenuto un mese fa, ma solo ora ne è stata diffusa la notizia.

Il Bureau ha precisato che il giovane sarebbe stato ispirato dall’Is. Fonti informate, comunque, hanno sottolineato come i piani del ragazzo erano basati su “aspirazioni”. Inoltre, ci sono dubbi sulla salute mentale del ragazzo. “Il minore è stato ispirato dall’Isis e ha cercato di condurre un attacco in patria con armi da fuoco ed esplosivi ai danni di un dignitario straniero ad un evento di alto profilo”, si legge in un bollettino congiunto di Fbi e Department of Homeland Security, secondo quanto riportato da Abc.

Il “dignitario straniero” a cui si faceva riferimento, ha precisato la rete televisiva citando fonti informate, è Papa Francesco, che concluderà il suo viaggio negli Stati Uniti proprio a Filadelfia, dove arriverà il 26 settembre. Ai piani del giovane si riferiva domenica scorsa anche il presidente della Commissione alla Camera per la Sicurezza Interna, Mike McCaul, quando ha rivelato che le autorità americane avevano sventato la minaccia di un attacco contro il Pontefice. Il quindicenne è ora accusato di terrorismo e del tentativo di fornire sostegno materiale ad un’organizzazione terroristica.

“L’Fbi sta lavorando a stretto contatto con i servizi segreti americani, con i partner federali, statali e locali per garantire la sicurezza del Papa e di tutti i cittadini”, ha affermato un portavoce per l’ufficio del Bureau di Filadelfia. Secondo l’intelligence Usa, “l’uso innovativo dei social media e dei sistemi di messaggistica ha svolto un ruolo chiave nel motivare giovani negli Usa a viaggiare per unirsi allo Stato Islamico o a tentare di condurre attacchi in patria per conto dell’Is”.

Il papa arriverà a New York il 24 settembre, dopo aver visitato Cuba, con le forze dell’ordine già in massima allerta per una fitta serie di eventi di alto profilo. Verranno mobilitati migliaia di poliziotti,

squadre di artificieri e anti-radiazioni, veicoli corazzati e unità cinofile, mentre saranno banditi i selfie-sticks (le aste per tenere il cellulare per i selfie), palloncini, zaini, biciclette da tutti gli eventi in cui il Papa sarà protagonista.

http://www.repubblica.it/vaticano/2015/09/15/news/usa_papa-122947698/?ref=HREC1-12

REAZIONE:NON SONO UN ESPERTO IN SICUREZZA MA E’ OVVIO CHE LE FIGURE PUBBLICHE ISPIRANO A VOLTE PASSIONI INCONTROLLABILI,PENSIAMO SOLO A JHON LENNON,FIGURIAMOCI POI SE SI TRATTA DI QUALCUNO DELLA RILEVANZA DEL CAPO DI UNA RELIGIONE,PENSIAMO A GIOVANNI PAOLO II,E PER TANTO LE MISURE DI PROTEZIONE VANNO SEMPRE ESTREMATE,PERO DIRE CHE I PIANI FANTASIOSI DI UN RAGAZZINO DI 15 ANNI SI TRATTI DI UN POSSIBILE ATTENTATO DELLO STATO ISLAMICO MI PARE UNA ESSAGERAZIONE,POCO SERIO.

E COLPEVOLIZZARE I SOCIAL MEDIA MI PARE UNO SPROPOSITO CHE PUO  AVERE SOLO COME RIULTATO IMBAVAGLIARE CHI VOGLIA CRITICARE LE FIGURE PUBBLICHE.
LE STESSE PASSIONI CHE RISVEGLIANO I SOCIAL MEDIA NEI SIMPATIZZANTI DELLO STATO  ISLAMICO IN OCCIDENTE,SPECIALMENTE SE SONO GIOVANI QUINDI CAPACI DI FANATIZZARSI,SONO QUELLE CHE HANNO PERMESSO LA PRIMAVERA ARABA E PIU DI UNA RIVOLTA IN IRAN.QUELLO DEL TITOLO.
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-APPENDICE 2:IL GIORNO DOPO 2,IN DIFESA DEI SOCIAL MEDIA

lastampa.it
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Chelsea Clinton scrive un libro per bambini che è quasi un manifesto politico

Proprio come Bill e Hillary. Non ancora nel campo politico, ma almeno in quello editoriale. Anche Chelsea Clinton, infatti, è diventata un’autrice, con la pubblicazione del saggio It’s Your World. In teoria, un libro scritto per i bambini appena un po’ più grandi della sua figlia neonata, Charlotte; nella pratica, quasi un manifesto politico, che nasconde a fatica le ambizioni della ex, e forse futura First Daughter.

Chelsea è nota per essere una donna, ormai ha 35 anni, intelligente e preparata. Laurea a Stanford, specializzazione ad Oxford, lavoro prima a Wall Street e poi nel giornalismo. Quando parla capisci che ha studiato e ha passione, non è sul palco solo per il nome dei suoi genitori. It’s Your World risponde abbastanza fedelmente alla sua personalità. E’ lungo 400 pagine e pieno di dati, come ama suo padre che non perde mai l’occasione di citare l’ultima statistica memorizzata. Tratta tutti gli argomenti che potrebbero interessare un giovane disposto ad impegnarsi nel sociale, dal riscaldamento globale alla disparità fra i generi, col prevedibile angolo liberal. Lo fa usando episodi di vita personale, perché vuole essere discorsivo e accattivarsi l’attenzione dei giovani lettori.

I critici dicono che su questo piano non è un successo, perché Chelsea non è una grande narratrice e le sue storie sono abbastanza usuali, se non noiose. Sul piano dei contenuti, invece, il libro è accurato e approfondito. Perché questo è il suo obiettivo, alla fine. Forse la neomamma Chelsea è davvero interessata a parlare ai giovani, per convincerli ad impegnarsi nelle cause che le stanno più care. Nello stesso tempo, però, sta quanto meno mettendo le basi per il suo impegno sociale, che sia o no alla fine in politica.

 http://www.lastampa.it/2015/09/16/esteri/chelsea-clinton-scrive-un-libro-per-bambini-ma-quasi-un-manifesto-politico-XJo2agmJwizKTNBPJmUBwL/pagina.html
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REAZIONE:CHELSEA CLINTON E’ UNA DEI TANTI GIOVANI CHE SIN DALL’INIZIO HANNO FATTO SUOI I CONCETTI DELLA NUOVA ERA,ED E’ STATA UNA DEI PRIMI A IMPIEGARSI SUOI SOCIAL MEDIA DOVE HA LAVORATO FINO ALLA GRAVIDANZA.DOVREBBE SERVIRE QUESTA NOTIZIA PER RISPONDERE ALLA NOTA DI LA REPUBBLICA DOVE VEDO CI SIA DIETRO LA MANO DEI TELEMACI DI RENZI.NON PASSERANNO.
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-ANESSO:IL GIORNO DOPO,DUBBI IN USA SULLA LOTTA ALL’IS
 
-SU LA REPUBBLICA:
Usa, i militari hanno fornito informazioni manipolate sulla guerra all’Is
Il New York Times anticipa i risultati di un’inchiesta condotta da analisti dell’intelligence. Lo Us Central Command ha falsificato le notizie sull’andamento delle operazioni

 

Notifiche
Usa, i militari hanno fornito informazioni manipolate sulla guerra all'Is

 

Il segretario alla Difesa Ash Carter durante una conferenza stampa al Pentagono (ap)

WASHINGTON – I vertici militari dello Us Central Command (Centcom), che coordinano le operazioni americane contro l’Is in Iraq e in Siria, hanno manipolato i rapporti preparati dagli uomini dei servizi, dando alla Casa Bianca, al Pentagono e al Congresso informazioni distorte sull’andamento della guerra. Il sospetto circola da tempo e oggi il New York Times – che un mese fa rivelò l’apertura di un’inchiesta da parte del Pentagono – svela che a questa conclusione è giunto un gruppo di analisti dell’intelligence Usa. Notizie sull’effetto dei raid aerei compiuti sulle roccaforti jihadiste o sulla reale preparazione delle truppe irachene sarebbero state falsificate. Obiettivo: mostrare ai vertici dello Stato un quadro più roseo, più positivo della lotta ai militanti dello stato islamico.

Gli analisti stanno esaminando tutti i rapporti inviati dagli 007 agli ufficiali del Centcom, facendo il confronto con le carte poi giunte sul tavolo anche del presidente Barack Obama. “L’indagine verificherà – ha spiegato un portavoce dell’ispettore generale del Pentagono – se ci sono state falsificazioni e insabbiamenti sul fronte delle informazioni o se ci sono stati ritardi nel fornirle alle autorità competenti. Esamineremo ogni singola responsabilità e ogni cattiva condotta o falla sarà perseguita”. La vicenda  – sottolinea il Nyt – potrebbero in parte spiegare alcune discrepanze tra la descrizione dell’andamento delle operazioni in Iraq fatta dalla Casa Bianca e dal Pentagono negli ultimi mesi e la realtà della situazione sul campo, dove l’Is arretra meno del previsto.

http://www.repubblica.it/esteri/2015/09/16/news/usa_i_militari_hanno_fornito_informazioni_manipolate_sulla_guerra_all_is-122973398/?ref=HREC1-19

-REAZIONE:FALSIFICAZIONI?INSABBIAMENTI O RITARDI?C’E’ UNA TERZA POSIIBILITA:FABRICAZIONE A "LA CARTE” DI NOTIZIE FANTASTICATE CON SCOPI POLITICI?LO SAPREMMO O NO?

https://youtu.be/Myp76PFQJrk -

15 SETTEMBRE 2015(ORA ITALIANA 10:02):EMERGENZA IMMIGRAZIONE,RENZI FALLITO

-TITOLARE LA REPUBLICA:

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“Naufragio Egeo causato da scafista” / RepTv Code tra Austria e Germania

video di GIULIA COSTETTI e ALBERTO MARZOCCHI

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17 SETTEMBRE 2015:GOSSIP,BOSCHI E CALDEROLI SI AMANO

-TITOLARE CORRIERE DELLA SERA:

RIFORME
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Riforme: le schede|I numeri

La decisione dopo il ritiro di quasi tutti gli emendamenti
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-NOTA SU LA REPUBBLICA:

Calderoli offese Kyenge, Senato lo salva da processo. Ex ministro: “Ricorrerò a Corte Ue”

L’Aula, con votazioni per parti separate, ha dato l’ok a procedere nei confronti del senatore della Lega per diffamazione, ma ha respinto l’autorizzazione per il reato di istigazione all’odio razziale

16 settembre 2015

Notifiche
Calderoli offese Kyenge, Senato lo salva da processo. Ex ministro: "Ricorrerò a Corte Ue"
 
Il leghista, Roberto Calderli, e l’ex ministro Cecile Kyenge (ansa)
 

ROMA – Sì all’autorizzazione a procedere per diffamazione, no a quella per istigazione all’odio razziale. Il Senato ha approvato con 126 voti favorevoli l’autorizzazione contro il senatore della Lega Roberto Calderoli per aver diffamato l’ex ministro Cècile Kyenge (i no sono stati 116 e 10 gli astenuti), mentre è stata esclusa dall’autorizzazione l’accusa di istigazione all’odio razziale.

La vicenda è quella delle dichiarazioni oltraggiose rivolte dal parlamentare leghista nei confronti dell’allora ministro Cecile Kyenge, in occasione di un comizio a Treviglio lo scorso 13 luglio 2013, quando il membro del Carroccio  definì il ministro “un orango” L’Aula di Palazzo Madama ha invocato l’insindacabilità delle dichiarazioni di Calderoli in quanto opinioni espresse da un parlamentare nell’esercizio delle sue funzioni.

“Una decisione che getta un’ombra pesante sulla lotta al razzismo, proprio in un momento durante il quale populismo e xenofobia crescono per la emergenza profughi. Il mio perdono a Calderoli l’ho dato, ma non si tratta più di un fatto personale. Ora è una questione di principio perché il messaggio che arriva dalle istituzioni ai nostri ragazzi e giovani è devastante”, è stato il commento da Bruxelles di Kyenge, attualmente europarlamentare del Pd, intenzionata, comunque, ad andare avanti, e a incaricare il suo legale di “interessare della questione la Corte Europea”.

Salvato dall’Aula. Di Pd e Fi, secondo parte dell’opposizione, hanno ‘salvato’ il leghista dal processo per diffamazione contro la Kyenge che era ormai cominciato nonostante non fosse ancora arrivata una risposta da Palazzo Madama alla richiesta di autorizzazione a procedere. Infatti, la votazione dell’autorizzazione a procedere “per parti separate” è stata fatta in modo da evitare il procedimento. Secondo la legge attualmente in vigore, infatti, non essendoci stata una querela diretta (Calderoli è stato querelato non direttamente dalla Kyenge, ma da una parte terza) il procedimento penale si reggeva grazie all’aggravante dell’istigazione all’odio razziale. Venuta meno questa, respinta dal voto di oggi dell’Aula, di fatto, l’intero processo, che si baserebbe solo sul reato di diffamazione senza dunque l’aggravante, non reggerebbe più.

M5S sospetta un baratto. Il voto di oggi, poi, acquista rilevanza politica anche in vista delle riforme. Secondo il M5S, il Pd le avrebbe “barattate” in cambio del ritiro dei 500mila emendamenti di Calderoli al ddl Boschi.

Caso senza precedenti. Calderoli, dunque, ne uscirebbe senza conseguenze. Il precedente di concedere l’autorizzazione per parti separate sul reato e la sua aggravante costituisce, sempre secondo i tecnici dell’opposizione, un “fatto grave” anche perché “non era mai avvenuto prima”. La pronuncia della Giunta per le Immunità sul caso Calderoli era stata infatti unica e la richiesta di votare per parti separate è stata avanzata per l’Aula dall’ultimo relatore, Lucio Malan (FI). Il precedente relatore Vito Crimi (M5S) era stato infatti sostituito visto che la sua richiesta di considerare le dichiarazioni di Calderoli sindacabili era stata respinta.

Il prossimo ottobre dunque il Tribunale di Bergamo – dove nel frattempo, come ha rimarcato lo stesso Calderoli, il procedimento è proseguito anche nel periodo in cui la questione era all’esame della giunta per le immunità di Palazzo Madama – dovrà esprimersi solo sotto il profilo della diffamazione. E questo nonostante il fatto – sono state ancora le parole di Calderoli – che dopo le pubbliche e reiterate scuse rivolte dal ministro, che “nei fatti ha dimostrato di averle accettate”, ed anche un bel po’ di settimane “in panchina” nel ruolo di vicepresidente del senato in via disciplinare, la stessa Kyenge “non abbia mai sporto querela per diffamazione nei miei confronti”.

http://www.repubblica.it/politica/2015/09/16/news/calderoli_offese_kyenge_senato_lo_salva_da_processo_ex_ministro_ricorrero_a_corte_ue_-123021302/?ref=HREC1-14

REAZIONE:RENZI DAL DOPO FERRAGOSTO HA MESSO IN ATTO L’OPERAZIONE PROPGANDISTICA “COMUNICARE BENE”.PARTE DI QUESTA OPERAZIONE RADICA NEL PORTARE A TERMINE IN FRETTA E IN FURIA,ENTRO OTTOBRE,L’APROVAZIONE DELLA RIFORMA DEL CONGRESSO ABOLENDO IL SENATO CIO’E’ IL DDL BOSCHI,A DISPETTO DELL’OPPOSSIZIONE DELLA COSIDETTA “MINORANZA DEL PD”(QUELLA ELETTA NELLE ELEZIONI E MANDATA GIU DALLA MANOVRA GOLPISTA DI RENZI).PER RAGGIUNGERE QUESTA ACCELERAZIONE IL DDL GIA APROVATO NELLA CAMERA DOVEVA PIOMBARE SUBITO IN AULA DEL SENATO.C’ERANO DELLE DIFFICOLTA:OTTENERE LA CONFERENZA DEI CAPIGRUPPO(DOVEVA AUTORIZZARLA IL “FRATELLO GRASSO” IN PRINCIPIO OPPOSTO)INCARICATA DI CHIEDERE LA CALENDARIZAZIONE SUBITO,ED EVITARE I 500 MILA EMMENDAMENTI DI CALDEROLI CHE IN COMMISIONE L’AVREBBE INSABBIATO.

LA PRIMA DIFFICOLTA ERA FACILE DI SORMONTARE,SI NE PARLA “IN FAMIGLIA”.DIFFICILE ERA QUELLA MONTAGNA DI EMMENDAMENTI.MA…NON C’E’ NULLA DI IMPOSSIBILE IN POLITICA.

DALTRONDE ABBIAMO SENTITO ALLA BOSCHI RIPETERE CHE L’OPPOSIZIONE PD FINIREBBE PER METTERE IL PAESE NELLE MANI DI SALVINI,E CIO’E DELLA LEGA SE IL SUO DDL NON VENISSI APROVATO.

E ABBIAMO ANCHE SENTITO DIRE CALDEROLI A BERGAMO CHE AVREBBE LEVATO DI MEZZO GLI EMMENDAMENTI SE VENIVA SALVATO UN COMMERCIANTE DI NOME ANTONIO CARCERATO PERCHE AVEVA UCCISO UN LADRO CHE ASSALTO IL SUO NEGOZIO.

DOPO QUELLO CHE HA SUCCESSO OGGI NEL SENATO,E CIO’E’ IL RITIRO DEGLI EMMENDAMENTI DI CALDEROLI DA UN LATO E L’ASSOLUZIONE DEL REATO DI CALDEROLI DALL’ALTRO,CI RENDIAMO CONTO TRE COSE:LA PRIMA CHE C’E’ STATO COME DICE GRILLO UNO SCAMBIO FRA CALDEROLI E LA BOSCHI,”IO TI SALVO DEL REATO DI RAZZISMO E TU MI RETIRI GLI EMMENDAMENTI”.

LA SECONDA E’ CHE IL REO CHE VOLEVA SALVARE CALDEROLI ERA LUI STESSO E NON ANTONIO.ANTONIO E’ STATO SOLO  L’IMMAGINE TRUCCATA DI UN SELFIE-CALDEROLI,IL SUO SOSIAS IMMAGINARIO INSOMMA.

LA TERZA CHE IL VERO MOTIVO DEGLI EMMENDAMENTI NON ERA OPPORSI AL DDL BOSCHI(CI MANCHEREBBE ALTRO!)MA RICATTARE LA “MAGGIORANZA PD” PERCHE LUI VENISSI SALVATO.

INSOMMA DOPO QUESTA VERGOGNOSA VICENDA PARLAMENTARE QUALCUNO DUBITA CHE C’E’ COLLUSIONE FRA IL PD RENZIANO E LA LEGA NORD?QUALCUNO DUBITA CHE RENZI STA FACENDO IL LAVORO SPORCO DELLA LEGA E TUTTO IL CENTRODESTRA?

UNA COSA E’ CERTA:FRA LA GENEROSA COSTITUZIONE DELLA BOSCHI E LA BRUTTA FIGURACCIA DELLA KENYA, L’ESSITO DELLA VICENDA MI PARE CANTATO.E LE MANI DI CALDEROLI HANNO AVUTO  LA MEGLIO SU QUELI DI SALVINI.INSOMMA L’AMORE NON HA ETA,MA CIECO PROPIAMENTE………NON MI PARE:LUNGA VITA AGLI AMANTI,AUGURI,BUONA LUNA DI MIELE E……..FIGLI MASCHI!!!

PD:STAREMMO A VEDERE COME ANDRA A FINIRE QUESTO BLITZ RIFORMISTA.SECONDO ME DEVE CADERE IL GOVERNO E NON SI DEVE FARE NESSUNA DELLE “RIFORME”,CHE POI RIFORME VERE E PROPIE NON SONO MA NEOLIBERALIZAZIONI,PERCHE SONO EVERSIVI E RISPECCHIANO SOLO TUTTE LE INIZIATIVE DEL CENTRODESTRA IN TUTTI QUESTI ANNI E CHE SOLO UN BURATTINO GOLPE MEDIANTE POTREBBE FARE PASSARE.

QUINDI BERLUSCONI NON SARA A FARLO CADERE,ANZI HA BOICOTTEATO TUTTE LE TENTATIVE DI VOTO.ALFANO,IL SUO PRINCIPALE SOSTENITORE TANTO MENO, MALGRADO NON VUOLE LA RIFROMA DELLA LEGGE ELETTORALE,IL COSIDETTO ITALICUM PERCHE FAREBBE SCOMPARIRE LA SUA RAPESENTANZA  E CHIEDE UN VOTO DI SCAMBIO AL DDL BOSCHI PER DELLE MODIFICHE A QUELLA,E LA LEGA……….BHE QUESTA VICENDA CALDEROLI LA DICE LUNGA,LE SUE INTENZIONI SONO CHIARI.SALVINI NON HA VOTI.

LA SOLA POSSIBILITA DI CONTENZIONE C’E’ L’HA LA MINORANZA PD E LE SUE POSSIBILI ALLEANZE ESTERNE.E’ ANNUNCIATA UNA RIUNIONE DELLA DIREZIONE DEL PD DOVE RENZI CHIEDERA UN PRONUNCIAMENTO COMPLESSIVO DEL PARTITO.SPERIAMO CHE SAPRA STARE ALL’ALTEZZA:MAI COSI TANTI HANNO DIPENDUTO DI COSI POCHI.

 

 

https://youtu.be/mBkQM9qHCHI https://youtu.be/kdJtyEUX4vI

 

-APPENDICE:IL GIORNO DOPO

-NOTA SU IL MESSAGERO:

Riforme in aula, il governo accelera. Le opposizioni insorgono: inaccettabile

Il Messaggero

 

Il Messaggero
Il Messaggero.it 18 ore fa

Le riforme costituzionali arrivano oggi nell’aula del Senato, nonostante il tentativo delle opposizioni di mantenere il testo in Commissione, con il ritiro di tutti gli emendamenti. Una decisione questa che non ha fatto cambiare idea a governo e maggioranza che hanno chiesto ed ottenuto che la Conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama calendarizzasse subito il ddl Boschi per l’Aula. Un passo che ha spinto le opposizioni a parlare di «forzatura inaccettabile», mentre la partita interna al Pd avrà come prossimo campo di battaglia la Direzione del partito di lunedì prossimo.

Ieri alle 15 a Palazzo Madama era stata convocata dal presidente Pietro Grasso una conferenza dei capigruppo nella quale il presidente dei senatori Luigi Zanda aveva preannunciato di voler chiedere la calendarizzazione delle riforme già in settimana. Mezz’ora prima si è riunita la Commissione affari costituzionali dove le opposizioni hanno tentato di impedire il blitz: infatti Roberto Calderoli ha ritirato i suoi 500.000 emendamenti e altrettanto ha fatto Anna Maria Bernini a nome di Forza Italia. Un modo per togliere l’alibi dell’ostruzionismo, ma la mossa è stata definita da Zanda «solo una manovra politica», per poi continuare in Commissione senza giungere a una conclusione.

Alla capigruppo si è quindi verificato il copione previsto, con la maggioranza e il ministro Maria Elena Boschi che hanno chiesto di calendarizzare già per oggi le riforme costituzionali. Inutili le proteste già alla Capigruppo delle opposizioni, poi ripetute in Aula, chiamata a votare il calendario.

«Una forzatura inaccettabile» ha detto il capogruppo di Fi Paolo Romani che ha chiesto di continuare l’esame in commissione, imitato dai presidenti degli altri Gruppi di opposizione (Loredana De Petris di Sel, Cinzia Bonfrisco dei Conservatori, Gianmarco Centinaio della Lega) mentre il pentastelalto Gianluca Castaldi si è lasciato andare ad un «fate schifo».

Dopo una lunga seduta di dibattito in cui le opposizioni hanno chiesto anche l’intervento di Sergio Mattarella e proposto dei calendari alternativi, proposte tutte bocciate, è arrivato il sì alla decisione della Capigruppo. Quindi da oggi discussione generale fino a mercoledì 23 settembre, quando scade anche il termine per la presentazione degli emendamenti. Che potrebbero essere una valanga, visto che Calderoli ha annunciato di volerne presentare 8 milioni.

«Abbiamo gli strumenti parlamentari per fronteggiare questa situazione», ha detto Francesco Verducci, così come il sottosegretario alle riforme Luciano Pizzetti. Un riferimento a tutti gli escamotage del Regolamento (canguro, tagliola, emendamenti predittivi, ecc) per aggirare l’ostruzionismo.

Riforme in aula, il governo accelera. Le opposizioni insorgono: inaccettabile© Il Messaggero.it Riforme in aula, il governo accelera. Le opposizioni insorgono: inaccettabile

Intanto il governo porta a casa l’apertura di tre senatrici del Movimento di Flavio Tosi «Fare!», annunciato in aula da Patrizia Bisinella. Resta l’obiettivo di allargare il consenso almeno a parte dei 28 senatori della minoranza del Pd, a quanti non sono bersaniani di stretta osservanza. Gli ex civatiani hanno fatto un appello a trovare una intesa e Verducci, dei «giovani turchi» ha detto che «sarebbe incomprensibile che dopo aver trovato l’intesa sul doppio ruolo dei consiglieri-senatori, ci dividiamo su dove inserire questo principio».

Pierluigi Bersani – chiedendo di lasciare i margini di discussione al Parlamento – ha assicurato che «nessuno vuole fare cadere il governo», prendendo di petto il sospetto che il premier Renzi e la maggioranza del Pd ha verso i bersaniani. Un sospetto che renderà duro il confronto lunedì alla direzione del Pd, dove Renzi chiederà un pronunciamento del Partito.

GUARDA ANCHE:

VIDEO – Tutti i look di Maria Elena Boschi

http://www.msn.com/it-it/notizie/politica/riforme-in-aula-il-governo-accelera-le-opposizioni-insorgono-inaccettabile/ar-AAeodzk?ocid=MSN_recirculation

REAZIONE:CALDEROLI HA RETIRATO GLI EMMENDAMENTI PER EVITARE L’ACCUSA DI OSTRUZIONISMO?MA VA….!,IN QUEL MOMENTO NON ERA DETTO CHE I CAPIGRUPPI SI SAREBBERO RIUNITI E NON ERA DETTO CHE SAREBBE STATA ACETTATA LA CALENDARIZAZIONE SUBITO.

E SE ANCORA QUALCUNO DUBITA CHE CI SIA COLLUSIONE FRA IL PD E LA LEGA VEDETE TOSI PRONTO A VENIRE IN SOCCORSO DEI “RIFORMISTI”:PER FORZA,IL NUOVO SENATO PROPOSTO ALTRO NON E’ CHE UNA MATERIALIZAZIONE DEL FEDERALISMO LEGHISTA RESPINTO DAL REFERENDUM,CIO’E’ UNA ASSAMBLEA DI GOVERNATORI.

OFF THE RECORD:NON RIESCO A SCARICARE IL VIDEO DEI LOOK DELLA BOSCHI.’FA NIENTE,LA MIA OPINIONE E’ CHE E’ BRAVA ,BEL CORPO,MOLTO TELEGENICA,MA LA BELLEZZA SI VALUTA ANCHE IN AZIONE E ALLORA OLTRE A LODARE IL BUON GUSTO PER GLI OCCHIALI ALL’ANTICA, ALLA BETTE DAVIES CHE SONO COME QUELLI CHE USO IO,DICO CHE NON E’ IL MIO TIPO,NON MI  RISULTA ATTRATTIVA,LA TROVO SENZA “CLASSE”,NON SPENDEREI UNA CENA PER LEI.

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https://youtu.be/0J03uyF_mwg

*19 SETTEMBRE 2015:KERRY A PUTIN,”FERMATEVI!

-TITOLARE LA STAMPA:

esteri
“Jet russi in Siria”. Usa a Mosca: “Chiarite”
MAURIZIO MOLINARI, corrispondente da gerusalemme
-E COSI SU MSN NOTIZIE:
Kerry: preoccupazione per aerei militari russi in Siria

Associated Press Associated Press

Associated Press

0 ore fa

AP Photo: El secretario de Estado noirteamericano John Kerry responde a una pregunta sobre la situación en Siria en una conferencia de prensa con el secretario de relaciones exteriores de Gran Bretaña Philip Hammond, el sábado, 19 de septiembre del 2015, en Londres. (Foto AP/Evan Vucci)
© The Associated Press
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Il Segretario di Stato John Kerry risponde ad una domanda sulla situazione in Siria in una conferenza stampa con il ministro degli esteri della Gran Bretagna Philip Hammond, il Sabato 19 settembre, 2015, a Londra. (AP Photo / Evan Vucci)Gli Stati Uniti è turbato con l’invio di aerei tattici dalla Russia alla Siria, ha detto a Londra il Sabato il segretario di Stato Usa John Kerry, che ha detto che gli aerei potrebbero costituire una minaccia per le forze Usa e dei loro alleati.I funzionari degli Stati Uniti dicono che Russia ha inviato un piccolo numero di aerei da combattimento in Siria il Venerdì, ore dopo che il segretario della Difesa americano Ash Carter ha parlato con il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, nei primi contatti militari tra i due paesi in un tempo.”Chiaramente, la presenza di capacità di combattimento aereo e missili antiaerei ha generato gravi problemi”, ha detto Kerry in risposta ad una domanda dopo l’incontro con il Ministro degli Esteri della Gran Bretagna, Philip Hammond.I russi hanno schierato almeno uno di questi sistemi, secondo un funzionario Usa che ha parlato a condizione di anonimato perché non era autorizzato a parlare pubblicamente di questioni militari.La Russia dice che il recente aumento della sua presenza militare in Siria cerca di aiutare a combattere Stato islamico. Anche se il gruppo non ha una forza aerea, gli aerei russi hanno la capacità di attaccare bersagli di terra e di fornire supporto aereo alle forze di terra, un funzionario dell’intelligence americana, anche in condizioni di anonimato ha detto.

 

Movimenti militari russe in Siria sono la sua più grande forza schierato al di fuori dell’ex Unione Sovietica dopo la guerra in Afghanistan, ha detto il funzionario.

Kerry ha detto che i colloqui militari con i russi cercano di garantire che non accada nessun incidenti tra truppe russe e americane. Le discussioni anche ammontano ad una tacita accettazione di un aumento della presenza militare russa in Siria, dopo settimane di avvertimenti da Washington nei confronti di una scalata russa nel paese.

Kerry e Hammond hanno detto che hanno discusso la situazione in Yemen, Libia e Ucraina.

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msn.com/es-xl/noticias/mundo/kerry-preocupaci%c3%b3n-por-aviones-militares-rusos-en-siria/ar-AAevEgq?li=AA520w&ocid=mailsignoutmd

 

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*20 SETTEMBRE 2015:GOSSIP,ANISTON ALLA DOLCE ATTESA
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-SU MSN NOTIZIE:
Jennifer Aniston mamma al quadrato? La Rachel di “Friends” incinta di due gemelle

 

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Giacomo Perra19 ore fa
Jennifer Aniston non (si) lascia. Anzi raddoppia. Spentesi le voci su un divorzio-lampo dal marito Justin Theroux, che le ha detto sì nonpiù tardi di un mese e mezzo fa, una bellissima novità starebbe allietando i giorni della novella sposa: stando a quanto riportato dal sito Hollywoodlife.com, infatti l’attrice californiana sarebbe incinta di due mesi. Ma non di un solo bebé: giusto per fare le cose in grande, dopo aver aspettato quarantasei lunghi anni, l’interprete di “Io & Marley” “celerebbe” sul suo grembo una coppia di gemelline: Lila e Ava.
 
Jennifer Aniston mamma al quadrato? La Rachel di Friends incinta di due gemelle
© Leggo.it
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Jennifer Aniston mamma al quadrato? La Rachel di Friends incinta di due gemelleI nomi sarebbero stati scelti da Jen in persona, che per il secondo si sarebbe ispirata addirittura alla Gardner, una delle sue icone preferite di stile e bellezza. Una scelta condivisa ovviamente col consorte, messo al corrente del lieto annuncio quando ancora non era il signor Aniston. Seduta al suo stesso tavolo, la dolce Rachel di “Friends” gli avrebbe mostrato il fatidico test di gravidanza nel corso di una cenetta romantica: uno sguardo appassionato e, poi, giù le lacrime. Di commozione, s’intende, da parte di entrambi.Così sarebbe andata nella ricostruzione del portale statunitense, la cui rivelazione non è stata ancora confermata dai diretti interessati, che, comunque, non l’hanno nemmeno smentita.D’altronde non è certo la prima volta che i neo-coniugi si trovano ad avere a che fare con rumours di questo tipo. Pure a fine agosto, infatti, si era parlato di una cicogna in arrivo, con il settimanale australiano “New Idea” gran protagonista dello “scoop” sulla (presunta) dolce attesa giunta al quarto mese. Anche in quell’occasione, però, Jen e consorte scelsero di tenere le bocche cucite, alimentando così il fuoco del gossip e il gioco dei curiosi: mamma o non mamma? A breve lo scopriremo.GUARDA ANCHE:

 

Gravidanze vip, tutte le anscite del 2015

http://www.msn.com/it-it/intrattenimento/notizie/jennifer-aniston-mamma-al-quadrato-la-rachel-di-friends-incinta-di-due-gemelle/ar-AAevji7?li=AAaxHVJ&ocid=ieslice

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19 SETTEMBRE 2015:TOSCANO LIBERO GIA

-TITOLARE CORRIERE DELLA SERA:

DA L’AVANA A SANTIAGO

Chiese a nuovo e foto del Che: così Cuba aspetta il Papa|Le foto

Obama-Castro:disgelo grazie a lui

Il viaggio più impegnativo di Bergoglio comincia oggi: nove giorni tra l’isola di Fidel Castro (che il Pontefice incontrerà) e gli Stati Uniti
Il presidente Usa e quello cubano al telefono: «Importante il suo ruolo

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REAZIONE:”SIGARO LIBERO GIA” E’ STATO IL GRIDO  DELLE MASSE INFASTIDITE DALLA CAMPAGNE ANTIFUMO A NEW YORK AL CALDO,CIO’E ALL’INDOMANI DI CONOSCERSI LA MOSSA A SORPRESA DI OBAMA APRENDO A CUBA.

DALL’INDUSTRIA DEGLI “HABANOS” DIPENDE BUONA PARTE DELL’ECONOMIA DELL’ISOLA.E SI HA VISTO CONFRONTATO “IN SORDINA” CONTRO ALCUNI PAESI SUDAMERICANI ANTI-TABBACO.

DALTRONDE ANCHE  IL GIGANTE DELL’INDUSTRIA TABACAIA PHILIPS MORRIS STA PORTANDO AVANTI UN GIUDIZIO PROPIO IN USA CONTRO UN INTERO STATO SUDAMERICANO ANTI-TABBACO A QUI ACCUSA DI TERRORISMO  PER L’AGRESSIVA CAMPAGNA PROPAGANDISTICA CON DELLE IMMAGINI SHOCKANTI.

MA IL PAPA CHE VUOLE LUCIRE LA SUA NUOVA ENCICLICA SUL RISACALDAMENTO CLIMATICO ALL’ONU PROPIO A NEW YORK,SARA A PARLARE CONTRO LO SMOG.

CONTRADIZIONI DA NON SOTTOVALUTARE SE PENSIAMO AGLI ENORMI INTERESSI IN GIOCO.SPERIAMONON SI RIPETA UNA NUOVA GUERRA DEI BOERS.

 

*20 SETTMBRE 2015:LAVORATORI E INDUSTRIALI CON LA NUOVA ERA E CONTRO I TELEMACI

-2 TITOLARI LA STAMPA:

-TITOLARE 1:


ANSA
politica
Intervista Franceschini: “Lo sciopero è un pretesto per fermare cambiamenti”
GIACOMO GALEAZZI
+  Caos Colosseo, ancora polemica. La Cgil: “Possibile uno sciopero”

-TITOLARE 2:
politica
Il n.1 di Confindustria digitale: “La tassa sul web frenerà la crescita dell’Italia”
massimo russo
REAZIONE:LAVORATORI E INDUSTRIALI CONTRO IL NEOLIBERALISMO A DIFESA DELLA NUOVA ERA ANTI-GNERAZIONE TELE(VIZIO)MACO.
IL NEOLIBERALSIMO NON PASSERA.
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*20 SETTEMBRE 2015:RENZI VA FERMATO
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-SU MSN NOTIZIE:
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Riforme, nel Pd accordo e poi lite. Botta e risposta Bersani-Boschi

La Stampa La Stampa

La Stampa

ore fa

© Ansa
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L’intesa sul Senato ancora regge. Ma per poco ieri Bersani non ha mandato tutto all’aria con una dichiarazione forse casuale (gliel’hanno carpita nel corso di una visita a Brescia), probabilmente mal calcolata, che tuttavia nei toni dà l’impressione di voler mettere in riga il premier. Come se fosse la minoranza Pd a tenere il coltello dalla parte del manico e non, questo va sostenendo Renzi, l’esatto contrario… Per di più Bersani è tornato a insistere sulla natura elettiva del Senato, pretendendo che venga messa nero su bianco, prendere o lasciare, «di qui non si scappa». Grande irritazione nel «Giglio magico» renziano e non solo in quello. Replica serale della Boschi: «La maggioranza non mette veti, ma nemmeno deve metterli la minoranza». Sennò ricominciamo a litigare.Al netto della propaganda, però, scornarsi non conviene a nessuno. Non alla minoranza, che rischia di essere asfaltata, e tutto sommato nemmeno al premier. Per cui domani, quando si riunirà la direzione Pd, è improbabile che qualcuno voglia rimettere in discussione le intese. Addirittura, la maggioranza renziana sta tentando di estenderne la portata: desidera che il patto con la sinistra valga non solo sull’articolo 2, ma su tutti quanti gli emendamenti della riforma in modo da evitare in aula strane sorprese. E poi, sempre in queste ore, si sta cercando di conquistare alla causa qualche pezzo di opposizione, impresa quasi disperata ma necessaria per far vedere che la futura Carta repubblicana nasce da un largo consenso parlamentare e non dal compromesso tutto interno al Pd tra Renzi e Bersani. Contatti con la Lega sono stati avviati, qualche concessione sul federalismo a patto che Calderoli in cambio ritiri i suoi 500mila emendamenti e semplifichi la vita a tutti.Con la minoranza Pd allineata e coperta, Renzi può contare teoricamente su oltre 180 voti. Per andare sotto sulla riforma, dovrebbe perderne lungo la strada almeno una trentina. Quasi nessuno crede che ciò possa accadere. L’unica incognita riguarda ormai esclusivamente le votazioni a scrutinio segreto. Se ne prevedono una ventina sull’articolo 1, in fondo il più importante perché serve a chiarire di cosa andrà a occuparsi il futuro Senato. Tutti gli attuali membri di Palazzo Madama concordano che, durante il passaggio alla Camera, le competenze sono state «tosate» con qualche eccesso di zelo. L’intenzione di ripristinarne alcune è condivisa tanto al centro quanto a destra e a sinistra. Però attenzione: se nel segreto dell’urna il Senato dovesse ricevere funzioni in eccesso, beh, in quel caso avremmo il paradosso di far rientrare dalla finestra quel bicameralismo che si era cacciato dalla porta.

 

A sentire gli umori dell’aula, non pochi centristi sarebbero tentati di percorrere quella via. A maggior ragione dopo che Alfano, l’altro ieri, ha consentito al suo partito in Sicilia di imbarcarsi nella maggioranza guidata dal governatore Crocetta: chiaro segnale, secondo i più, di una scelta di campo orientata a sinistra. Contro la svolta siciliana si sono scatenati un po’ di parlamentari Ncd, da Mancuso a Bosco, da Garofalo a La Via. Altri come Giovanardi, Sacconi o Formigoni di certo non le manderanno a dire. Ma se la minoranza Pd resterà fedele ai patti, la somma dei «franchi tiratori» centristi non raggiungerà mai una massa critica sufficiente a far detonare la riforma. E la «fronda» Ncd non potrà che sciogliersi senza lasciare traccia.

http://www.msn.com/it-it/notizie/politica/riforme-nel-pd-accordo-e-poi-lite-botta-e-risposta-bersani-boschi/ar-AAewaSk?ocid=ieslice

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